Founder Junior
La tratta Trapani - Porto della compagnia aerea Ryanair rappresenta la prima grande novità della settimana.
Cari amici e membri di cam.TV sono lieto di informarvi che la nuova tratta Trapani - Porto della compagnia aerea low cost Ryanair è la prima grande novità della settimana.Il collegamento tra gli scali "Vincenzo Florio " e "Francisco Sá Carneiro" prenderà il via giovedì primo giugno e sarà operato con una frequenza bisettimanale. Trapani - Porto è una tratta che avrà, sicuramente, un grandissimo successo e rappresenta, al momento, l'unico collegamento diretto tra la Sicilia e il Portogallo dopo la cancellazione per questioni burocratiche della tratta Palermo - Lisbona, durata appena una stagione. Ciò rappresenta un grande colpo messo a segno dall' azienda che gestione dell'aeroporto di Trapani "Airgest", la quale si assicura un collegamento esclusivo e mette sotto l'albero dei propri passeggeri questo regalo inaspettato (o quasi ).
Sono in grado cari amici e membri di darvi gli operativi:
-FR3252 15:15 19:10 OPO-TPS ---4---
- FR3253 19:35 21:40 TPS-OPO ---4---
- FR3252 13:05 17:00 OPO-TPS ------7
- FR3253 17:25 19:30 TPS-OPO ------7
Fonte : Sicilia In Volo
Immagine tratta da(by) Skyscanner Web Page
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager
Founder Junior
La situazione attuale riguardante la nautica e i dissalatori insieme alla rete elettrica come servizi necessari per attirare i grandi yacht
In Italia i redditi sono calati e per il ceto medio-alto non è più sostenibile l'armamento di una imbarcazione come accadeva sino a qualche anno fà a sostenere tale tesi è il manager della Marina di Portisco nonchè consulente di Assomarinas, il bravo dott. Vasco De Cet, durante una sua intervista rilasciata al giornale "Super Yacht24".
Ma se da un lato diminuisce la richiesta da parte di coloro che non si possono più permettere una barca, aumenta la domanda di charter e di bareboat, ossia la locazione dell'imbarcazione senza l'equipaggio.
Assmarinas stima la perdita di diecimila barche in un decennio mentre cresce il settore dei super yacht, che tra l'altro come meta privilegiata i porti della Gallura, in Sardegna.Il dott. Vasco De Cet ci confida che vi è un incremento nell'area natanti, con gommoni di dimensioni dai sette ai nove metri, e anche nella flotta dei 5.500 super yacht che solcano i mari del Mondo.
I porti del Nord Europa stanno compensando il calo della domanda ricorrendo alle house boat, le imbarcazioni affittate come se fossero delle case vacanze, ciò costituisce un fenomeno che coinvolge numerosi porti e, rimanendo in tema la Regione Sardegna ha emanato una legge sull'albergo nautico diffuso.
Il bravo dott. Vasco De Cet non mostra dubbi su come devono muoversi i porti turistici di fronte a questo nuovo scenario e sostiene : << Il futuro del mercato è nella componente bareboat e charter e su questo bisogna strutturarsi.Certo è un'opzione operativamente complicata perchè diventa problematico per il "marina" l'utilizzo dei posti barca con contratti superiori ai cinque giorni.Contratti annuali, stagionali di durata superiore a una settimana sono un fattore chiave dell'equilibrio di bilancio per molti "marina".E' un problema che si può affrontare con il sistema di ormeggio a secco, molto utilizzato nel Nord Europa.Con questo metodo il cliente avverte il porto e, tramite un carrello elevatore, inforca la barca e l'appoggia in un bacino di calma dal quale sarà accostata a un pontile di cortesia >>.Il manager Vasco prosegue nella sua attenta analisi << E' un modo per liberare spazio di ormeggio per i charter e per quelle imbarcazioni oltre i 24 metri, troppo grandi per poter essere ormeggiate a secco.Discorso diverso nel mercato dei superv yacht per i quali c'è la necessità che i porti siano in grado di soddisfare la domanda crescente di energia elettrica : una barca di quaranta piedi necessita di 250 ampere, il doppio di dieci anni fà.Infine l'urgenza di fornire l'acqua dolce - per la quale il bravo Dott. Vasco sottolinea la necessità dei dissalatori marini - servono i dissalatori marini, consentirebbero di abbattere il costo dell'approvvigionamento idrico rendendoci competitivi con la Spagna che li ha adottati nel tempo >>.
Ringrazio personalmente il dott. Vasco per l'attenta, curata e valida analisi.
Fonte : L'UNIONE SARDA
Immagine di un'imbarcazione Perini tratta da(by) Happy Charter Web Page
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager
Founder Junior
Dal 2025 ci saranno limiti più stringenti per lo zolfo della navi e con il Mar Mediterraneo aerea Seca
Il Comitato per la protezione dell'ambiente marino che fa capo all'Omi, l'organizzazione marittima internazionale, ha deliberato uno stop alle emissioni di zolfo nel Mar Mediterraneo, che diventerà un'aerea Seca, a partire dal 2025.
Il divieto scatterà il 1 Maggio 2025 nel tratto del Mar Mediterraneo compreso fra il Sud Europa, l'Africa settentrionale e il Vicino Oriente.
tutte le navi cosi' saranno obbligate a utilizzare un carburante con un limite di zolfo non superiore allo 0,1 per cento rispetto all'attuale standard dello 0,5%.
Ciò è il risultato di una lunga battaglia durata più di dieci anni per ridurre l'inquinamento causato dalle navi.Le altre aree Seca nel Mondo includono il Mar baltico, il Mare del Nord, l'area nordamericana che comprende le zono costiere degli Stati Uniti e del Canada e l'area del Mar dei Caraibi intorno al Portorico e alle Isole Vergini.
L' associazione "Cittadini per l'Aria" insieme alla associazione tedesca "Nabu" e alla reti di organizzazioni europee promotrici del progetto " Facciamo respirare il Mediterraneo" ha accolto con entusiasmo e soddisfazione l'intervento, pur restando critica sul progetto complessivo per il miglioramento della salute dell'ambiente e del clima.La brava dottoressa Anna Gerometta, Presidente dell'associazione "Cittadini per l'aria" per l'occasione ha commentato : << Un bel passo in avanti.Però la politica ha perso l'occasione di costituire un'Area Eca integrale che riguardi sia lo zolfo, sia gli ossidi di azoto come accade nel Nord Europa >>.
Fonte : L'UNIONE SARDA
Immagine di una nave cargo tratta da(by) Nomadi Digitali Web Page
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager