Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Gatto del Bengala: dimensioni, allevamento, prezzo
2019-03-27 22:26:49
Il gatto di razza Bengala è un esemplare dall’aspetto davvero affascinante perché ricorda un leopardo in miniatura: molto amante della libertà e dell’autonomia, è un felino che non disdegna neppure le attenzioni umane. Di tipologia ibrida è un esemplare di grossa taglia con una discreta fisicità: viste le sue origini è un animale che ama correre, saltare e muoversi con agilità. Mantiene attiva la sua indole grazie a un forte istinto predatorio, ma rimane comunque un felino dolce, affettuoso e particolarmente coccolone.StoriaLe origini del gatto bengala giungono dagli anni ’70 quando uno studioso, il dottor Centerwall, decise di incrociare una serie di felini domestici con un gatto leopardo asiatico (Felis bengalinsis) nella speranza di debellare la leucemia felina. Un tentativo fallito per la malattia, ma l’unione portò alla nascita di questa razza, sviluppatasi e migliorata grazie alla continua ricerca. Successivamente vennero introdotti incroci anche con esemplari delle razze Egyptian Mau, Burmese, Abissino e Ocicat, una strategia necessaria per placare l’istinto aggressivo del felino asiatico. La nuova razza venne presentata gradualmente, partecipando anche a varie esposizioni feline, ma il riconoscimento ufficiale è avvenuto solo nel 1991.CratteristicheBengalaGatto fisicamente forte, agile e muscoloso, possiede una taglia abbastanza grande per gli standard consueti, arrivando a pesare anche nove chilogrammi. Ciò che lo identifica è sicuramente il mantello con una predominanza per il maculato, frutto del suo antenato asiatico, ma sono diffuse anche le righe e le striature. Nel primo caso le macchie sono definite “spotted” come un decoro a rosetta, allineate orizzontalmente lungo il corpo in modo equilibrato tanto da ricordare quelle del leopardo. Nel caso delle striature, il decoro – definito “marbled” – è costituto da tre larghe righe parallele disposte sul dorso, quindi su spalle e fianchi. La testa è triangolare, la colorazione degli occhi vira dal verde, al giallo fino all’azzurro, mentre i toni tipici del pelo sono Spotted Tabby e Snow Bengal.Animale dall’indole selvatica, mantiene vivo l’istinto di predazione, ma anche tutta la sua energia e voglia di saltare. Ha bisogno di spazi ampi per correre ma sicuri per impedire la fuga ed eventuali pericoli, ama comunque convivere con l’uomo verso cui mostra affetto e tenerezza.Allevamento e prezziMolto apprezzato ovunque, il gatto di razza Bengala è facilmente acquistabile in allegamento, meglio se in strutture certificate e ufficiali. Le cifre per la vendita oscillano tra i 1.200, i 1.600 e anche i 2.500 euro, ma l’acquisto prevede il Pedigree, la relativa documentazione con la certificazione dell’origine genitoriale del gatto. In Italia il bengala è una presenza abbastanza recente, per questo è indispensabile rivolgersi a strutture qualificate così da proteggere l’acquisto accogliendo un gatto di razza originale e sano.Gatto Siamese: carattere, pedigree, prezzo. È forse uno dei pochi felini domestici amanti dell’acqua e uno dei pochi che assume un atteggiamento simile a quello canino, mostrando poca predisposizione all’indipendenza e seguendo il proprietario ovunque. Miagola pochissimo e possiede un carattere caotico e per nulla mansueto, ma ama profondamente farsi accarezzare.
Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Farfalle: sull’Isola d’Elba torna la Vanessa multicolore
2019-03-27 22:21:32
Sull’Isola d’Elba torna un ospite assente da ormai 100 anni: è stata infatti individuata una Vanessa multicolore, una bellissima farfalla data ormai estinta nel paradiso toscano. L’ultima volta era stata avvistata nel 1916, mentre la riapparizion all’Elba risalirebbe all’agosto del 2018.A confermare la scoperta è un team di biologi dell’Università di Firenze, in collaborazione con Legambiente: la Nymphalis polychloros – questo il nome scientifico della farfalla – è tornata ufficialmente sull’Isola del’Elba. Così come già accennato, non se ne avvistavano esemplari sul posto dal 1916, dopo le ultime rilevazioni effettuate dal ricercatore Orazio Querci e dell’entomologo Roger Verity.Non è dato sapere quanti esemplari siano in circolazione sull’arcipelago toscano, tuttavia il ritrovamento fa ben sperare. Così come spiega Repubblica, a breve verrà raccolta una specifica raccolta dati sulla popolazione elbana, anche per capire le conseguenze dei cambiamenti climatici sulle farfalle tipiche del posto. Il 22 aprile, invece, verrà inaugurata con una passeggiata il percorso “Oasi della farfalla di San Piero”, dedicata proprio a questi lepidotteri.Santuario delle farfalle in Texas minacciato dal muro di TrumpLa specie della Nymphalis polychloros è diffusa in Europa, nel Nord dell’Africa e in Asia. Si caratterizza per un’apertura d’ali tra i 68 e i 72 millimetri, con le femmine più grandi, fino ai 75 millimetri. Le ali stesse presentano una colorazione bruno-rossastra, con delle caratteristiche macchie più scure, mentre il portamento è elegante, con un volo incantevole e certamente d’impatto. Così come già anticipato, è passato più di un secolo dall’ultimo avvistamento nell’Isola d’Elba, quindi il ritrovamento suggerisce che una piccola popolazione sia sopravvissuta, evitando la definitiva scomparsa della specie. Non resta che attendere nuovi studi, per comprendere quanto gli esemplari di questa bellissima farfalla siano diffusi in questo paradiso toscano, meta non solo di turismo, ma anche di elevatissima e preziosa biodiversità.
Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Sostenibilità: 34 milioni gli italiani virtuosi secondo LifeGate
2019-03-27 22:19:14