IL GRANELLINO🌱
(Mc 4,1-20)
"Gesù insegnava loro con parabole", scrive l'evangelista. Anche noi sacerdoti e catechisti siamo chiamati a insegnare le realtà del cielo con parabole.
La parabola non è una definizione della Verità, ma è una catechesi su un aspetto della Verità che si vuole insegnare. Insegna con parabole solo colui che è in mezzo alla gente e alla natura.
Il predicatore non dev'essere un uomo che vive su una isola da solo, ma un uomo che guarda quello che accade tra la gente e nella natura. Sono certo che Gesù mentre si accinge a predicare, vede non molto distante da dove si trova un contadino che sta seminando. La vista del seminatore gli fa comprendere che anche lui sta seminando nel cuore di coloro che lo attorniano parole di vita eterna.
Gesù è consapevole che i semi della sua Parola non cadranno tutti in cuori buoni che germoglieranno e porteranno frutto. In mezzo agli ascoltatori ci sono persone il cui cuore è chiuso e duro. Queste persone pensano che gli insegnamenti di Gesù non sono conformi alla mentalità del mondo dove se ti fai pecora il lupo è pronto a divorarti. Ci sono anche persone che dicono che le parole di Gesù sono belle, però è impossibile metterle in pratica. A loro interessa solo di essere sanati dalle malattie fisiche di cui sono afflitti.
Ci sono altre persone che accolgono la parola di Gesù e s'impegnano a metterla in pratica, ma appena si presenta qualche difficoltà o delusione, si arrendono e smettono di coltivare i semi che germogliano. Queste persone ritornano a vivere come se Dio non esistesse.
Infine ci sono ascoltatori che accolgono la Parola con gioia e ogni giorno si sforzano, secondo le proprie possibilità, di metterla in pratica producendo opere di vita eterna per la gloria di Dio.
Mi chiedo: sto seminando IL GRANELLINO DA QUASI CINQUE ANNI, DOVE STA CADENDO? Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
PS: CARO DON ... è un nuovo libro di Padre Lorenzo. È un regalo da fare ai Sacerdoti giovani. SEMI DI AMORE e COMUNITÀ O COMODITÀ sono libri di Padre Lorenzo che aiutano i lettori a comprendere che è bello seguire Gesù. Per richiederli, telefonare ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.
IL GRANELLINO🌱
(Mc 3,31-35)
Dopo la morte di un genitore spesso vedo fratelli e sorelle che litigano tra di loro a causa dell'eredità.
A volte passano anni prima che essi ritornino a rivolgersi la parola. Questo ci fa capire che il legame del sangue è debole, anzi molto debole. Se viene a mancare il legame spirituale tra fratelli e sorelle, tra loro potrebbe nascere anche il sentimento dell'odio reciproco. Nella Bibbia vediamo come Caino uccide Abele e Giuseppe viene venduto dai fratelli. Anche tra genitori e figli spesso, per futili motivi, può nascere un rancore reciproco. Mi capita spesso che un genitore mi dica: "Padre, odio mio figlio!". Capita anche che un figlio mi dica con tono di disprezzo: "Padre, odio mio padre!". Le relazioni affettive tra genitori e figli e tra fratelli e sorelle possono finire da un momento all'altro per l'assenza del legame spirituale tra di loro.
L'amore tra genitori e figli e tra fratelli e sorelle è forte quando nei loro cuori dimora l'amore di Dio. Niente e nessuno potrà spezzare il legame del sangue se esso è rafforzato dal legame spirituale che consiste nel comune impegno di amare il Signore.
Bisogna dire che anche tra i membri di una comunità religiosa può dimorare lo spirito immondo della divisione e della discordia, nonostante che si entri nella vita religiosa con il proposito di imparare ad amarsi l'un l'altro. Dove non c'è la fede in DIO Padre, non c'è neppure la fratellanza, anche se la bocca è piena di: “Fratelli e sorelle!”, così come sentiamo dire spesso dai sacerdoti quando iniziano l'omelia.
Dove non c'è fede autentica non c'è unità e amore, la preghiera del PATER NOSTER viene detta solo con le labbra. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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