Dieta di gruppo

Salute & Benessere

Dieta contro la caduta dei capelli

2022-02-11 18:39:46

La nostra salute parte dall’alimentazione: sono tantissimi i piccoli e grandi disturbi che possono essere arginati grazie all’alimentazione. Questo vale anche per la salute dei capelli, un problema che affligge moltissime persone. Perché, se è vero che la caduta dei capelli è un fenomeno del tutto normale, è ancor più vero che un improvviso diradamento del cuoio capelluto crea molta ansia, sia nelle donne che negli uomini. Per proteggere i bulbi piliferi e contrastare la caduta dei capelli, è importante avere una corretta alimentazione.

È fondamentale il ruolo di vitamine e sali minerali nella salute del cuoio capelluto, sostanze nutritive che dobbiamo integrare mediante l’alimentazione. La carenza di alcuni nutrienti importanti è infatti stata scientificamente associata alla caduta dei capelli. Ciò che non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole solo le proteine, la vitamina B3 e la D, gli omega-3, il ferro, il selenio e lo zinco. Alimenti ricchi di proteine sono i legumi, la carne, il pesce e i latticini. Attenzione a non esagerare: una dieta iperproteica non è salutare, secondo i medici ciascuno dovrebbe assumere 1 grammo di proteine per chilo di peso. Inoltre è meglio alternare le proteine vegetali a quelle di origine animale.

La carne è anche un’ottima fonte di ferro e zinco, minerali che si trovano anche in prodotti di origine vegetale (legumi e frutta secca). Per quanto riguarda il ferro, è importante fare una precisazione: quello proveniente da alimenti vegetali è più difficile da assorbire per il corpo umano, e dovrebbe essere accompagnato da buone dosi di vitamina C, che facilita questo processo.

Il selenio si trova principalmente nei cereali: riso, orzo e mais sono le fonti primarie di questo minerale. Gli omega-3 possono essere assunti grazie al consumo di pesce azzurro, ma anche di semi di lino e di noci. Infine le vitamine: la B3 è presente soprattutto nelle carni bianche e rosse, nei cereali integrali e nei latticini. La fonte principale della vitamina D rimane invece il sole: una buona esposizione aiuta a rendere i capelli più forti.

Cosa non mangiare

Ci sono alcuni alimenti che, al contrario di quelli citati finora, andrebbero eliminati dalla nostra dieta – o quantomeno dovremmo ridurne il consumo. Sono quelli che impediscono una crescita sana dei capelli e ne aumentano la caduta. Questi cibi sono i junk-food, ricchi di grassi e spesso molto salati, gli alimenti fritti e i dolci.

Attenzione anche all’alcool e alle bevande gassate, nemiche della salute dei capelli. Infine, dovremmo ridurre notevolmente il consumo di caffeina, per poter sfoggiare una chioma davvero splendente.

fonte notiziebenessere 

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Salute & Benessere

Colazione: perché è così importante e cosa mangiare

2022-02-09 09:42:08

Chissà quante volte abbiamo sentito questa frase: “la colazione è il pasto più importante della giornata e non andrebbe mai saltata”.

La vita frenetica di tutti i giorni spesso ci lascia di fretta e con poco tempo a disposizione, e pensiamo di risparmiare tempo bevendo un caffè al volo e scappando a lavorare.

Per risvegliare davvero il nostro organismo e affrontare la giornata al meglio delle nostre possibilità, è necessario fermarci e dedicarci a una vera e propria colazione.

Ne parliamo con la dottoressa Maristella Barbaro, dietologa.

Perché è importante?

Sono molti gli studi che hanno dimostrato nel tempo come la prima colazione sia essenziale per risvegliare il metabolismo e dare alle persone la dose di energia, necessaria per affrontare la giornata. La prima colazione, quindi, non solo è il pasto più importante della giornata, ma non andrebbe mai saltata, neanche in caso si stia seguendo un regime dietetico particolare.

Quando ci svegliamo siamo reduci da una notte di digiuno: affrontare la giornata in questo modo è impensabile, anche per gli studenti che hanno bisogno di energia per affrontare al meglio l’attività intellettuale della giornata.

Fare una colazione corretta e bilanciata permette di arrivare a pranzo e a cena senza una fame tale da dover esagerare nelle calorie – tra l’altro al mattino la digestione è anche più efficace.

Chi invece sceglie di saltare la prima colazione è maggiormente a rischio di sviluppare patologie cardiovascolari e obesità, in quanto sposta l’introduzione delle calorie verso il pranzo e la cena, momenti nei quali il metabolismo tende a rallentare e la scelta degli alimenti che mangiamo è rivolta maggiormente verso cibo più calorico e grasso. Il risultato di questo atteggiamento è che si comincia ad avere abitudini alimentari scorrette che utilizzano snack poco salutari per sopperire alla fame.

Meglio abbondante o leggera?

La colazione è uno dei tre pasti principali e come tale deve presentare tutte le componenti nutrizionali necessarie alla nostra giornata. Devono quindi esserci carboidrati complessi, ma anche lipidi e proteine, senza dimenticare ovviamente fibre, vitamine e oligoelementi.

La prima colazione deve essere completa e saziante. Non è un pasto che si fa in piedi al bancone di un bar: è bene sedersi a tavola e dedicarle il tempo necessario. Inoltre è importante che non sia ripetitiva, ma varia, e che rispetti la stagionalità degli alimenti.

Cosa mangiare?

La colazione può essere dolce o salata a seconda dei propri gusti.

La colazione dolce può prevedere latte o yogurt o kefir, cereali integrali in fiocchi o pane integrale, marmellata, frutta secca e un frutto fresco di stagione. Sul pane o sulle fette biscottate integrali si può spalmare della crema di frutta secca 100%; con l’avena e il cioccolato fondente si può preparare un porridge.

La colazione salata può prevedere pane integrale, ricotta di solo siero e pomodori e frutta fresca, o ancora pane con hummus di ceci e avocado o avocado con salmone affumicato.

È possibile comporre diversi tipi di prima colazione, l’importante però è che siano piatti nutrienti e ben bilanciati.

fonte humanitasalute 

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Salute & Benessere

Alimentazione e lavoro a casa.

2022-02-05 14:27:56

A causa della pandemia, sono ancora in molti ad aver lasciato l’ufficio per lavorare da remoto.

Talvolta il cibo è diventato una consolazione per affrontare questo lungo periodo trascorso maggiormente a casa, a cui spesso si aggiunge una sedentarietà dovuta al timore di frequentare palestre e piscine.

La dottoressa Francesca Albanisuggerisce quali alimenti non dovrebbero mancare nell’alimentazione e quali invece sarebbe meglio ridurre.

Gli alimenti da preferire
  • Frutta e verdura di stagione: l’ideale è consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura fresca e di stagione al giorno. In primavera possiamo optare per prodotti ricchi di vitamine e sali minerali, ottimi per a potenziare le nostre difese immunitarie. Tra frutta, consigliamo agrumi (arance, cedri, pompelmi, limoni, mandarini, mandaranci), banane, kiwi, mele, pere e le prime fragole; per le verdure: agretti, asparagi, barbabietole, bietole, broccoli, cardi, carciofi, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, cavolo rosso, cicoria, cime di rapa, ravanelli, taccole, topinambur.
  • Cereali integrali: Sono sufficienti 1-2 porzioni al giorno. Possiamo scegliere tra il riso nelle sue varietà (integrale, venere, basmati), grano, avena, farro, orzo, grano saraceno, miglio, amaranto, eccetera, che possono essere consumati in vari formati (chicchi, pasta, pane) o cucinati come piatti unici con verdure e legumi.
  • Proteine: soprattutto di origine vegetale, come i legumi (fagioli, ceci, piselli, fave, soia, lenticchie) e associate a cereali integrali, che forniscono anche vitamine e sali minerali. Anche il latte e i derivati forniscono proteine, ma in questo caso è meglio preferire latticini a ridotto contenuto di grassi. Carne, meglio se bianca e magra e uova, andrebbero mangiati un paio di volte alla settimana; il pesce, ricco di omega 3, può essere mangiato anche 3-4 volte a settimana.
  • Frutta a guscio e semi: In piccole quantità (1 porzione da 20-30 grammi), la frutta a guscio può essere assunta come snack anche durante questo periodo di sedentarietà, in quanto apporta molti grassi “buoni”, vitamine, fibre e minerali. L’importante è che non sia sia salata, zuccherata o caramellata. vale per i semi (zucca, lino, chia, girasole, sesamo), che possono essere aggiunti o alle verdure o nello yogurt.
  • Acqua: Assumere 1,5-2 litri di acqua al giorno aiuta a rimanere idratati e favorire l’eliminazione delle sostanze di scarto. Ne esistono diversi tipi (ricche di bicarbonato, di calcio, di magnesio, eccetera). La tipologia potrebbe essere scelta sulla base delle diverse esigenze.
Gli alimenti cui prestare attenzione

In questo periodo di maggiore sedentarietà, è meglio evitare:

  • di fare il bis: meglio limitarsi a mangiare una porzione controllata di cibo, che ovviamente non deve essere esagerata
  • i dolci, soprattutto industriali
  • le bibite zuccherate e gassate e gli alcolici
  • gli insaccati e salumi
  • i formaggi grassi
  • cibi ricchi di sale e grassi vegetali idrogenati (ad esempio, piatti già pronti)
  • i carboidrati raffinati (pasta, pane, patate, prodotti da forno in genere), da preferire invece i carboidrati integrali e i cereali

Inoltre è consigliabile:

  • Consumare i pasti lentamente e distanti da una fonte lavorativa (ad esempio, computer, riunioni di lavoro, eccetera);
  • Evitare pasti troppo abbondanti, per evitare la sonnolenza post prandiale;
  • Non tenere davanti alla postazione di lavoro cibo o stuzzichini o bibite;
  • Alzarsi circa ogni 30 minuti dalla postazione lavorativa per favorire la circolazione del sangue.

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