Salute & Benessere
Come riattivare il metabolismo in poche semplici mosse
Dopo un periodo di sedentarietà forzata, se ci siamo discostati dal peso ideale o quando manca poco all’estate, sentiamo la necessità di rimetterci in forma quanto prima. Se potessimo esprimere un desiderio, quello che vorremmo più di tutto è avere un metabolismo accelerato, che ci faccia sentire più leggeri e reattivi agli stimoli mentali e fisici.
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Il pane con i superlieviti che fanno bene al microbiota
Chiamiamoli 'super-lieviti', testati nella produzione di pane dalle spiccate proprietà nutrizionali e ottimi candidati per la realizzazione di cibi e bevande a base di cereali fermentati con analoghi attributi salutistici. Un'azione antinfiammatoria e probiotica nell'intestino, grazie alla produzione di acidi buoni e di un enzima che il nostro corpo non produce da solo, ma è in grado di aumentare l'assorbimento di alcuni sali minerali, come il ferro e lo zinco.
Le farine specialiA selezionarli, tra centinaia di ceppi, un gruppo di scienziati dell'area agro-alimentare e medica dell'Università di Pisa, che ne hanno studiato l'attività all'interno degli impasti. Quest'anno i risultati delle loro analisi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Foods, ma già l'anno scorso, su Scientific Reports del gruppo Nature, avevano documentato la selezione di numerosi lieviti e farine speciali. Del campione, in questo lavoro ne spiccano in particolare due. "Appartengono alla specie Saccharomyces cerevisiae, il cosiddetto lievito di birra - spiega Monica Agnolucci, autrice della ricerca e professore associato di microbiologia agraria presso l'Università di Pisa. - Quindi oltre ad avere ottime proprietà nutrizionali, sono anche adattissimi alla panificazione per l'alta capacità lievitante". Dato che i prodotti da forno raffinati (con farine bianche) sono meno salutari e fonte di fastidi per i più sensibili, questi lieviti costituiscono una valida alternativa. "I ceppi che abbiamo studiato sono capaci di produrre grandi quantità di acidi organici, in particolare di linoleico e propionico, composti capaci di regolare la sintesi di grassi e colesterolo nel fegato, oltre che antinfiammatori - continua la ricercatrice. - Non tutti i lieviti li producono, soprattutto non tutti i lieviti adatti alla panificazione, per questo sono speciali".
Il viaggio verso l’intestino
Ma le loro abilità non finiscono qui. "Il dettaglio ancor più interessante è che possono superare la barriera dei succhi gastrici e dei sali biliari, arrivando vivi e attivi nell'intestino", sottolinea Agnolucci. "Inoltre producono un enzima (la fitasi) che il nostro organismo non è capace di produrre in autonomia e che aumenta l'assorbimento di alcuni elementi minerali, tra cui zinco e ferro, che in genere assimiliamo poco dai derivati dei cereali come il pane perché vengono 'sequestratì da altri composti chiamati fitati contenuti nelle farine".
Ferro e zinco
L'aumento dell'assorbimento di ferro e zinco potrebbe essere particolarmente utile per chi rischia un deficit di questi sali minerali, ad esempio chi segue diete vegetariane o vegane. La biodisponibilità dei due minerali, infatti, è molto alta negli alimenti di origine animale, come carne, pesce, latticini. Quindi chi esclude bistecche, formaggi e prodotti ittici dalla tavola, potrebbe non assimilare ferro e zinco a sufficienza dai piatti a base vegetale. "Dato che gli esseri umani non sono in grado di produrre l'enzima fitasi - conferma e conclude l'esperta - i nostri ceppi potranno essere utilizzati efficacemente per contrastare e risolvere le deficienze di minerali".
fonte repubblica.it
Salute & Benessere
Cosa mangiare dopo un infarto
L’ infarto miocardico (comunemente definito “attacco di cuore ”) è uno dei più gravi eventi cardiovascolari, in particolare, rappresenta la manifestazione più severa della cardiopatia ischemica
In alcuni casi l’infarto del miocardio, cioè del muscolo cardiaco, è preannunciato da sintomi quali:
• Dolore toracico ( angina pectoris ) descritto come una morsa , un senso di oppressione , di compressione , a volte anche bruciore , localizzato al centro del petto e dietro lo sterno. Spesso il primo sintomo è un dolore (o indolenzimento) al braccio sinistro . Il dolore o bruciore può irradiarsi verso la mascella, provocando un fortissimo mal di denti e raggiungere le spalle, le braccia, le mani e la schiena. Si manifesta di frequente in seguito a uno sforzo fisico intenso, a una forte emozione oppure si presenta senza cause apparenti, può durare qualche minuto o essere più prolungato, con una sensazione di affaticamento estremo, sudorazione fredda e nausea .
• Dolori localizzati con sede e durata variabili, più spesso avvertiti come un bruciore o una ferita che come una morsa al petto.
Nelle donne i sintomi dell’infarto possono essere differenti da quelli sopracitati e meno evidenti di quelli avvertiti dagli uomini. Comunque in entrambi i sessi, oltre ai due tipi di dolore appena descritti, possono comparire anche stordimento , capogiri , cute umida, dolore addominale o di stomaco . In alcuni casi, l’infarto non viene riconosciuto a causa dell’assenza di segni e sintomi o per la presenza di sintomi atipici. La diagnosi di infarto miocardico è medica e prevede l’esecuzione di indagini strumentali ed ematiche.
Alimentazione post infarto
È fondamentale che chi ha avuto un infarto miocardico, o soffre o ha sofferto di angina pectoris, cerchi di mangiare in modo equilibrato, seguendo un regime alimentare che assicuri il corretto apporto di grassi, proteine e carboidrati ed eliminando le bevande alcoliche. La dieta mediterranea , che privilegia il consumo di acidi grassi monoinsaturi (es. olio d’oliva) è stata spesso associata alla riduzione del rischio cardiovascolare. È importante quindi:
1. Scegliere alimenti con un basso contenuto di grassi saturi e colesterolo.
2. Privilegiare alimenti che contengono molto amido, fibre e pochi zuccheri semplici.
4. Mangiare con moderazione rispettando icinque pasti giornalieri : colazione , spuntino ,pranzo, merenda, cena.
ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI