Nautic, transport and logistic

Founder Junior

2024-03-20 17:21:16

Switch è il nuovo foiler italiano di 4 metri che vola a 30 nodi e fa paura al Moth

Si chiama Switch il nuovo foiler one design progettato in Italia, dalla lunghezza di 3,9 m e largo, con le “ali” 2,25, ultraleggero, full-carbon (29 kg il peso della piattaforma), in grado di volare a 30 nodi di velocità (alle portanti, 19 di bolina) sulle sue appendici a T rovesciata e di decollare già con 5-6 nodi di vento.

Il buon Pietro Negri, distributore della nuova classe in Italia e in Europa alla presentazione della barca avvenuta, in contemporanea con la consegna del primo scafo della flotta italiana al timoniere di Luna Rossa (e grande interprete del foiling, sui Moth) Checco Bruni, al Negrinautica store nel milanese ci rivela che il futuro è in questo progetto e che : << “La barca ha costi accessibili, è facilissima da trasportare e abbiamo già creato la classe Switch, strutturata, che gestirà in autonomia il circuito di regate. Per il 2024 abbiamo già quattro tappe – più un campionato italiano – in calendario, sui laghi di Como e di Garda. Alla prima tappa contiamo di aver 20 barche in acqua, ma l’obiettivo è molto più ambizioso >>.

La barca è stata progettata e ingegnerizzata in Italia,più precisamente sulla sponda trentina del Lago di Garda, dove operano i bravi fratelli Ferrighi, Gian Maria e Stefano. Sono due giovani designer (classe 1996) con la passione per il foiling, che hanno lavorato in Australia per importanti studi di design per poi tornare sul loro lago, una delle capitali mondiali della vela veloce, e fondare la loro azienda specializzata in compositi, Garda Carbon.

Viene da domandarci se è nato l’anti-Moth, fino ad oggi la barca regina del foiling veloce ma complessa da utilizzare e molto poco “one-design”.

L’ obiettivo del progetto Switch non facile, era quello di ottenere un'imbarcazione semplice da utilizzare in acqua e in “volo”, da gestire (sta in una scatola che puoi mettere sopra la macchina, l’albero si snoda in tre pezzi, le terrazze le smonti in pochi minuti), che non costasse uno sproposito (18.500 euro + IVA per la barca messa in acqua, poco più di 21.000 euro + IVA con tutti gli accessori per il trasporto) e soprattutto che garantisse una strettissima monotipia. Tutte le barche e i loro componenti, assicurano dalla Classe Switch, presieduta dal buon Luigi Buzzi, saranno assolutamente uguali.

Mentre per la produzione è stato scelto un “top player” della Thailandia, l'Element Six Evolution, cantiere già attivo nella produzione di barche olimpiche come ILCA (ex Laser) e Nacra 17. “e Pietro Negri a proposito ci svela :< < Hanno un approccio ‘buddhista’ al lavoro che ci piace molto.Le cose vengono fatte bene e con calma, quindi la qualità costruttiva è assicurata >>.

Volare sullo Switch è semplice : la “wand” ovvero la stecca di prua comanda la regolazione automatica del foil centrale a T, rovesciata in volo, e sono previsti tre piani velici, per facilitarne l’utilizzo dai giovanissimi ai più esperti: Da 6,5 (Youth), 7,5 (Women) e 8,4 mq (Men), con vele One Design Quantum Membrane Sail.

Giungendo al calendario delle regate questi sono i quattro eventi del Grand Prix Switch in programma nel 2024:

  • 18-19 maggio Malcesine (lago di Garda)
  • 15-16 giugno Torbole (lago di Garda)
  • 27-28 giugno Dongo (Lago di Como)
  • 14-15 settembre Bellano (Lago di Como)
  • (tbd) Campionato Italiano

Fonte : VELA IL GIORNALE DAL 1975

La fotografia raffigurante Il nuovo foiler one-design Switch (3,9 m) progettato in Italia è tratta dalla pagina web "VELA IL GIORNALE DAL 1975"

Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager 

Nautic, transport and logistic

Founder Junior

2024-03-20 15:07:30

In Italia sta per rinascere una magnifica ferrovia dato che presto la linea ferroviaria Alcantara-Randazzo, che attraversa un meraviglioso angolo di Sicilia, tornerà a vivere attraverso un interessante progetto turistico

È lunga solo una manciata di chilometri, ma attraversa un meraviglioso paesaggio e, per questo motivo, ben si presta a diventare una linea ferroviaria turistica: si tratta dell’itinerario ferrato Alcantara-Randazzo, che collega il piccolo borgo dell’entroterra catanese con il comune di Giardini-Naxos, dove si trova la stazione di Alcantara. Questo splendido angolo di Sicilia tornerà presto a rivivere, grazie ad un progetto turistico molto interessante. Scopriamo insieme questo interessante progetto turistico partendo da qualche cenno storico: la ferrovia Alcantara-Randazzo nasce dall’esigenza di collegare l’entroterra della Sicilia orientale alle grandi città lungo la costa, come le città di Messina e di Catania.

Il primo progetto risale alla seconda metà dell’800, ma sono occorsi molti anni prima che iniziassero i lavori. La sua realizzazione ha cosi' luogo tra il 1928 e il 1959, quando finalmente la linea ferroviaria è stata inaugurata. Tuttavia, nel 1981 una violenta eruzione dell’Etna ha dato vita ad una colata lavica che ha interrotto il percorso ferrato, così come la vicina ferrovia Circumetnea.

I lavori di recupero durano un paio d’anni e nel 1983 finalmente la circolazione è stata ripristinata. Ma le disavventure non finiscono qui, dato che nel 1994 la linea è stata nuovamente interrotta, stavolta per lavori di ammodernamento,che effettivamente hanno avuto luogo, come ad esempio l’automatizzazione dei passaggi a livello e la creazione di una nuova fermata, quella di Gole Alcantara. Ma la ferrovia non verrà mai più riaperta, ad eccezione di qualche viaggio turistico in treno d’epoca negli anni subito successivi alla chiusura. Nel 2002 ne è stata annunciata la dismissione, portata a compimento nel 2011. Eppure, nel tempo ci sarà un nuovo destino per la linea ferroviaria Alcantara-Randazzo

Il progetto e lo stato dei lavori

Sebbene la ferrovia non sia mai stata sfruttata adeguatamente, possiede in sè un indubbio valore turistico: il tragitto passa infatti accanto alle celebri gole dell'Alcantara, uno dei paesaggi naturali più suggestivi di tutta la Sicilia. ci si è quindi il perché dunque non valorizzare questa linea ferroviaria? e cosi' negli anni scorsi è stato approvato un nuovo progetto per la rimessa in sesto della ferrovia, grazie ai fondi stanziati dal Ministero della Cultura nell’ambito degli interventi previsti dal PNRR. La prima fase del progetto riguarda il recupero del tratto tra le stazioni di Alcantara e Motta Camastra, il tutto per un percorso di 13 km.

I lavori sono iniziati: i primi 3 km sono già percorribili con mezzi ferroviari, mentre i successivi sono in fase di bonifica. C’è tuttavia ancora da fare molto e l’inaugurazione di questo primo tratto è prevista solo per il 2026. In seguito si procederà con il restante percorso, per un totale di circa 37 km sino alla stazione di Randazzo, che è in disuso ormai da tempo . L’ itinerario è particolarmente suggestivo: si parte dalla stazione di Alcantara, che è ancora oggi uno scambio lungo la ferrovia ionica che collega la città di Messina a quella di Catania. Il tracciato si dirige verso l’entroterra, seguendo la valle del fiume Alcantara, lungo il versante settentrionale del famoso Etna.

La ferrovia è piuttosto tortuosa e quasi interamente in salita, lungo la quale si incontrano 13 viadotti ed 8 gallerie. Una delle tappe è la stazione di Motta Camastra, da cui è facilissimo raggiungere il vicino centro abitato. Il percorso attraversa successivamente per ben tre volte il fiume San Paolo, affluente del fiume Alcantara, per arrivare alla stazione di Francavilla di Sicilia e, subito dopo, a quella di Castiglione di Sicilia. L’itinerario turistico termina a Randazzo, dove in passato venne realizzata una stazione già pronta a trasformarsi in passante, con l’idea di realizzare un prolungamento della ferrovia verso l’alta valle del Simeto, mai però andata in porto.

Fonte : Si Viaggia

La fotografia relativa alla linea ferroviaria Alcantara-Randazzo è tratta dalla pagina web "Si Viaggia"

Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager

 

Nautic, transport and logistic

Founder Junior

2024-03-18 12:43:25

Lo scorso venerdì 15 Marzo il Gruppo Giovani di Assagenti ha organizzato un'interessante visita a Villa Peschiera con la collaborazione dal Prof. Giacomo Montanari dell' Università degli studi di Genova. I ragazzi hanno approfittato della splendida cornice per dare il benvenuto ufficiale ai quattro giovani professionisti dello shipping che hanno scelto di entrare a far parte del gruppo.

Caro lettore, cara lettrice sono lieto nell'informarti che lo scorso venerdì 15 Marzo il Gruppo Giovani di Assagenti, associazione che rappresenta le aziende operanti nei diversi settori dello shipping, ha organizzato un'interessante visita a Villa Peschiera con la collaborazione del Prof. Giacomo Montanari dell' Università degli studi di Genova. I ragazzi, promesse emergenti dello shipping, hanno approfittato della splendida cornice per dare il benvenuto ufficiale ai quattro giovani professionisti dello shipping che hanno scelto di entrare a far parte del gruppo.

Fonte : Assagenti

La fotografia relativa alla visita del Gruppo Giovani di Assagenti a Villa Peschiera è tratta dalla pagina web di Assagenti sul social network LinkedIn

Francesco Maccioni   Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager

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