Founder Junior
L'incidente aereo a Londra Southend
Due giorni fà un piccolo aereo di linea è caduto poco dopo il decollo schiantandosi nelle vicinanze dell'aereoporto di Londra Southend.
Il volo era diretto nei Paesi Bassi, il velivolo aveva 12 posti a sedere ed è caduto in un campo da golf.Lo schianto è avvenuto in una palla palla di fuoco e poi si è esteso il fumo.Non c'è un bilancio delle vittime, lo scalo, utilizzato da diverse linee Easyjet, è rimasto chiuso dopo il disastro, ieri pomeriggio e per essere riaperto successivamente.
Caro, cara follower ti propongo il video relativo all'incidente aereo:
https://it.euronews.com/video/2025/07/14/immagini-aeree-mostrano-le-conseguenze-dellincidente-aereo-allaeroporto-di-southend
Fonte : Rai News.it
Il video relativo alle conseguenze dell'incidente aereo nelle vicinanze dell'aereoporto di Londra Southend è tratto dalla pagina web "euronews."
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager
Founder Junior
La rinascita di una leggenda del mare
L'imbarcazione realizzata nel 1930 e orgogliosamente esposta al New York Boat Show del 1931 si rivela il primo Huckins di 48 piedi ancora in navigazione e al tempo stesso il primo esemplare conosciuto dal celebre costruttore. Venduta all'epoca per 17.000 $, tra porcellane pregiate e l'argenteria, l'imbarcazione è stata un pezzo, in mostra, dell'innovazione degli yachting americani durante l'epoca d'oro del motoscafo.Decenni dopo, è stata scoperta in un tragico stato di abbandono, status al quale seguì ben oltre un restauro; il risultato è stata una resurrezione meticolosa. La maggior parte dei suoi spazi chiusi sono stati reimmaginati con una maggiore soluzione per ospitare il suo nuovo proprietario dotato in altezza, portando comfort senza compromettere il suo carattere originale.Con un raggio stretto, la stabilizzazione era fondamentale.Pertanto è stato installato un moderno stabilizzatore giroscopico Seakeeper 5. L' Huckins è stato anche ripotenziato con due motori Volvo Penta 435cv abbinati a drive IPS, in grado di fornire una velocità massima emozionante di 36 km/h.La visione, differente dai puristi, del proprietario ha dato priorità alle prestazioni e al comfort, e il risultato è impressionante: una rara miscela di patrimonio e tecnologia, il tutto per una rinascita che è un tributo sia all'artigianato Huckins sia alla dedizione di chi ha salvato questa storica imbarcazione.
Fonte : Condivisione di Mr. Chris Seabuddy Brown sulla pagina web "Classic boats"
La fotografia raffigurante l'imbarcazione Huckins è tratta dalla condivisione di Mr. Chris Seabuddy Brown sulla pagina web "Classic boats"
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager
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Uno spazio dedicato alle energie rinnovabili : in Scozia energia dalle maree senza alcun guasto per 6 anni
Caro lettore, cara lettrice oggi desidero dedicare uno spazio alle energie rinnovabili, riportandoti una novità proveniente dalla Scozia.
Nel panorama delle energie rinnovabili, attualmente dominato dal sole e dal vento, una fonte molto interessante sta compiendo dei notevoli passi in avanti: l'energia dalle maree.Essa da sempre considerata una promessa per la sua costanza ha dovuto affrontare ostacoli di non poca rilevanza legati ai costi e alla resistenza delle tecnologie in ambienti marini ostili. Oggi, però, una notizia proveniente dalle fredde acque della Scozia segna un punto di svolta, dato che l'impianto di MeyGen, il più grande parco di energia mareomotrice al Mondo, ha stabilito un primato mondiale di affidabilità: le sue turbine infatti sono in funzione da oltre sei anni senza aver richiesto alcuna manutenzione straordinaria.
Questo vittorioso traguardo non è frutto del caso, ma di una sinergia tecnologica e ingegneristica di altissimo livello. E' un successo che si deve in gran parte alla collaborazione tra l'azienda di ingegneria globale SKF e la Proteus Marine Renewables, sviluppatrice delle turbine. La realtà SKF ha fornito i componenti essenziali, come i cuscinetti e i sistemi di tenuta specializzati, progettati per resistere alle notevoli sollecitazioni delle correnti sottomarine e per operare a profondità che sfiorano i 30 metri.
Installate a partire dal 2017 e operative ininterrottamente dal 2018 nel Pentland Firth, un braccio di mare a nord della costa scozzese, queste tecnologie hanno dimostrato che è possibile produrre energia pulita in modo continuo e affidabile.
Il successo di questo progetto pilota sta ora spianando la strada a un futuro ancora più ambizioso e la prossima fase prevede l'installazione delle nuove e più potenti turbine AR3000 di Proteus, da 3 megawatt ciascuna. Non solo, a partire dal 2026 si prevede di dispiegarne 30 in siti strategici tra Scozia, Francia e Giappone. Ogni singola turbina sarà in grado di fornire energia a circa 3.000 abitazioni, con l'obiettivo a lungo termine di installare fino a 300 unità. Questa espansione potrebbe rappresentare un cambiamento epocale nel fattore energetico globale e multiplo, riducendo le emissioni di carbonio e offrendo una fonte di energia la cui produzione è calcolabile con precisione, a differenza di quella solare o eolica.
Il potenziale di questa modalità per produrre energia è enorme. Stime convalidate surgeriscono la presenza di circa 100 gigawatt di energia mareomotrice sfruttabile vicino alle coste di tutto il Mondo. Il mercato globale, valutato per circa 1,2 miliardi di Euro nel 2023, è previsto in crescita fino a 7,5 miliardi di Euro entro il 2030 e con la continua diminuzione dei costi, l'energia delle maree si avvia a diventare competitiva persino con l'energia nucleare nel giro di un decennio, trasformando la potenza inarrestabile degli oceani in una delle chiavi per un futuro energetico sostenibile.
Fonte : HD green
L' immagine relativa all' impianto di MeyGen, in Scozia, per trarre energia dalle maree, è tratta dalla pagina web "HD green"
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager