Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Lc 13,10-17) Da quanti anni vai dallo psicanalista? Forse anche da 18 anni, ma non hai ancora risolto i tuoi problemi psicologici e mentali. Sei ancora ripiegato su te stesso. Non esci di casa. Hai paura d'incontrare le persone. E se dialoghi con queste persone, non fai altro che raccontare il male che ti hanno fatto, le ferite che ti hanno inferto, le delusioni che hai avuto. Per non farti pensare, ti hanno imbottito di farmaci per calmare la tua rabbia e il dolore che scaturisce dalle tue ferite. Una volta ho avuto un colloquio con una donna che conduceva una vita sregolata, passava da un uomo all'altro senza trovare il vero amore, era piena di paure, era schiava dell'alcol e e di tante paure. Quando le chiesi cosa facesse nella vita, mi disse che era una psicanalista. Rimasi davvero meravigliato. Come può un cieco guidare un altro cieco? Come poteva questa donna essere strumento di guarigione per gli altri? I Greci solevano dire: “Medico cura te stesso!". Nel mio ministero sacerdotale ho incontrato molti infermi che, praticando la Cristoterapia, sono diventati persone che non vivono più ripiegate su se stesse. Ora camminano a testa alta, grazie all'accoglienza della parola di Dio, della confessione sacramentale e dell'Eucarestia. Il problema psicologico dev'essere subito curato, perché, se diventa mentale (idea fissa) procurerà dolore e sofferenza a tutto l"organismo. Sara poi difficile guarire l'infermità con mezzi solamente umani. Cosa ti sta affliggendo da anni? Perché le tue ferite sono ancora aperte? Perché rifiuti di farti toccare da Gesù Cristo? Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. Sono disponibili le due nuove pubblicazioni di Padre Lorenzo con il titolo: APRITE IL CUORE A CRISTO (raccolta de Il Granellino) e VIENI, SPIRITO SANTO (meditazioni sullo Spirito Santo). Per ordinarli, telefonate ai seguenti numeri: 3493165354 - 338 9287131 - 3388265226
Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Mt 22,34-40) Qual è il fine della mia e tua vita? Con il battesimo che abbiamo ricevuto ci è stato dato il comandamento di amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutte le energie, e amare il prossimo come noi stessi. La fonte eterna da cui si attinge l'amore è Dio. Senza Dio non c'è amore. Questo lo dico non per sentito dire, ma per esperienza. Se non m'impegnassi ad amare Dio, non avrei amore né per me e né per il prossimo. Che significa amare Dio? Brevemente significa riconoscerlo come Creatore e Padre. Da Dio scaturisce ogni creatura visibile e invisibile e ogni paternità. Quindi al centro del creato e dell'umanità c'è Dio, ma non un Dio capriccioso come gli dei di Omero, ma un Dio d'amore. Ecco perché attraverso la bocca di Isaia Dio dice: "Anche se tua madre ti abbandona io non ti abbandonerò mai". Se Dio non ci amasse per un istante noi cadremmo nel nulla. L'amore di Dio è la vita del creato. Dio vuole essere corrisposto nell'amore. Amare Dio significa dirgli grazie per quello che siamo e abbiamo. Amare Dio significa conoscere la sua volontà e compierla con gioia. Che significa amare il prossimo? Significa non disprezzare chi non è come noi. Significa non essere indifferente verso i bisogni materiali e spirituali verso il prossimo. Amare il prossimo significa non essere vendicativi quando veniamo offesi. L'amore è vita, perciò chi ama è vivo; invece chi non ama è morto. Tu sei vivo o morto? Amen. Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. A tutti i lettori che stanno inviando contributi economici per sostenere le nostre vocazioni povere auguro che la vostra casa sia ricolma di pace e prosperità. Vi rendo noto che ogni giovedi viene celebrata una Messa per le vostre intenzioni.
Donato Galassi