Nautic, transport and logistic

Founder Junior

2023-12-18 17:03:12

E' avvenuta la prima crociera di collaudo nell'Oceano Atlantico per il megayacht "Nilaya" che nei suoi 47 metri di lunghezza racchiude eccellenti prestazioni sportive, una costruzione in alluminio di derivazione aerospaziale e ambienti di classe per una vivibilità eccezionale  Part. 1

Caro lettore, cara lettrice recentemente è avvenuta rima crociera di collaudo nell'Oceano Atlantico per il megayacht "Nilaya" che nei suoi 47 metri di lunghezza racchiude eccellenti prestazioni sportive, una costruzione in alluminio di derivazione aerospaziale e ambienti di classe per una vivibilità eccezionale.

L' imbarcazione si rivela un'emozionante e futuristico sloop a vela, frutto della collaborazione di tre eccellenze della progettazione nautica: Nauta Design ha curato il general concept della barca, compresi il design di esterni interni, lo studio Reichel-Pugh Yacht Design si è occupato invece dell’architettura navale, mentre il cantiere olandese Royal Huisman ha provveduto alla completa costruzione.

Per garantire le eccellenti prestazioni alla barca, il team di Reichel/Pugh Yacht Design ha avviato uno studio di fluidodinamica computazionale coinvolgendo gli specialisti dell’America’s Cup Mario Caponnetto e Francis Hueber, insieme a Giorgio Provinciali dedito all'analisi delle stesse prestazioni con il Velocity Prediction Program. Obiettivo del lavoro era di assicurare le massime performance sia a vela che a motore a varie velocità nonchè angoli di sbandamento con le diverse condizioni d’onda.Sono stati pertanto sviluppati ben 12 modelli prima di creare la forma finale dello scafo, che si caratterizza per il basso profilo e sportivo, la prua dritta e le ampie sezioni di poppa.

Ma il vero di punto di forza del "Nilaya" è la costruzione in alluminio e composito che ne fa uno yacht dislocante superleggero. Il cantiere olandese Royal Huisman, uno dei principali costruttori mondiali di yacht a vela in alluminio, ha applicato il suo nuovo metodo Featherlight™, derivato dalla tecnologia dei veicoli spaziali,  è per giunto riuscito a ottenere un notevole risparmio di peso, variando lo spessore dei pannelli Alustar e la distanza delle ossature, nonchè utilizzando pannelli leggeri con all’interno un’anima di schiuma e compositi hi-tech in fibra di carbonio per la tuga e il pozzetto degli ospiti.

Grande attenzione è stata riposta anche nella coperta del megayacht "Nilaya", che si rivela da sogno, elegante e a prova di sbandate, 

Fonte : VELA IL GIORNALE DAL 1975

La fotografia raffigurante il megayacht "Nilaya" è tratta dalla pagina web " VELA IL GIORNALE DAL 1975

Francesco Maccioni  Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager 

Nautic, transport and logistic

Founder Junior

2023-12-16 13:58:15

Lo Swan 65 italiano "Translated 9" sta primeggiando davanti a tutti al giro del Mondo

Steinlager II e Lion of New Zealand costituiscono dei nomi leggendari per chi ha idea di cosa significhino. La prima fu l’iconica barca con cui Sir Peter Blake, ritenuto forse il più grande marinaio di sempre, vinse la Whitbread Round the World Race del 1989-90, unica nella storia a vincere tutte le tappe, 6 su 6. La seconda, sempre con Blake al timone, fu vincitrice della Sidney-Hobart dell’84, per poi partecipare alla Whitbread dell’85. Sono insomma due gloriosi pezzi di storia ad accogliere l'imbarcazione "Translated 9" al suo arrivo in Nuova Zelanda, reduce di una traversata micidiale, corsa con il coltello tra i denti e conclusasi con una triplette clamorosa: 1° posto in Line of Honors, 1° posto in IRC; 1° posto in classe Flyers. Questo è il risultato dello Swan 65 italiano in questa seconda tappa della Ocean Globe Race, la regata intorno al Mondo che celebra la prima Whitbread Round the World Race risalente al 1973, gareggiando in equipaggio, di cui la maggior parte non-professionista, con le tecnologie degli anni ’70.

Se la vittoria in prima tappa, Southampton – Cape Town, di "Translated 9" già segnò un risultato importante, non solo per equipaggio e team, ma per l’Italia, che per la prima volta si è aggiudicata una vittoria in Leg in una “Whitbread”, questa seconda vittoria fa clamore. Soprattutto tenendo in considerazione la concorrenza, scafi più nuovi e lunghi, ma soprattutto, scafi incredibili, tra cui il Pen Duick VI di Tabarly e Maiden, ex-barca della grandissima Tracy Edwards.

L’ impresa di "Translated 9" nella tratta Cape Town – Auckland : la tratta Cape Town - Auckland significa in poche parole lanciarsi subito a Est lungo le coste meridionali africane, affacciarsi e navigare nell’Oceano Indiano e scappare a Sud, tanto a Sud, giù, verso i 40° sud e oltre, al limite con i 50°. E non a caso li chiamano i Quaranta Ruggenti (the Roaring Forties) in quanto il vento soffia per davvero, le onde sono palazzine di due o tre piani e fa freddo, tanto freddo. E così via, correndo verso Est, oltre Cape Leeuwin, oltre l’Australia, fino a tornare a Nord imboccando il Mar di Tasmania, a nord delle coste paradisiache della Nuova Zelanda, fino a raggiungerne la punta Nord, per tornare quindi a Sud verso il golfo di Auckland. Il tutto per quasi 40 giorni di mare e l' imbarcazione Swan 65 "Tanslated 9" ha conquistato così il suo podio, in 36 giorni e 7500 miglia nautiche.

Il bravo Vittorio Malingri, skipper per le 4 tappe, con viva soddisfazione sottolinea :

" Fondamentalmente la Ocean Globe Race ha 2 categorie di partecipanti: chi vuole vivere l’avventura del giro del Mondo, e chi invece arriva con il coltello tra i denti e vuole vincere. Ovviamente, la Flyer Class corrisponde alla seconda."

Fonte : VELA IL GIORNALE DAL 1975

La fotografia raffigurante le imbarcazioni "Steinlager II" e "Translated 9" mentre risalgono la Nuova Zelanda verso Auckland ad una velocità di 30/35 nodi è tratta dalla pagina web " VELA IL GIORNALE DAL 1975"

Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager 

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Nautic, transport and logistic

Founder Junior

2023-12-14 15:45:53

Nel 2024 British Airways collegherà la città di Olbia a quella di Edimburgo 

Il nuovo anno si avvicina rapidamente e durante il 2024 la città di Olbia sarà collegata a quella , meravigliosa, di Edimburgo attraverso il vettore British Airways.

A occuparsi del collegamento sarà esattamente la By Cityflyer, una divisione della più nota British Airways, che effettuerà ogni Sabato i voli da e per la cittadina gallurese.Il collegamento tra le due città sarà operativo nel prossimo anno dal 25 Maggio al 10 Agosto e sulla rotta verrà impiegato un velivolo Embraer 190, che vanta una capacità di 98 posti nelle classi business ed economy.

Fonte : GALLURAOGGI .IT

La fotografia raffigurante una vista della città di Edimburgo dalla Calton Hill (collina) durante un tramonto è tratta dalla pagina web " ilTurista.info"

Francesco Maccioni  Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager 

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