Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Plastica:i rifiuti diventeranno carburante per auto
2019-01-21 16:46:23
I rifiuti in plastica potrebbero nel prossimo futuro diventare carburante per auto. Grazie a un nuovo macchinario a bassa tecnologia, denominato Chrysalis, lanciato dall’attore francese Samuel Le Bihan e dallo scienziato autodidatta Christofer Costes. I materiali recuperati verrebbero trasformati, dopo una fase di filtraggio, in benzina o diesel. Tra gli obiettivi dei due quello di contrastare l’inquinamento ambientale, sempre più impattante per l’ecosistema marino, e la possibilità di fornire risorse alle comunità remote situate all’interno dei Paesi in via di sviluppo.Lotta alla plastica, responsabile di un sempre maggiore inquinamento degli oceani, il tema che ha spinto i due a sviluppare il macchinario. A sottolinearlo Le Bihan, che ha finanziato lo sviluppo di Chrysalis:L’idea è quella di incoraggiare la raccolta dei rifiuti prima che finiscano negli oceani attraverso un reattore chiuso capace di generare carburante.Plastica: rifiuti diventeranno carburante per le auto a idrogenoIl processo di trasformazione prevede che la plastica venga ridotta in granuli e immessa in un reattore chiuso, dove i materiali verranno sottoposti a una temperatura di 450 gradi e scomposti: il liquido risultante potrà essere filtrato per ottenere benzina o diesel, oltre alla possibilità di convertirlo in un residuo di carbonio destinato alla produzione di pastelli.Secondo Costes è possibile ottenere un litro di liquido ogni chilo di plastica. Gli stessi ideatori di Chrysalis hanno affermato però che qualcosa le autorità locali (il macchinario è stato allestito nei pressi di Nizza, in Francia) finanziassero il progetto con 50 mila euro si potrebbe realizzare un prototipo di dimensioni maggiori, capace di convertire fino a 50 kg di materiali in meno di un’ora e mezza.
Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Pinguini intrappolati in un burrone, la troupe BBC si ribella e invece di filmarli li salva
2019-01-21 13:42:55
Filmati per oltre un anno, rischiano la morte con i loro cucciolila troupe della BBC va contro le regole dei documentari e corre a salvarliScelte morali, ogni giorno nella nostra vita ci troviamo davanti a qualche dilemma morale, agire o non agire? entrare attivamente in azione quando qualcuno è in pericolo o rimanere spettatori esterni?Antartide, una troupe della BBC incaricata di creare un documentario per l’ultima puntata del programma TV Dynasties di Sir David Attenboroughsegue e filma per più di anno un gruppo di pinguini nella loro vita di tutti i giorni, per la precisione 377 giorni, sopravvivere in Antartide tra i ghiacci e la scarsità di cibo è una lotta durissima ogni giorno….e il gruppo di pinguini imperatore con i loro cuccioli tra le zampe è diretto alla ricerca di cibo, viaggio che dura mesi e mette i pinguini allo stremo delle forze,il gruppo cade in una gola da cui non riesce più uscire, i muri di neve che li circondano sono troppo alti. Ora, chi lavora nel mondo dei documentari sa che, la regola vuole che non si intervenga attivamente sulla natura, ma che si sia solamente spettatori esterni che filmano quello che accade,In questo caso, sarebbe stata la morte di tutti i piccoli, poichè l’unica soluzione dei pinguini adulti per riuscire ad uscire è abbandonare i cuccioli, non ancora in grado di arrampicarsi fuori, nella gola, lasciandoli morire tutti di fame e assideratiVoi cosa avreste fatto? Sareste rimasti immobili per giorni a filmare un gruppo di animali agonizzanti?Se lo è chiesta anche la troupe della BBC, che si è anche risposta che quelle vite andavano salvate, e hanno scelto di agire, contro le regole,i registra Will Lawson, la cameraman Lindsay McCrae e l’assistente della troupe Stefan Christmann, hanno costruito una pedana con la neve, un intervento semplice, ma abbastanza efficace per poter permettere ai pinguini di risalire le pareti di neve ed uscire, vivi, dalla gola.Gesto che probabilmente a noi sembra solamente un bel gesto di umanità nei confronti di degli animali che stavano rischiando la vita,ma che ha mosso molte critiche da altri documentaristi verso la troupe, accusata di essere intervenuta, dove invece avrebbe solo dovuto documentare.
Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Lo Sri Lanka, tra storia e futuro, fa i conti con i rischi del modello Dubai
2019-01-20 23:10:43