Dieta di gruppo

Salute & Benessere

Iperglicemia? Previenila con l’alimentazione.

2022-09-02 16:19:53

Il prediabete spesso può essere difficile da scoprire. Poiché non ci sono sintomi particolari ed evidenti, è una condizione che spesso viene definita “silente” in quanto non si vede ma già lavora danneggiando il nostro organismo. Chi soffre di prediabete deve prestare attenzione non solo all’iperglicemia, che può trasformarsi effettivamente in diabete conclamato, ma corre un rischio maggiore del normale di soffrire anche di patologie cardiovascolari. Occorre dunque uno stile di vita che preservi anche l’apparato cardiaco. Fattori di rischio importanti per il prediabete sono l’invecchiamento e il sovrappeso. Pertanto, la limitazione delle calorie e dei grassi , l’esercizio fisico e la perdita di peso possono ridurre l’iperglicemia e quindi ritardare o prevenire l’insorgenza del diabete.

La prevenzione vien mangiando

  • Aumentare il consumo di fibre aiuta a ridurre lo zucchero nel sangue. Il consiglio è di consumare 5 porzioni al giorno di frutta e verdura . Meglio frutti interi per ottenere più fibre, ma non più di tre al giorno in quanto anche la frutta contiene zuccheri semplici . Se la verdura non è il vostro piatto preferito non utilizzatela solo come contorno, ma anche come condimento del primo piatto. È bene tenere in casa verdura già lavata, tagliata e sempre disponibile sullo scaffale principale del frigorifero da utilizzare come spuntino. Preferire le verdure sul “verde” e il “giallo”, meglio crude o cotte come spinaci, broccoli, carciofi. Un’altra possibile strategia per aumentare la fibra nella dieta è quella di inserire i cereali integrali ai pasti. Passare, dunque, da pasta o riso raffinati a quelli integrali nel pasto principale. A colazione pane integrale, fiocchi di mais, orzo, frumento o avena integrali e senza zucchero aggiunto, latte parzialmente scremato, te o caffe, o bevanda di orzo con pochissimo zucchero o dolcificante ipocalorico.
  • Idratarsi correttamente . Bere almeno 8 bicchieri di acqua suddivisi nella giornata. La sete , a differenza della fame, spesso non viene percepita o non ci si fa caso se si ha molta sete; quando invece avere molta sete può essere una spia del prediabete. L’acqua svolge numerose azioni benefiche sul nostro organismo. Inoltre, con un’assunzione regolare di acqua ci si riempie lo stomaco e ci si sente pieni permettendo di non aumentare eccessivamente di peso. Evitare invece tutte le bevande zuccherate , compresi succhi di frutta e bevande energetiche.

Mangiare con gusto e moderazione

  • Ridurre il consumo di cibi ad alto contenuto di zuccheri semplici come gelati, biscotti e dolci. Sostituire i classici dessert di fine pasto con frutta fresca o frullati, yogurt parzialmente scremati, frutti di bosco o sorbetto alla frutta. Spuntini sani sono raccomandati anche per evitare eccessiva fame ai pasti principali e per controllare l’andamento del peso, punto fondamentale per ridurre l’iperglicemia e nel trattamento del prediabete. Evitare anche lo zucchero per dolcificare le bevande: sembra una banalità ma se ci soffermiamo a pensare a quanti potrebbero essere nella giornata (il cucchiaino nel latte o nel tè al mattino, il cucchiaino nel caffè durante la giornata…) potrebbero essere non così pochi ed ininfluenti. 

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La dieta consigliata durante il ciclo mestruale

2022-08-23 16:30:39

Crampi addominali, cefalea, sensazione di gonfiore e cambiamenti del tono dell’umore: sono i sintomi da cui sono interessate molte donne all’arrivo delle mestruazioni.

Ciò che mangiamo può aiutarci a diminuire i sintomi o, in caso contrario ad aumentarli.

Quali sono, dunque, gli alimenti consigliati durante il ciclo mestruale? Ne parliamo con la dottoressa Martina Gozza, dietista.

Bere molta acqua

Sono almeno 2 i litri di acqua che ogni giorno si dovrebbero bere, a maggior ragione nei giorni di ciclo mestruale. Bere molto, infatti, riduce l’eventualità di cefalea da disidratazione, uno dei sintomi in cui si può incorrere durante le mestruazioni, e aiuta a diminuire gonfiore e ritenzione idrica.

Per mantenersi idratati, oltre a bere, si può anche assumere frutta e verdura con un buon apporto di acqua, come anguria e cetriolo.

Verdure a foglia verde

L’arrivo delle mestruazioni, in particolar modo quando abbondanti, può anche comportare un momentaneo abbassamento del livello del ferro. Stanchezza, vertigini e indolenzimento sono i sintomi che segnalano tale calo, a cui si può far fronte scegliendo un’alimentazione a base di verdure a foglia verde. Per esempio i cavoli, o gli spinaci, ricchi anche di magnesio, un’altra sostanza importante per la buona salute dell’organismo.

Tè allo zenzero

I dolori muscolari, tipici del ciclo muscolare, possono essere leniti con una tazza di tè allo zenzero, dalle note proprietà antinfiammatorie. Lo zenzero viene inoltre utilizzato per contrastare nausea, mal di stomaco e gonfiore. Importante non superare l’assunzione di 4 grammi di zenzero al giorno: una quantità superiore, infatti, ha effetto contrario e favorisce bruciore e male allo stomaco.

Pesce azzurro e carne bianca

Il pesce azzurro, ricco di ferro, proteine e acidi grassi Omega-3 è un ottimo alimento per contrastare la diminuzione del livello di ferro. Gli Omega-3 sono inoltre utili per attenuare il dolore mestruale e riequilibrare il tono dell’umore e la sensazione di tristezza che può accompagnare i giorni di ciclo mestruale.

Anche la carne bianca, come pollo, tacchino o coniglio, è ricca di ferro e proteine. La carne bianca, inoltre, ci fa avvertire velocemente una sensazione di sazietà e, dunque, può aiutare a contrastare la voglia di mangiare più del dovuto tipica dei giorni di ciclo che, a posteriori, potrebbe peggiorare i sintomi avvertiti durante le mestruazioni.

Curcuma

Le proprietà antinfiammatorie di questa spezia sono ben conosciute. Il suo principale ingrediente attivo, infatti, la curcumina, attenua i sintomi della sindrome premestruale.

Olio di semi di lino e noci

L’olio di semi di lino contiene 7.195 milligrammi di acidi grassi Omega-3 per ogni 15 millilitri assunti. In generale, poi, l’olio aiuta a diminuire la stitichezza che può interessare le donne durante il ciclo mestruale.

Anche le noci sono ricche di acidi grassi Omega-3, nonché fonte di proteine e di magnesio, che aiuta a limitare il rilascio di prostaglandine, e di vitamine, tra cui la vitamina E che regola il flusso mestruale diminuendo il dolor

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L’alimentazione per proteggere la retina oculare

2022-07-28 15:16:10

Con l’avanzare dell’età, anche chi ha sempre avuto una vista da aquila, comincia ad avere problemi. La presbiopia ne è un esempio, ma non solo, anche la degenerazione maculare senile è legata all’invecchiamento(maculopatia degenerativa).

  • Questa malattia colpisce la parte centrale della retina (la macula), che serve alla visione centrale distinta e che consente il riconoscimento dei volti e la lettura, ed è la causa maggiore di una grave perdita della visione dopo i 55 anni.

La degenerazione maculare senile si può presentare in due differenti forme:

  • La forma secca o atrofica (85-90% dei casi), caratterizzata da un assottigliamento progressivo della retina centrale, che risulta scarsamente nutrita dai capillari che portano i nutrienti alle cellule dell’occhio.
  • La forma umida o essudativa (10-15% dei casi), complicata dalla formazione di nuovi capillari con una parete molto fragile. Questi vasi sono permeabili al plasma e possono dare origine, quindi, a distacchi sierosi dell’epitelio pigmentato retinico e, nei casi più avanzati, si possono rompere facilmente, provocando un’emorragia retinica.

La corretta alimentazione come fattore di prevenzione primaria dovrebbe iniziare da bambini perché le conseguenze di un’alimentazione squilibrata si osservano spesso dopo decenni. Nel caso di degenerazione maculare “secca”, la dietoterapia ha un’azione protettiva sulla retina ed è quindi consigliabile:

  • Un’alimentazione ricca in luteina e zeaxantina, due carotenoidi che si accumulano normalmente al centro della retina. Sono molecole antiossidanti che potrebbero rallentare i processi d’invecchiamento retinico. Inoltre, sembra che agiscano da filtro per gli effetti foto-tossici della luce.
  • Un’alimentazione ricca in acidi grassi polinsaturi, soprattutto gli omega-3, poichè sembrano essere associati a una riduzione del rischio di sviluppare maculopatie.
  • Un’alimentazione ricca in vitamina C, vitamina E, beta-Carotene e Zinco, in quanto sembrano poter rallentare la progressione della maculopatia.
  • Seguire le raccomandazioni per una corretta alimentazione nella popolazione generale in merito alla riduzione di grassi, soprattutto di origine animale, di bevande e alimenti ricchi di zuccheri e all’assunzione di adeguate porzioni di frutta e verdura.
  • Cucinare senza grassi aggiunti. Preferire metodi di cottura come: il vapore, microonde, griglia o piastra, pentola a pressione, piuttosto che la frittura, la cottura in padella o bolliti di carne.
  • Valutare con il proprio medico la possibilità di introdurre una supplementazione di antiossidanti mediante l’assunzione di prodotti presenti in commercio ricchi in luteina, omega 3 e vitamine.
  • Pesce, da consumare almeno tre volte a settimana, alternando i pesci più magri (come sogliola, trota, platessa) con quelli più grassi (come salmone o pesce spada) e con dell’ottimo pesce azzurro. Il pesce è infatti una fonte importante di acidi grassi polinsaturi omega-3.
  • Frutta. Consumare ogni giorno tre frutti, preferibilmente freschi e di stagione. Se possibile, consumare la frutta con la buccia, se commestibile e ben lavata. I frutti di colore giallo-arancione sono ricchi in beta-Carotene (come agrumi, albicocche, pesche, melone, ecc.). Tra i frutti ricchi in vitamina C, vi sono agrumi, fragole e kiwi, quelli di colore blu scuro, come i mirtilli, contengono maggiori quantità di luteina.
  • Verdura. Ad ogni pasto, consumare almeno due porzioni di verdura cruda e cotta (preferibilmente al vapore o lessata o grigliata o al forno) variando i colori. Gli ortaggi di colore giallo-arancione (come zucca o peperoni) sono ricchi di carotenoidi

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