Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Farfalle: sull’Isola d’Elba torna la Vanessa multicolore
2019-03-27 22:21:32
Sull’Isola d’Elba torna un ospite assente da ormai 100 anni: è stata infatti individuata una Vanessa multicolore, una bellissima farfalla data ormai estinta nel paradiso toscano. L’ultima volta era stata avvistata nel 1916, mentre la riapparizion all’Elba risalirebbe all’agosto del 2018.A confermare la scoperta è un team di biologi dell’Università di Firenze, in collaborazione con Legambiente: la Nymphalis polychloros – questo il nome scientifico della farfalla – è tornata ufficialmente sull’Isola del’Elba. Così come già accennato, non se ne avvistavano esemplari sul posto dal 1916, dopo le ultime rilevazioni effettuate dal ricercatore Orazio Querci e dell’entomologo Roger Verity.Non è dato sapere quanti esemplari siano in circolazione sull’arcipelago toscano, tuttavia il ritrovamento fa ben sperare. Così come spiega Repubblica, a breve verrà raccolta una specifica raccolta dati sulla popolazione elbana, anche per capire le conseguenze dei cambiamenti climatici sulle farfalle tipiche del posto. Il 22 aprile, invece, verrà inaugurata con una passeggiata il percorso “Oasi della farfalla di San Piero”, dedicata proprio a questi lepidotteri.Santuario delle farfalle in Texas minacciato dal muro di TrumpLa specie della Nymphalis polychloros è diffusa in Europa, nel Nord dell’Africa e in Asia. Si caratterizza per un’apertura d’ali tra i 68 e i 72 millimetri, con le femmine più grandi, fino ai 75 millimetri. Le ali stesse presentano una colorazione bruno-rossastra, con delle caratteristiche macchie più scure, mentre il portamento è elegante, con un volo incantevole e certamente d’impatto. Così come già anticipato, è passato più di un secolo dall’ultimo avvistamento nell’Isola d’Elba, quindi il ritrovamento suggerisce che una piccola popolazione sia sopravvissuta, evitando la definitiva scomparsa della specie. Non resta che attendere nuovi studi, per comprendere quanto gli esemplari di questa bellissima farfalla siano diffusi in questo paradiso toscano, meta non solo di turismo, ma anche di elevatissima e preziosa biodiversità.
Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Sostenibilità: 34 milioni gli italiani virtuosi secondo LifeGate
2019-03-27 22:19:14
In Italia si è sempre più attenti alla sostenibilità ambientale, lo dicono i numeri. Le scelte di consumo green fanno parte della vita di 34 milioni di connazionali, che al momento di acquistare prodotti per la casa, prenotare una vacanza e acquistare un’auto optano per soluzioni a basso impatto ambientale.La fotografia emerge dal quinto “Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile” realizzato da LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra MR e immortala un presente dove la salvaguardia dell’ecosistema è un valore destinato a crescere, non una moda passeggera.Tra i cittadini maggiormente sensibili all’argomento figurando le donne, con un’età compresa tra i 35-54 anni, diplomate o laureate, professionalmente attive, che si impegnano di più a mettere in pratica comportamenti ecologici.Il 47% del campione complessivo intervistato dichiara di scegliere energia rinnovabile, con un incremento del 16% rispetto allo scorso, il 79% è disposto a preferire lampadine a Led che consumano meno elettricità, il 52% prodotti bio, anche se hanno un costo maggiore rispetto ai cibi non biologici e il 23% auto ibride o elettriche.Cresce anche l’attenzione verso le vacanze sostenibili, con 8,1 milioni di italiani che affermano di acquistare pacchetti viaggio responsabili, cioè mete che rispettano le persone e il pianeta.In cos’altro sono virtuosi gli italiani? Il 92% degli intervistati dichiara di fare sempre la raccolta differenziata sia a casa sia in ufficio, così da dare una seconda vita ai materiali riciclabili, il 77% di utilizzare elettrodomestici a basso consumo anche se hanno un costo maggiore rispetto agli altri, il 34% di consumare alimenti biologici e il 17% di utilizzare capi di abbigliamento sostenibili, perché la moda è tra i comparti più impattanti.“Sempre di più si parla di temi di sostenibilità e questo ha consentito un’ulteriore crescita del 10% dal 2018 rispetto alla conoscenza complessiva, un numero considerevole di circa 5 milioni di italiani che hanno iniziato il percorso di cambiamento. La sostenibilità sta diventando il pensiero del futuro di tutti, persone e imprese”, ha commentato Enea Roveda, CEO di LifeGate.La minaccia principale, invece, arriva dalla plastica, vista come il nemico da contrastare, infatti, l’89% considera “molto rilevanti” le campagne di sensibilizzazione sull’impatto di questo materiale nei mari, che finisce per inquinare l’acqua, riempire le spiagge e minare la vita acquatica, infatti, il 97% del campione intervistato crede sia necessario agire per limitarne l’utilizzo. Quanto al futuro, si immaginano case, aziende e città in un’ottica di sviluppo ancora più green.Per il 73% degli intervistati la casa del futuro è costruita con materiali naturali non impattanti e riciclabili, per il 70% è efficiente dal punto di vista energetico con pochi sprechi come la dispersione termica ed è predisposta per un’autoproduzione alimentare ed energetica.Passando alle aziende, sono considerate sostenibili se attente ai diritti dei lavoratori, se usano in modo responsabile le materie prime e se in grado di controllare la qualità e la sicurezza di tutta la filiera.Le città in cui si vivrà dovranno essere ricche di giardini, parchi e aree verdi, con maggiori collegamenti tra centro e periferie e con una buona percentuale di immobili derivanti dal recupero edifici esistenti, oggi abbandonati.“Le città producono circa il 70% dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera, quindi sono le cause e le vittime dell’inquinamento. Per contrastare questo fenomeno negativo lo strumento più efficace è renderle più verdi e in Italia è Milano a dare il buon esempio: si sta lavorando a un progetto che consente di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030, il che risolverebbe l’80% dei problemi legati alla cattiva qualità dell’aria, mentre dall’altra parte dell’oceano New York è partita con un piano che prevede di piantare un milione di alberi nei prossimi sette anni”, ha spiegato Stefano Boeri, architetto e urbanista, durante la presentazione della ricerca.
Rosa Borgia
Arte & Intrattenimento
Per i cittadini di SixthContinent
2019-03-27 20:50:29