Il dott. Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Zeno D'Agostino e presidente di ESPO è intervenuto a 360° sulla situazione congiunturale e sulle prospettive di sviluppo del nostro Bel e Amato Paese.

Il bravo dott. Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale nonchè presidente di ESPO è intervenuto a 360° sulla situazione congiunturale e sulle prospettive di sviluppo della nostra Bella e Amata Nazione.Riguardo al sistema dei porti italiani il dott. Zeno afferma «Il container non può più essere l'unico indicatore per misurarne la performance. I Ro/Ro sono altrettanto importanti. E' necessario un cambiamento di mentalità >> e conclude dichiarando sul tema delle concessioni << E' paradossale che in quelle di valore internazionale il pubblico non possa acquisire delle partecipazioni almeno minoritarie»

Fonte : Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale

Fotografia del Porto Terminal di Trieste tratta da(by) Trieste Marine Terminal S.p.A. Web Page

Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager 

Il prototipo Horonuku dei neozelandesi detentori dell’America’s Cup, spinto dal vento, infrange il record per un veicolo spinto dal vento sul lago salato di Gairdner nell' Australia del sud. Al timone c'era Glenn Ashby e si apre una sfida tecnologica.Il precedente record apparteneva a Mr. Richard Jenkins con 202.9 km/h.

Il bravo Mr. Grant Dalton, Ceo di Team New Zealand, per l' occasione sostiene “L'obiettivo non è mai stato quello di battere il record, ma di spingerci oltre i limiti e raggiungere la massima velocità possibile . Quando nel 2003 con Matteo de Nora ponemmo le basi di Team New Zealand, concordammo che non si sarebbe trattato solo di progetto sportivo ma anche e soprattutto di un progetto volto a spingere i limiti della tecnologia e dell’innovazione. L'introduzione dei foil, la barca a idrogeno e questo record di velocità, sono solo alcuni esempi di ciò che è stato realizzato nel corso degli anni”.

Il record è stato centrato ed è motivo di orgoglio per tutto il team, che ha aspettato per diversi mesi le condizioni meteo giuste.Il bravo Mr. Glenn Ashby, uno degli uomini chiave delle vittorie nell’America’s Cup del pluripremiato team dichiara “Horonuku può andare ancora più veloce con vento e condizioni migliori. Sicuramente abbiamo un motivo per festeggiare, ma questa non è la fine. Sappiamo di poter andare più veloci, quindi abbiamo in programma di farlo”

Horonuku è un prototipo lungo 14 metri, con un' ala rigida e privo di motore. Il progetto è stato sviluppato da Team New Zealand subito dopo la vittoria della 36a America’s Cup.Il buon Mr. Matteo de Nora, team principal di Team New Zealand, ci confida “Il progetto del record di velocità è stata una nuova opportunità per spingere i confini dell'aerodinamica, delle forze strutturali, dei metodi di costruzione e dei materiali.Quello che spesso viene sottovalutato è che le tecnologie che esploriamo in sfide come questa, o in una campagna di Coppa America, alla fine sono alla base della tecnologia del domani. Precorrere i tempi nel campo tecnologico è ciò che affascina di tutte le sfide affrontate finora dal nostro team”.

Fonte : LA STAMPA

             nonsolonautica

Immagine tratta da(by) nonsolonautica Web Page

Francesco Maccioni mediatore marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager 

 Barcolana 54, Wendy Schmidt durante le premiazioni ha annunciato di voler sostenere, con una donazione importante di 100.000 dollari, le attività educative del Biodiversitario Marino (BioMa), nell’Area Marina Protetta di Miramare gestita dal WWF Italia

Per la prima volta nella storia della competizione, i due principali trofei, il Trofeo Barcolana e il Trofeo Generali Woman in Sailing, si sono riuniti nella stessa persona di Wendy Schmidt, prima storica vincitrice donna della manifestazione, che ha tagliato il traguardo per prima insieme a Deep Blue. Era presente alla premiazione, al suo posto, il navigatore Andrea Visinitini.Il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, il dott. Mitja Gialuz, per l'occasione ha dichiarato : “Abbracciare oggi gli equipaggi della Barcolana54 è stato meraviglioso: questa edizione della regata ha permesso a tutto il nostro pubblico di tornare a vivere in prima persona la vela, attraverso i valori della sostenibilità, dell’inclusione, dell’amicizia e della solidarietà. Barcolana è l’unico evento velico al mondo capace di attivare una tale passione ed è una straordinaria risorsa per Trieste e il Friuli Venezia Giulia, ma anche per l’industria della nautica e per la vela, divulgata in maniera unica e originale. Un tema che affronteremo presto con World Sailing, la federazione internazionale della vela, e che ci guiderà nel nostro progetto di internazionalizzazione”.

A chiusura di Barcolana 54 vi è stata l’iniziativa di Wendy Schmidt, che in onore della sua vittoria ha annunciato di voler sostenere, con una importante donazione di 100.000 dollari, le attività educative del Biodiversitario Marino (BioMa), nell’Area Marina Protetta di Miramare gestita dal WWF Italia. Altri 250.000 euro sono stati infine donati da equipaggi, appassionati di vela, partecipanti a Barcolana Sea Chef presented by Prosecco DOC e da aziende sulla stessa lunghezza d’onda degli ideali portati avanti dalla manifestazione Barcolana. Questi hanno donato per trenta cause diverse che vanno dalla ricerca scientifica fino alla protezione dell’ambiente e al supporto al terzo settore.

Fonte : nonsolonautica

Immagine tratta da(by) nonsolonautica Web Page

Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager