Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Avocado: mangiare il seme aiuta a ridurre le infiammazioni

2019-03-16 22:34:13

La parte più salutare dell’avocado potrebbe essere quella generalmente buttata via. A sostenerlo uno studio della Penn State University, secondo cui il seme del popolare frutto potrebbe racchiudere in sé il rimedio naturale per aiutate l’organismo a ridurre le infiammazioni causate dai globuli bianchi.Secondo quanto riportato dai ricercatori il seme di avocado dovrebbe essere tritato, una volta rimosso dal frutto, e poi consumato come rimedio naturale. Chiaramente gli esperti della Penn State University ricordano, pur facendo riferimento ai risultati positivi ottenuti anche da precedenti lavori, che quantità elevate di questo alimento possono risultare tossiche.I ricercatori della Penn State University hanno ricavato un estratto dal seme di avocado, testandolo su dei macrofagi coltivati in vitro e attivati con delle molecole pro-infiammatorie. In alcuni campioni gli studiosi hanno aggiunto l’estratto, mentre in altri no. Laddove era presente il rimedio naturale l’infiammazione risultava soppressa, al contrario di quanto accadeva nelle restanti parti. Come spiegato dal dott. Joshua Lambert, professore associato di Scienza dell’Alimentazione presso l’ateneo statunitense:Abbiamo visto l’attività inibitoria a concentrazioni nel basso range di microgrammi per millilitro, che è una quantità accettabile di attività per giustificare ulteriori studi.Seme di avocado: proprietà e come usarloAlcuni dubbi sono stati sollevati dalla California Avocado Commission, che continua a non raccomandare il consumo dei semi di avocado malgrado molti studi si siano focalizzati sull’estratto e non sul mangiare il seme in senso stretto:Il fatto è che non ci sono sufficienti studi a supporto del consumo di semi di avocado. I presunti benefici per la salute e i rischi derivanti dal consumo di semi di avocado sono stati scarsamente definiti.

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Imprenditrice per vocazione e per amore di Messina. La storia di Loredana Polizzi

2019-03-16 22:07:46

La storia di Loredana Polizzi è la storia di una imprenditrice messinese innamorata del suo lavoro e di Messina. Insieme al marito gestisce lo storico Cinema Apollo, di cui sono proprietari. Da circa un anno e mezzo, i due coniugi si sono buttati a capofitto anche in un’altra attività imprenditoriale: il Residence CineApollo, che si trova nello stesso palazzo che ospita il cinema. Si tratta di una struttura ricettiva, originale ed unica nel suo genere, che mantiene volutamente un legame strettissimo con il mondo cinematografico, al quale sono dedicate le sette stanze destinate agli ospiti. Per ogni camera è stato scelto un tema che si rifà all’ambientazione di sette pellicole cult: Nuovo Cinema Paradiso; Gattopardo; Il Padrino; La Dolce Vita; Il Postino; Alice nel Paese delle Meraviglie, l’unica dedicata ad un cartone animato; 50 sfumature di grigio, per ricordare gli anni in cui l’Apollo è stato un cinema a luci rosse, ma con eleganza ed un gusto indiscutibilmente raffinato. Il Residence è inoltre dotato di monolocali e bilocali. Tutto è studiato nei minimi dettagli ed entrando in quelle stanze si ha la sensazione di essere catapultati in un set cinematografico.Oggi Loredana Polizzi ed il marito si godono la loro “creatura”, nella quale hanno investito molto tempo e molto denaro. Le prime soddisfazioni sono già arrivate, ma per rendere solida l’attività c’è ancora tanto da fare.«I locali in cui oggi sorge il Residence – spiega l’imprenditrice – erano di proprietà di famiglia e si trovavano in uno stato di abbandono. Mio marito ha rilevato le quote dai fratelli e abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione, consapevoli che non potevamo puntare sul cinema ma dovevamo diversificare l’investimento. Abbiamo quindi pensato ad un B&B, ed io ho intuito che dovevamo realizzare qualcosa di diverso rispetto a quello che già c’è sul mercato . Ho così pensato ad una grande opera di architettura che avesse come filo conduttore il cinema, che in fondo rappresenta tutto il nostro mondo».«Oggi – racconta ancora Loredana Polizzi- provo una soddisfazione enorme nel vedere quello che siamo che siamo riusciti a realizzare con enormi sacrifici. Ci tengo a dire che non abbiamo potuto usufruire di alcun tipo di finanziamento: abbiamo tentato di partecipare a vari bandi, ma c’era sempre un motivo per cui non avevamo i requisiti richiesti. Ammetto che ci sono stati momenti in cui avrei voluto mollare perché pensavo che non ce l’avrei fatta, e devo dire che ho avuto un grade supporto morale e pratico dalla dirigente scolastica Pucci Prestipino (allora a capo dell’Istituto Basile) con cui abbiamo realizzato un progetto di alternanza scuola lavoro. La camera “Gattopoardo”, ad esempio, ha i dipinti dei ragazzi del Basile».«In questo luogo vedo enormi potenzialità ancora ancora inespresse. La cosa che mi rende più orgogliosa è il fatto che i nostri ospiti parlano bene non solo del nostro Residence ma di tutta la nostra città quando riconoscono che una struttura come la nostra non esiste in nessuna parre d’Italia».Loredana Polizzi è un vulcano di energia e di idee, e con la sua attività imprenditoriale persegue non solo l’ambizione personale di vedere crescere gli affari di famiglia, ma si impegna , ogni giorno e con ostinata determinazione, per la rinascita culturale ed economica di Messina . Il cinema resta sua passione e la sua più grande scommessa da imprenditrice.In un’epoca storica in cui molte persone preferiscono guardare i film seduti sul divano di casa attraverso le varie piattaforme digitali, Loredana Polizzi non si rassegna all’idea di vedere morire il cinema Apollo , che considera un patrimonio di tutta la città.«Se chiude il cinema, chiude un pezzo di città. Per me, la vera vittoria è stata quando mio marito mi ha detto che avremmo trasformato il nostro cinema in una multisala. Per noi sarebbe stato molto più redditizio affittare i locali ad un supermercato o ad una palestra, ed invece abbiamo difeso con caparbietà e coraggio la nostra storia. Il cinema Apollo è un bene della città, e se chiude muore un pezzo di Messina.

Rosa Borgia

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TRECCIONE AL CIOCCOLATO

2019-03-16 21:31:53

IngredientiPer la pastaFarina 500 gBurro 150 gScorza D’arancia 1Latte 120 mlLievito Di Birra Fresco 25 gUova 3Zucchero 90 gSale 1 pizzicoPer il ripienoCioccolato Fondente 120 gBurro 100 gZucchero A Velo 50 gCacao Amaro In Polvere 40 gPreparazioneTRECCIONE AL CIOCCOLATOTRECCIONE AL CIOCCOLATOLavorate nella planetaria il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungete la scorza di arancia grattugiata e le uova una alla volta. Sciogliete il lievito nel latte tiepido. Aggiungete all’impasto prima la farina e poi il latte con il lievito incorporate bene gli ingredienti, poi in ultimo unite un pizzico di sale. Lavorate bene fino a quando l’impasto non risulterà morbido ed omogeneo; infarinatelo leggermente, copritelo e lasciatelo riposare in frigorifero per un’ora. Nel frattempo preparate il cioccolato: fondete a bagnomaria il cioccolato, quando è sciolto amalgamatevi il burro, poi unite lo zucchero a velo e il cacao.Stendete l’impasto in una sfoglia rettangolare di mezzo centimetro di spessore. Distribuite sulla sfoglia il cioccolato stendendolo uniformemente, arrotolate la sfoglia e pareggiate le due estremita. Tagliate il rotolo a metà per il lungo e tagliate a metà per il lungo anche una delle due metà., ottenendo così tre strisce. Intrecciate la pasta formando un treccione. Trasferite il treccione in uno stampo da plum-cake precedentemente rivestito con carta da forno. Lasciate lievitare fino al raddoppio a temperatura ambiante. Infornate a 180° per 20 minuti e poi proseguite la cottura a 160° per altro 30 minuti. Sfornate il dolce lasciate raffreddare, prima di servire spolverizzate con lo zucchero a velo.

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