Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Samarcanda, meraviglia dipinta di blu
2019-03-23 23:25:31
Azzurro, turchese, pervinca, indaco, fino al viola. Samarcanda inebria con tutte le sfumature del blu, fa sentire come dentro il cielo o il mare.Le piastrelle che adornano madrase, moschee, cupole, minareti, sacrari, tombe reali e quant’altro sono l’attrazione immediata di questa città e dell’Uzbekistan, Paese dalle meraviglie architettoniche, naturali e umane, grazie una popolazione estremamente accogliente, calorosa e festosa con il visitatore straniero. blu Samarcanda decori turchese Shakhi Zinda turchese e blu a SamarcandaSamarcanda, poi, più di ogni altro luogo porta in sé un grande potere evocativo: la via della Seta e le carovanedi cammelli che per secoli hanno attraversato il deserto vicino e l’hanno guardata come un’oasi di relax dopole difficoltà del viaggio, scenari da mille e una notte e da antiche fiabe persiane, Alessandro Magno che laconquistò nel 329 a.C, Gengis Khan che la distrusse, Marco Polo che la descrisse nel Milione. E poi ancora mercanti, avventurieri, astronomi, conquistatori. Fonte di ispirazione per scrittori come Egdar Allan Poe ee Tiziano Terzani e persino per Roberto Vecchioni, anche se la sua canzone parla di morte. ingresso tomba reale Portale Mausoleo di Tamerlano particolari al Gur EmirAl contrario, Samarcanda è una città viva, che sembra aver passato impassibile il trascorre dei secoli, quasi 2700 anni dalla fondazione, assistendo all’avvicendarsi di dominatori, dai mongoli e turchi ai persiani, all’impero russo, fino ai sovietici, ma che sembra dovere tutta la sua straordinaria bellezza ad unico personaggio: Tamerlano.Fu proprio Timur Barlas, o Timur i Lang, Temur lo zoppo, uno dei guerrieri più feroci della Storia, avolere ricostruire la città , dopo che Gengis Khan la rase al suolo. La rifece più bella, più sontuosa, degna diessere il centro di un impero vastissimo, dalla Siria e Turchia fino ai confini della Cina, coinvolgendo tutta l’Asia centrale e l’India. sfumature di blu Samarcanda ritratto Tamerlano Mausoleo di TamerlanoTra metà del Trecento e il Quattrocento, Samarcanda visse il suo Rinascimento. Grazie alla posizione geografica, sulle rotte commerciali, e al mecenatismo di Tamerlano divenne la città d’oro, anche se a vederla oggi sembradi un solo colore, il blu dei lapislazzuli delle piastrelle che brillano al sole.Perfetti decori di sconosciuti artigiani, intarsi di sfumature e disegni, una palette di colori che va dal chiaro acquamarina al viola cupo, dove però il re incontrastato è il Blu di Persia, nobile tinta che identificava i sovrani. Ammirando da vicino le preziose opere sembra di essere immersi nel blu dipinto di blu: si rimane quasi spiazzati da tanta bellezza, incantati e ammutoliti.
Rosa Borgia
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