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Aereoitalia firma l'ìntesa con Delta Air Lines, Air France e KLM
Uno dei limiti, rispetto al passato, dell' attuale continuità territoriale negli scali di Cagliari e Olbia è la mancanza dei viaggi multitratta: con un unico biglietto e un solo check - in il passeggero vola dalla Sardegna verso destinazioni internazionali con scalo a Roma e a Milano, senza senza ripetere le procedure di consegna dei bagagli.Ora tale problema potrebbe essere superato, almeno in parte, grazie all' accordo stipulato tra Aereoitalia e le compagnie Delta Air Lines e l' olandese KLM, che rappresentano tre tra i principali vettori internazionali e che insieme offrono una rete globale costituita da oltre 600 destinazioni in più di 100 nazioni.
Ad annunciare la partnership è la stessa compagnia aerea tricolore per la quale "grazie a questa sinergia i passeggeri potranno prenotare in modo semplice e veloce attraverso le proprie agenzie di viaggio accedendo a nuove opzioni di connessione tra la rete globale dei tre vettori e le destinazioni servite da Aereoitalia.I viaggiatori potranno cosi' usufruire di collegamenti frequenti e facilitati tramite gli hub italiani di roma Fiumicino, Milano malpensa e Milano Linate verso destinazioni in Sicilia, come Catania, Comiso e Palermo, e in Sardegna , come Cagliari e Olbia".L'accordo tecnicamente chiamato "Interline Agreement o accordo di interlinee" è in vigore dalla giornata di ieri e dall'ufficio stampa di Aereoitalia fanno sapere che prossimamente sarà possibile anche acquistare i voli con scalo direttamente dal sito web della compagnia aerea italiana.
Fonte : L'UNIONE SARDA
La fotografia raffigurante un velivolo Embraer E190 dalla livrea del vettore Aereoitalia è tratta dal sito internet di Aereoitalia
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager
Founder Junior
La realtà Tureddi Yachts ha un nuovo direttore delle vendite, Luciano Aglioni
Caro, cara follower sono lieto nell' annunciarti che la realtà di rilievo internazionale Tureddi Yachts, nella cantieristica navale, ha assunto di recente come nuovo direttore delle vendite il buon Luciano Aglioni.Vanno al nuovo direttore delle vendite i miei migliori auguri di un Buon lavoro !
Fonte : Condivisione di Francesco Michienzi, Direttore della rivista "Barche e del web magazine "Gente di Mare", sul social network LinkedIn
La fotografia raffigurante il modello "Bluephire" della flotta Tureddi Yachts e dalla lunghezza di 33 metri è tratta dal sito della realtà cantieristica Tureddi Group Limited
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager
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In Francia esaminando i resti di una nave italiana del XVI secolo trovano oggetti moderni che non dovrebbero trovarsi li'
Un ritrovamento archeologico senza precedenti ha sorpreso le autorità francesi dopo un’operazione di ricognizione marittima al largo della costa vicino a Saint-Tropez.Il relitto, di origine italiana, si trova a oltre 2.500 metri di profondità e saranno necessarie nuove spedizioni e ricostruzioni 3D per verificare la natura degli oggetti.Nel frattempo il team tecnico ha localizzato una nave mercantile del XVI secolo di origine italiana straordinariamente ben conservata. La cosa più sorprendente non è stato solo lo stato della nave, ma il ritrovamento di oggetti moderni che non dovrebbero trovarsi lì.
Durante una missione di routine con i droni sottomarini le forze armate francesi hanno rilevato un’anomalia acustica. Al ritorno, con le telecamere ad alta definizione e robot specializzati hanno scoperto i resti intatti di una nave di circa 30 metri di lunghezza il cui carico comprendeva circa 200 anfore, piatti in ceramica smaltata, due calderoni e sei cannoni, come spiega la realtà CBS News. Alcuni recipienti recano iscrizioni religiose come “IHS”, le prime tre lettere del nome di Gesù in greco, che hanno permesso di collocarne l’origine nella regione Liguria. Il luogo del ritrovamento, data la sua profondità, è rimasto completamente isolato dall’intervento umano per oltre cinque secoli. Secondo l’archeologa Marine Sadania, “il sito è rimasto intatto, come se il tempo si fosse fermato, il che è eccezionale”. Questo contesto ha permesso di conservare elementi chiave del commercio marittimo nel bacino mediterraneo del Rinascimento, in condizioni uniche per il loro studio.
Gli studiosi sottolineano l’importanza di questo naufragio non solo per il suo carico e la sua antichità, ma anche per il minimo alterazione dell’ambiente circostante. Le caratteristiche del fondale marino hanno infatti agito come una capsula del tempo, proteggendo i materiali da possibili saccheggi e dal deterioramento abituale che subiscono questo tipo di resti.
Durante l' attività di ricerca le immagini hanno anche rivelato la presenza di almeno due oggetti metallici che potrebbero essere delle lattine di bibite, il che ha generato una grande controversia tra gli esperti. Sebbene la qualità delle fotografie impedisca un’identificazione definitiva, il loro aspetto poco si adatta a un contesto archeologico del XVI secolo. Gli esperti non escludono che si possa trattare di rifiuti moderni trasportati dalle correnti sottomarine.
Questo fenomeno non è del tutto inedito, poiché sono stati documentati resti di plastica e materiali contemporanei nelle zone più profonde del pianeta. Tuttavia, la loro comparsa accanto a un sito così prezioso solleva nuove domande e spingerà , ne sono sicuro, a nuove iniziative relative all' interazione tra il patrimonio storico e l’inquinamento marino.
Le autorità francesi hanno già annunciato che sarà realizzata una ricostruzione in 3D della nave, oltre a nuove immersioni previste nei prossimi due anni.
Le prossime immersioni consentiranno di studiare più in dettaglio sia la struttura dell’imbarcazione che il suo carico e di determinare con precisione la natura degli oggetti moderni rinvenuti sul posto.
Fonte : SFP Versilia
La fotografia relativa al ritrovamento del relitto di una nave italiana risalente al XVI secolo è tratta dalla pagina web "SFP Versilia"
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager