Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
PUNTURA di VESPA
2018-06-29 21:46:02
A volte, in caso di puntura di vespa, è bene andare in pronto soccorso: ecco i casi, gravi e lievi, che possono presentarsi. Le punture di insetti capitano, ma da insetto a insetto la situazione cambia moltissimo. Ci concentriamo stavolta sulla puntura di vespa: a partire, più o meno, dal periodo di fioritura delle fresie – quest’anno anticipato un po’ a fine gennaio o primi giorni di febbraio – le vespe ritornano a far capolino numerose sui nostri balconi o nei nostri cortili. Le punture di vespa e le punture di api, sebbene siano molto comuni e abbiano la stessa natura – sia api che vespe attaccano solo in condizioni di pericolo – non sono la stessa cosa: le api perdono sempre il pungiglione, che resta conficcato nella “vittima” della puntura, e poi muoiono, mentre le vespe perdono il pungiglione solo talvolta. Puntura di vespa, cosa fare Inran spiega che proprio perché le vespe non perdono il pungiglione è possibile che possano pungere più di una volta e quindi nell’immediato occorre mettersi al sicuro spostandosi dal posto in cui è avvenuta la puntura di vespa, dopodiché si può controllare che il pungiglione non ci sia rimasto conficcato dentro: in caso positivo, dobbiamo estrarlo delicatamente con una pinzetta che abbiamo prima opportunamente disinfettato. Poi, il punto della puntura va pulito con acqua fredda e sapone, per poi essere infine disinfettato. Ma non finisce mica qui – soprattutto per chi potrebbe avere una leggera o una significativa allergia al veleno delle vespe. Puntura di vespa, i sintomi I sintomi della puntura di vespa sono vari, secondo la gravità del problema. Nei casi più lievi, il gonfiore è sintomatico – è un gonfiore arrossato e sormontato da una piccola punta, come nella maggior parte delle punture di insetto. Il gonfiore è accompagnato spesso da prurito, bruciore e anche dolore. I sintomi, nei casi normali, scompaiono più o meno nel giro di una settimana, ma la cosa cambia in presenza di un’allergia.
Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Estate e alte temperature: cosa mangiare per rinfrescarsi?
2018-06-29 21:38:23
Cosa mangiare per rinfrescarsi? La frutta è l’alleata numero uno per contrastare la calura dell’estate. Un frutto fresco sin dalla prima colazione aiuta a introdurre vitamine e sali minerali per reintegrare i liquidi persi durante la notte. Preferite la frutta di stagione come ad esempio l’anguria, le pesche e il melone: sono ricchi di acqua e dissetano molto. Inoltre, avendo zuccheri naturali non fanno neanche male. Si raccomanda, però, di non esagerare, altrimenti si rischia di incorrere in fastidiosi mal di pancia e di dover correre sempre al bagno. Per mantenersi leggeri e in forma si consiglia di mangiare piatti a base di ingredienti ricchi di proteine, fibre e carboidrati semplici. Evitate la pasta di grano 00 e il pane bianco. Preferite farine integrali o facilmente digeribili come quella ai cinque cereali o di farro. Abbondate a ogni pasto con verdure fresche e insalate per aiutare a depurare il corpo dalle scorie in eccesso. Preferite condimenti semplici come l’olio extravergine di oliva e il sale rosa. I condimenti dei primi e dei secondi è meglio se sono semplici e non troppo elaborati. Preparate, ad esempio, a pranzo un buon piatto di pasta integrale con pomodoro fresco accompagnato da una porzione di verdure e bresaola con olio e limone: perfetto anche da gustare sotto l’ombrellone.
Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Detersivo per la lavatrice fatto in casa, anche con il Bimby!
2018-06-29 21:33:50