Nautic, transport and logistic

Founder Junior

2023-03-17 12:02:56

Sono state annunciate le prime regate preliminari della America's Cup : ecco quando e dove

I team di America’s Cup continuano con i test che li porteranno al varo degli AC75, nel frattempo si entra già nel vivo della competizione che ci porterà con la competizione di rilievo internazionale a Barcellona nel 2024.

Le pagine ufficiali della Coppa hanno, infatti, appena annunciato le prime regate preliminari che vedranno i team correre per la prima volta sugli AC40.

La prestigiosa competizione sarà per tutti la prima occasione per ammirare i sei team in gara che si affronteranno sugli AC40 in regate che rappresentano un mix di prove di flotta e match race. I cinque sfidanti andranno a caccia di Emirates Team New Zealand, campione in carica, il quale cercherà in tutti i modi di difendere il titolo.Come riportato dai canali ufficiali si gareggerà a Vilanova i la Geltrù dal 14 al 17 Settembre 2023.

L ’assalto partirà così già dal piccolo comune catalano situato a circa 45 km a sud da Barcellona, sede ufficiale della 37esima Coppa America che andrà in scena nei mesi di Settembre e Ottobre del prossimo anno ( 2024). La scelta del piccolo comune di Vilanova i la Geltrù conferma, ancora una volta, il grande interesse della regione per questo evento, considerato da istituzioni e imprenditori locali come un ottimo strumento per la diffusione del turismo.

Cari amici e membri della community di Cam.TV desidero, infine, ricordarvi che queste regate, le quali si svolgeranno appena fuori dal porto turistico del comune spagnolo di Vilanova i la Geltrù, verranno trasmesse in diretta dall’apposita America’s Cup TV.

Fonte : nonsolonautica

Immagine tratta dalla pagina web nonsolonautica

Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager

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Founder Junior

2023-03-14 14:59:37

L' ICE 70 Grand Comfort : il nuovo 70 piedi per ogni tipo di navigazione

E' previsto un nuovo varo in arrivo per il cantiere ICE Yachts, che alla fine del prossimo mese di Aprile metterà in acqua il nuovo modello dal nome ICE 70 Grand Comfort.

Si tratta di un’ evoluzione dei suoi predecessori che rappresenta la continuazione dell' espansione del cantiere e che eleva sempre più in alto i concetti chiave di queste imbarcazioni, ovvero la qualità e il comfort.

Anche questo nuovo 70 piedi è il frutto della collaborazione, già sperimentata con successo per i due precedenti modelli, tra il rinomato studio di progettazione Felci Yacht Design e d il prezioso staff tecnico ICE Yachts. Le linee e il design moderno rendono ICE 70 Grand Comfort uno yacht di lusso veloce anche in condizioni di poco vento.

Il ponte, che è curato minuziosamente, viene incontro al desiderio di una crociera all’insegna del relax e di una vita di regata trascorsa in sicurezza e dalle elevate performance.

Mentre a poppa troviamo le sedute, che tanto successo hanno riscosso nel modello precedente: queste si estendono verso il centro barca e diventano così due comode chaise longue nonchè due grandi gavoni di stivaggio. Ancora a poppa troviamo il garage, capace di accogliere un tender a chiglia rigida di oltre tre metri. Qui è presente anche una piccola gru in carbonio di ausilio nel semplificare le manovre di carico e scarico della shadow boat e del quale il cantiere ne possiede l' esclusivo brevetto.

Un corridoio conduce l' equipaggio direttamente verso la prua dove si trovano un divano con mobile tv e accesso diretto alla cabina doppia per gli ospiti con bagno privato al suo interno. Sempre a prua è presente inoltre la cabina armatoriale superaccessoriata: dal grande letto fino agli armadi, una postazione studio con sedia e bagno privato, ed è qui che ICE 70 Grand Comfort sorprende con la sauna privata interamente rivestita in teak.

Infine La propulsione dello yacht è affidata al buon motore Yanmar 230 HP che permette navigazioni veloci in assenza di vento, anche se come accennato prima, questo yacht riesce a veleggiare anche con i venti più bassi

Fonte : nonsolonautica

Fotografia dell' imbarcazione ICE 70 Grand Comfort tratta dalla pagina web nonsolonautica

Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager

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Founder Junior

2023-03-14 14:40:51

Rapa Iti in Polinesia ha finalmente due ormeggi salvacoralli a disposizione di tutti 

due velisti giramondo in visita all’isola di Rapa Iti (Polinesia Francese) Birgit Hackle e Christian Feldbauer insieme alla comunità locale sono riusciti a costruire e installare due ormeggi per evitare che le ancore delle barche distruggessero i fondali di corallo.

I due bravi velisti  amano esplorare i luoghi remoti e le isole difficilmente raggiungibili, se non con una barca a vela. Oltre vedere posti splendidi e incontaminati, questi intrepidi viaggiatori più di altri entrano in contatto con le comunità locali e a volte riescono a dare vita a bellissime storie di collaborazione e solidarietà tra le persone di mare. Come è successo a Birgit Hackle e Christian Feldbauer, due crocieristi di lungo raggio che di recente hanno lavorato insieme a tutta la comunità di Rapa Iti, in Polinesia Francese, per installare due ormeggi nella baia principale della splendida isola. Un piccolo ma prezioso progetto grazie al quale si è creato un posto sicuro per tutte le barche senza impattare sul fragile ecosistema corallino dei fondali.

Birgit e Christian hanno raggiunto per la prima volta Rapa Iti nel dicembre del 2017 a bordo del loro Sparkman & Stephens 41 Pitufa. Subito però si sono resi conto che ancorare sulle coste dell’isola è una vera sfida. Le poche barche a vela in arrivo possono ancorare in 25 o 30 metri d’acqua su un fondale di fango misto a detriti di corallo con cattiva tenuta. Oppure dare fondo a bassa profondità ma su coralli vivi e fragili, con il rischio concreto di fare un disastro ambientale.

Così hanno deciso di rivolgersi alla comunità locale per proporre la costruzione di un ormeggio temporaneo per la durata del loro soggiorno. Avevano in barca un pezzo di catena, una cima e altre attrezzature che potevano donare e speravano di trovare il resto necessario a terra. Così quando sono andati a proporre il progetto al sindaco con loro sorpresa questi non solo ha accettato immediatamente la proposta ma ha deciso di creare un ormeggio permanente, solido e ben fatto. Gli abitanti di Rapa Iti infatti sono molto attenti alle questioni ambientali e alla sostenibilità e il loro progetto di ormeggio per la salvaguardia del corallo corrispondeva perfettamente alla loro mentalità.

Così in poche ore tutti insieme si sono messi al lavoro, c ’era però un problema non avendo Birgit e Christian mai costruito e installato un ormeggio prima di allora. I due intrepidi viaggiatori hanno cosi' iniziato a fare un po’ di brainstorming con il  capo dei lavoratori della comunità dal nome Alex e dopo alcune ricerche online e qualche video tutorial trovato su You Tube, insieme hanno concordato che un blocco di cemento da 2,4 tonnellate con supporti molto robusti avrebbe potuto ospitare la maggior parte delle barche in visita. Per realizzare una sorta di banchina invece l’idea era quella di saldare una zattera con barili di gasolio vuoti e barre di ferro.

Insomma lavori semplici e con materiale riciclato. Rimane il fatto che su un’isola sperduta della Polinesia anche solo riuscire a trovare una saldatrice o il materiale necessario per eseguire un’impiombatura  non è proprio facile. Per realizzare la piccola seppur preziosa opera marinaresca è stato necessario tanto tempo e il lavoro di tante persone, tutte però straordinariamente collaborative, sorridenti e socievoli.

Alla fine con la stessa tecnica Birgit e Christian e l’aiuto di tutti sono riusciti a realizzare perfino un secondo ancoraggio a disposizione di tutte le barche a vela in visita a Rapa Iti. I due ormeggi sono stati posizionati l’uno vicino all’altro sul fondo del mare. L’ormeggio 1 è adatto a imbarcazioni fino a 25 tonnellate e si trova a S 27° 36,808′ W 144° 20,034′. L’ormeggio 2 invece è consigliato per imbarcazioni fino a 15 tonnellate. E si trova a S 27° 36,700′ W 144° 19,872′.

Insomma quella di Birgit e Christian e della comunità di Rapa Iti è una "piccola e straordinaria" storia di civiltà, ingegno e “fratellanza marinara”, come la chiamava il bravo scrittore Bernard Moitessier oltre a rappresentare sensibilità e cultura ambientale, quella che tutti noi dovremmo coltivare.

Fonte : VELA Il Giornale dal 1975

Fotografia tratta dalla pagina web VELA Il Giornale dal 1975

Francesco Maccioni  Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager 

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