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Salute & Benessere

Alimentazione: consigli per l’inverno

2023-01-06 16:41:45

Con le stagioni cambia anche la nostra alimentazione, la natura ci offre verdura e frutta di diverso tipo e anche il nostro organismo ha delle necessità differenti. In inverno, con l’arrivo del freddo, abbiamo bisogno di una dieta sostanziosa e sana, che aiuti il nostro corpo ad accumulare le energie di cui ha bisogno senza appesantirlo.

Dalle temperature che si abbassano, alle malattie stagionali, come l’influenza, che proliferano più facilmente quando passiamo molto tempo in ambienti chiusi, è necessario mantenere bilanciati i nutrienti e rinforzare con una dieta adeguata il sistema immunitario.

Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Martina Gozza, dietista.

Proteggersi dal freddo: un aiuto prezioso dallalimentazione

Alcuni alimenti aiutano più di altri i meccanismi di termoregolazione del nostro organismo aiutandoci a produrre più energia e, dunque, più calore nei mesi invernali. Per esempio le zuppe, le minestre e le paste in brodo (ma anche i risotti), quando accompagnate da legumi come lenticchie, fagioli, ceci o piselli compensano sia il bisogno di idratazione sia quello di ferro, un alleato fondamentale contro quella sensazione di stanchezza che le temperature basse possono aumentare.

Come mantenere, allora, un’alimentazione che sia in grado di aiutarci a produrre calore corporeo e sia al contempo povera di grassi? Vengono in nostro aiuto alimenti ricchi di proteine come le uova, la carne bianca, il pesce e i legumi.

Da evitare, invece, gli alcolici: quando li beviamo, soprattutto se le temperature sono basse, abbiamo l’impressione di riscaldarci, ma è un effetto solo temporaneo, poiché determinano, in un secondo momento, vasocostrizione, stimolando le sensazioni di freddo.

E attenzione anche ai dolci: a parte il cioccolato fondente, valido alleato quando abbiamo bisogno di qualche energia in più, sono molto ricchi di grassi, i quali non aiutano a regolare la temperatura corporea e, al contrario, contribuiscono a una fastidiosa sensazione di pesantezza.

Frutta e verdura di stagione: uno scudo per il sistema immunitario

Fondamentali per rinforzare il sistema immunitario e proteggere la nostra pelle dagli agenti esterni sono frutta e verdura di stagione, grazie alle vitamine.

Ricche di antiossidanti sono la vitamina A che si trova in verdure come broccoli, zucca, carote, tarassaco e radicchio, e la vitamina E, contenuta in frutta secca come noci, nocciole e mandorle, che possiamo aggiungere ai nostri piatti ricordandoci sempre di non esagerare con le quantità, perché ricca di calorie. Dalle note proprietà antiossidanti e fondamentale per la sintesi del ferro assunto tramite gli altri alimenti è poi la vitamina C, presente in frutta di stagione come gli agrumi e il kiwi, ma anche in cavolo, cavolfiore e cavolini di bruxelles.

Stagionalità: ricordarsi di seguire la natura

Consumare prodotti di stagione” ci consente di avere sulla nostra tavola alimenti con un gusto sicuramente migliore rispetto a quelli coltivati in serra e che contengono tutte le sostanze necessarie per il benessere dell’organismo. Finora abbiamo parlato di frutta e verdura, ma bisogna sempre ricordarsi che anche pesce e formaggio seguono le stagioni. Per quanto riguarda il pesce i mesi invernali vedono sul banco del pescato orata, sgombro, merluzzo, sogliola, acciuga, aringa, sardine, seppia, calamaro e polpo.

Mentre passando ai formaggi, invece, in inverno è meglio consumare quelli a pasta dura: infatti, nonostante le vacche producano latte per circa 10 mesi l’anno, nei mesi primaverili ed estivi vengono lavorati i formaggi migliori che, in base al tempo di stagionatura, verranno consumati nei mesi successivi.

Fonte humanitasalute 

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I benefici delle lenticchie

2022-12-31 08:59:14

Buonissime, sane e nutrienti, le lenticchie sono da sempre protagoniste del menu di Capodanno. La tradizione vuole che le lenticchie, a inizio anno, portino fortuna, e questa credenza viene da molto lontano: gli antichi romani, infatti, regalavano la “scarsella”, un borsellino di cuoio che conteneva lenticchie, con l’augurio che si trasformassero in monete d’oro.

Le virtù di queste piccole leguminose sono tante, e vale la pena approfondirle con l’aiuto della dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista 

Cosa sono le lenticchie

Le lenticchie sono i semi di Ervum lens, una pianta della famiglia delle Leguminose Papillionacee.

Da sempre considerate la “carne dei poveri”, le lenticchie si distinguono per l’alto contenuto di proteine e ferro rispetto agli altri alimenti di origine vegetale. Attualmente in Italia ne esistono moltissime varietà, di differenti sfumature di sapore e di colore.

I valori nutritivi

100 grammi di lenticchie secche cotte apportano circa 92 calorie, così ripartite: 66% carboidrati, 30% proteine, 4% lipidi. Inoltre sono ricchissime di fibre e di elementi fondamentali per il nostro organismo, come sodio, calcio, ferro, fosforo, magnesio, zinco, rame, selenio, e vitamine del gruppo B, come la tiamina, la riboflavina e la niacina.

I benefici delle lenticchie

Le lenticchie contengono una buona fonte di proteine, ferro, acido folico e fibre.

Le fibre, in particolare, permettono alle lenticchie di abbassare il colesterolo e impedire che i livelli di zucchero nel sangue si innalzino rapidamente dopo un pasto. Inoltre aiutano a sentirsi sazi più rapidamente e facilitano il transito intestinale.

Le lenticchie contengono gli isoflavoni, composti dalle proprietà antiossidanti, molto utili nella lotta contro i radicali liberi. La tiamina (vitamina B1) favorisce la memoria e la concentrazione, mentre la vitamina B3 (o vitamina PP) aiuta l’organismo a gestire l’energia e a ridurre i trigliceridi nel sangue.

Fonte humanitasalute 

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Dolci di Natale e calorie

2022-12-21 16:01:46

Il periodo delle festività natalizie è certamente uno dei momenti più attesi dell’anno, tuttavia è altrettanto temuto dalle persone che stanno gestendo il proprio peso . Aumentano le occasioni sociali con cene e feste, sia in ambito lavorativo, sia con famigliari e amici, ma non è sempre facile resistere alle tentazioni . E’ assolutamente giusto che i periodi festivi siano caratterizzati anche da alimenti particolari, ma va posta maggiore attenzione perché le tentazioni sono tante. Molte delle pietanze e dei dolci natalizi hanno un'elevato apporto calorico derivato soprattutto da zuccheri e grassi , stiamo parlando di prodotti come pandoro e panettone che arrivano nei supermercati già da fine ottobre.

Può quindi capitare di acquistare e mangiare un panettone o un torrone settimane prima della Vigilia di Nataleo dell’Epifania, continuando a consumarli fino a fine gennaio : questo può incidere parecchio sul nostro peso.

  • Godiamoci le feste, ma cerchiamo di mangiare i dolci di questo periodo solo nei pochi giorni deputati, non per due interi mesi e mai nel quotidiano.
Le calorie dei dolci di Natale

I dolci del periodo natalizio sono tanti e nel nostro paese variano da regione a regione. Ecco quindi alcuni dei dolci di Natale più diffusi e la loro tabella nutrizionale

  • Panettone 100 grammi di panettone classico contengono mediamente 56.2 g di carboidrati, di cui 30.3 g di amidi e 22.9 g di zucchero, 10.7 g di grassi e 6.4 g di proteine , per un apporto calorico di 337 calorie (kcal) per etto. Attenzione però alle quantità, perché un panettone da 1 kg viene solitamente diviso in 6 fette, quindi circa 166 g l’una , e, in questo caso, le calorie diventano circa 510 kcal per fetta .
  • Pandoro 100 grammi di pandoro contengono mediamente 49 g di carboidrati, di cui 22 g di zucchero, 20 g di lipidi (di cui 13 g di grassi saturi), 8.2 g di proteine, per un apporto calorico di 390 kcal per etto. Anche in questo caso, una fetta media può essere di 150 g e apporta circa 585 kcal .
  • Torrone 100 grammi di torrone alla mandorla contengono mediamente 52 g di zucchero, 26.8 g di grassi e 10,8 g di proteine, per un apporto calorico di 479 kcal. Tra una chiacchiera e un’altra, 100 g di torrone si mangiano in 5 minuti.
  • Pasta di Mandorle 100 grammi di pasta di mandorle contengono mediamente 54.6 g di zucchero, 23.4 g di grassi e 9.9 g di proteine, per un apporto calorico di 455 kcal . Una fragola o arancio di pasta di mandorle può pesare circa un etto.
  • Cioccolato al latte 100 grammi di cioccolato al lattecontengono mediamente 50.5 g di zucchero, 36.3 g di grassi (10 mg di colesterolo) e 7.3 g di proteine, per un apporto calorico di 552 kcal. In media, una tavoletta da 100 g è fatta di 20 quadratini di cioccolata, pertanto, anche solo mangiandone due, introdurremo 55 kcal.
  • Panpepato 100 grammi di panpepato contengono mediamente 47.8 g di carboidrati, di cui 30.8 g di zuccheri, 26.2 g di lipidi (di cui 2.9 g di grassi saturi) e 9.3 g di proteine, per un apporto calorico di 585 kcal . Un piccolo pezzo di panpepato pesa circa 30 g e può apportare 195 kcal.
  • Panforte 100 grammi di panforte contengono mediamente 59 g di carboidrati, di cui 28.7 g di zuccheri, 14.2 g di lipidi (di cui 1.0 g di grassi saturi) e 5.13 g di proteine, per un apporto calorico di 392 kcal. Un piccolo pezzo di panforte pesa circa 30 g, pari a circa130 kcal.

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