Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Il miglior fornaio della Sicilia è di Messina. Francesco Arena premiato da Best in Sicily 2019
2019-01-28 22:32:27
Francesco Arena, classe 1976, Ambasciatore del gusto messinese, è il “Miglior Fornaio” Best in Sicily 2019. Questa mattina il giornale online di enogastronomia “Cronache di gusto” ha ufficializzato il suo nome tra i premiati del 2019. L’ambito riconoscimento, dedicato alle eccellenze del gusto e dell’ospitalità, verrà assegnato domenica 17 febbraio alle 17,30 al Teatro Massimo Bellini di Catania.Il Panificio di famiglia a Messina sforna pane da tre generazioni. Fu la nonna Teresa nel 1939 ad aprire l’attività nella città dello Stretto. Nel 1970 l’attività passò al figlio Masino che lo gestisce ancora oggi insieme al figlio Francesco. Una passione trasmessa di padre in figlio che onora il lavoro artigianale, manuale, fatto di studio e sacrifici. Per Francesco Arena il panificio, sin da bambino, è stato un parco giochi. Oggi è l’attività che riempie tutte le sue giornate e che lo porta a viaggiare molto.Incredulo, quando è squillato il telefono e ha ricevuto la notizia, Arena è rimasto in silenzio per 30 secondi, poi ha esclamato “Non ci credo”. Troppo grande è la felicità. “Questo premio arriva in un momento di crescita professionale importante – commenta a caldo il bakery chef messinese. Tanti traguardi sono stati raggiunti con sacrifici, non soltanto miei ma anche della mia famiglia, in particolare di mia moglie che, in molte occasioni, mi ha sostituito facendo anche da padre alle mie figlie. Oggi il nostro lavoro – continua Arena – non è soltanto stare chiusi nei laboratori ma anche viaggiare e confrontarsi con altri colleghi, togliendo tempo agli affetti. Un grande ringraziamento va a mio padre Masino che mi ha insegnato che nulla è dovuto e bisogna faticare per raggiungere i risultati. Credo di averlo reso un padre orgoglioso. Un ringraziamento infine va a chi mi ha aiutato ad accrescere il mio know-how, come i miei fratelli del Richemont Club e il pasticcere Lillo Freni con cui mi sono sempre confrontato perché da soli non si va da nessuna parte” – conclude Arena.
Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Alla scoperta del violetto catanese
2019-01-28 21:05:21
Passeggiando per le bancarelle della Pescheria e della fera o ‘luni di Piazza Carlo Alberto, vi sarà capitato sicuramente di essere rapiti dalle urla, dai colori e dai sapori sapientemente proposti dai venditori. E’ una festa per tutti i sensi. Protagonista tra gli ortaggi più venduti e consumati è il cavolfiore violetto, così definito per le sue infiorescenze viola o noto anche come broccolo.Noi catanesi, in dialetto lo chiamiamo “bastaddu” e il piatto maggiormente diffuso, nelle nostre tavole, è il “bastaddu affucatu”. Con #ItCatania scopriamo questo ortaggio, tipicamente catanese, dalle tante qualità salutari.Il Cavolfiore: l’ortaggio dalle mille proprietàIl cavolfiore, nome scientifico brassica oleracea var. botrytis, fa parte della famiglia delle crucifere o brassicacee. Il nome deriva dal latino caulis (fusto, caule) e floris (fiore). La famiglia a cui appartiene il cavolfiore comprende 300 generi e quasi 4000 specie vegetali – non tutti edibili – come ad esempio: cavolo, cavolo cappuccio, cavoletto di Bruxelles, broccolo, rapa, ravanello, senape e rafano.Il cavolfiore è a ciclo biennale: nel primo anno si svolge la fase vegetativa, che prevede lo sviluppo del sistema radicale e dell’epigeo e si ha la completa formazione della “palla”, che rappresenta la parte edule della pianta. Durante il secondo anno, la pianta entra nella fase riproduttiva, con lo sviluppo dei getti floreali e la successiva maturazione dei semi. Secondo alcuni botanici, esso sarebbe originario del Medio Oriente, mentre altri ipotizzano un’origine europea. È certo che fosse conosciuto e apprezzato già dai Romani, che ne conoscevano le virtù terapeutiche e lo consumavano crudo, prima dei banchetti, per rallentare l’assorbimento dell’alcool.Il colore viola è tipico del cavolfiore violetto di Catania. Fonte foto; www.flickr.comCaratteristiche nutrizionaliNel corso della storia il cavolfiore e le altre crocifere sono state ampiamente utilizzati per i numerosi benefici per la salute. Il cavolfiore veniva consigliato per prevenire problemi polmonari e reumatismi.Questo ortaggio ha un buon contenuto in vitamina C, potassio, fosforo e calcio. Al suo interno vi sono inoltre vitamine A, B2, K e acido folico, un alto contenuto di sali minerali ed è notevole il contenuto in fibra alimentare. Numerose ricerche scientifiche hanno confermato l’azione protettiva derivante dall’assunzione di crocifere contro l’insorgenza di alcuni tipi di cancro, grazie a tali composti, in cui è presente anche dello zolfo, responsabili del caratteristico odore durante la cottura. I composti solforati, infatti, facilitano, a livello cellulare, l’eliminazione di sostanze tossiche ed eventualmente cancerogene. Inoltre il cavolfiore proteggerebbe dall’insorgenza di malattie cardiovascolari.Calvolfiore violettoIl cavolfiore violetto è una verdura tipica della Piana di Catania. Esso si coltiva in abbondanza tra Adrano e Biancavilla, come negli altri paesi etnei, ai confini delle province di Enna e Catania. Si tratta di una varietà nostrana che si contraddistingue dagli altri cavolfiori per il suo sapore inconfondibile e unico, grazie ai terreni vulcanici dove viene coltivato. Il colore rosso intenso-violaceo deriva da un mix di sostanze benefiche che proteggono dai tumori, gli antociani. Essi sono composti poliaromatici poliossidrilati in grado di reagire con gli ossidanti quali l’ossigeno molecolare e i radicali liberi riducendo così i danni che queste molecole possono provocare alle cellule ed ai tessuti.Questo ortaggio sembra inoltre proteggere contro la fragilità capillare, i vari processi di invecchiamento o modificazioni cellulari e i processi infiammatori.Il cavolfiore violetto Natalino PatQuesto tipo di cavolfiore risulta più gustoso rispetto al cavolfiore comune. Esso nasce da un incrocio tra il classico cavolfiore ed una pianta di broccolo all’interno dell’Etna, dalle sue “sciare” e di un clima unico al mondo. Si adatta a tutti i tipi di terreno ma predilige quelli freschi e ben drenati, nei quali non necessita di particolari concimazioni.
Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Diamo il benvenuto a Salvatore
2019-01-28 16:17:32