IL GRANELLINO🌱
(Lc 18,9-14)
Il Vangelo di oggi ci dona la vera preghiera del cuore che il vero cristiano è chiamato a fare quando entra nel Tempio del proprio cuore per pregare. Qual è questa preghiera? Eccola: "DIO, abbi pietà di me che sono peccatore! Non sono neppure degno di stare alla tua presenza!". Lo sguardo di Dio è sull'umile, su chi ha il cuore contrito e su chi ha timore della sua Parola. Nessuno è Santo. Nessuno è perfetto nell'amore. Chi prega con cuore umile e contrito viene accolto da Dio con un grande abbraccio di amore e misericordia infinita. La preghiera dell'umile è una Pentecoste.
Purtroppo, molti cristiani vanno nel Tempio a pregare per dire a Dio, più o meno, queste parole: “Dio, io sono un uomo giusto, perciò mi devi ascoltare. Sono un uomo giusto perché sono fedele a mia moglie, non rubo e sono onesto nel mio lavoro, faccio le mie preghiere quotidiane, vengo a Messa ogni domenica e sono generoso verso le opere della mia Chiesa. Poi, Dio, non sono peccatore come Luigi che sta in piedi all'ingresso della Chiesa. È un uomo veramente perfido e dovrebbe vergognarsi di essere entrato in questo luogo sacro”.
Se ti senti superiore agli altri e se disprezzi un tuo fratello, non sei degno di metterti alla presenza di Dio. Se ti metti a pregare presumendo di essere buono e migliore degli altri, stai solo perdendo tempo. Il Signore chiude l'orecchio alla preghiera del superbo.
Il Signore ascolta il grido dell'umile. È davvero incoraggiante questo pensiero. Perciò, se hai deciso di non entrare in chiesa perché consapevole di essere peccatore, Dio ti sta aspettando per riempirti del suo Santo Spirito. Alzati e ritorna nella casa del Padre che ha preparato una grande festa per il tuo ritorno. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
IL GRANELLINO🌱
(Lc 13,1-9)
La Prima caratteristica dell'amore è la pazienza. Quanta pazienza sta avendo il Signore con me e, forse, anche con te. Sarei dovuto morire già da tempo, ma sono ancora qui su questa terra. Se fossi morto, il Signore mi avrebbe trovato come un albero senza frutto, invece, nella sua infinita pazienza, ha avuto misericordia di me e ha permesso che io arrivassi all'età di 74 anni e oltre perché mi convertissi al Vangelo dell'amore. So che l'albero della mia vita non è ancora ricolmo del dolce frutto della carità soprannaturale. Il frutto è ancora acerbo. Per questo motivo il Signore, nella sua infinita pazienza, mi sta potando e concimando perché la virtù della carità soprannaturale diventi dolce come un fico in piena maturazione.
Se Dio vuole, alla fine di novembre ritornerò a svolgere la missione di parroco in una parrocchia di 30,000 anime. Non ho potuto dire di no al mio Superiore Generale che, con fraterna carità, mi ha chiesto di assumere il nuovo incarico. La parrocchia è a Pianura di Napoli, culla della congregazione dei Padri Vocazionisti.
Ovviamente il mio nuovo incarico non mi permetterà di andare in giro per l'Italia a predicare così come ho fatto negli ultimi tre anni.
Qualche mese fa scrissi che ero pronto a sacrificare il mio ISACCO per fare la volontà di Dio. Se nel futuro mi sarà possibile accettare qualche richiesta di predicazione, vi informerò. Pregate per me perché io sia un buon pastore per il popolo che il Signore mi ha affidato. Grazie, Signore, per la tua pazienza. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
PS. SEMI DI AMORE e IL MATRIMONIO È A VITA, sono due nuovi libri di P. Lorenzo che ti fanno fare un cammino di amore. Per richiederli, telefonare ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.