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Come prevenire l’ostruzione delle coronarie

2022-03-04 18:00:32

Le coronarie sono quei piccoli vasi arteriosi del cuore incaricati di trasportare il sangue ossigenato e tutti i nutrienti alle cellule cardiache. Nonostante la loro ridotta dimensione, sono vasi estremamente importanti: se si ostruissero causerebbero, infatti, una riduzione dell’apporto di sangue al nostro cuore e un infarto.

  • L'ostruzione completa delle coronarie implica, quindi, il totale blocco dell'afflusso di sangue che, a sua volta può causare la morte delle cellule muscolari del cuore (infarto o ischemia miocardica).
  • Più il blocco avviene all’inizio del percorso delle arterie, più il danno può essere importante perché maggiore è la quantità di muscolo cardiaco a cui viene a mancare il sangue con le sue sostanze nutrienti. Anche quando l’ostruzione si verifica più a valle, il ridotto afflusso di sangue al cuore può danneggiare le cellule e causarne la morte.
  • La progressiva riduzione di apporto di sangue può causare l’incapacità del cuore di continuare a pompare tutto il sangue (insufficienza cardiaca) e/o aritmie (disturbi del normale battito cardiaco

La dieta mediterranea è raccomandata per ridurre il rischio di malattia coronarica. In generale, anche le recenti linee guida europee per la prevenzione delle malattie cardiovascolari consigliano di:

Preferire quanto più possibile i grassi insaturi a quelli saturi. I grassi saturi si trovano soprattutto in burro, margarine, lardo, strutto, olio di palma, olio di cocco, nelle parti bianche delle carni (grasso visibile) e nelle carni lavorate e trasformate come gli insaccati (salsiccia, pancetta, salame, cotechino, ecc.), in alcuni derivati del latte, come mascarpone e formaggi a doppia o tripla crema, gorgonzola, ecc., in intingoli e fritture, ma anche in tantissimi prodotti confezionati (grassi trans o idrogenati) come brioches o croissant, merendine e snack pronti sia dolci che salati. I grassi insaturi, invece, si trovano ad esempio nelle olive e nell’olio extravergine di oliva, nella frutta secca (noci, mandorle, nocciole) e nei semi, nel pesce azzurro (alici, aringhe, sardine, sgombro, ecc.) e nel salmone. Perciò è consigliabile mangiare pesci ricchi di grassi insaturi almeno una volta a settimana e ridurre il consumo di carne lavorata, in quanto il pesce riduce il rischio di malattia coronarica del 16%, mentre il consumo di carne trasformata aumenta il rischio del 7%. Ridurre il consumo di sale.Si raccomanda di non superare i 5 grammi (un cucchiaino) di sale al giorno, in quanto un eccesso di sale aumenta il rischio di ipertensione. È importante ricordare che nel consumo di sale quotidiano non rientra solo quello che utilizziamo in cucina o in tavola, per condire ad esempio le insalate, ma anche le fonti nascoste di sale, come il pane e perfino prodotti dolci come biscotti e cereali da prima colazione. Per condire i primi piatti, le minestre e i passati di verdure puoi utilizzare, al posto del sale, un cucchiaio di grana padano grattugiato. Aumentare il consumo di fibra.È buona abitudine consumare regolarmente frutta e verdura fresche, possibilmente di stagione, cereali

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Dieta ipolipidica

2022-03-01 13:52:46

La dieta ipolipidica è un regime alimentare a basso contenuto di grassi che può rivelarsi necessario in caso di colesterolo alto o di alcune patologie. 

Quando si parla di dieta ipolipidica si intende un’alimentazione basata sul consumo di pochi grassi. Spesso viene raccomandata dai medici in caso di colesterolo alto, fegato grasso o patologie che peggiorano con alte concentrazioni di grassi. Più in generale si tratta di un tipo di alimentazione che promuove il benessere.

Cosa mangiare

L’alimentazione ipolipidica consiste nell’assunzione giornaliera di un quantitativo di grassi inferiore del 25% rispetto agli altri nutrienti. Nel seguirla vanno poi distinte le varie categorie di grassi tra i quali si devono preferire gli Omega 3 e 6 e quelli insaturi.

Attraverso una dieta ipocalorica e ipolipidica (i grassi hanno un maggior numero di calorie rispetto agli altri macronutrienti) è possibile diminuire la quantità di massa grassa, abbassare i livelli di colesterolo, donare sollievo al fegato e ottenere, in generale, dei benefici per la salute. In genere tra gli alimenti da preferire ci sono il pesce, la carne magra, gli albumi (e qualche uovo intero), i formaggi magri, cereali di tipo integrale, la frutta e la verdura. Andrebbero ovviamente ridotti o eliminati gli zuccheri raffinati e tutti i cibi contenenti grassi saturi o trans.

Menù tipo

In una giornata di dieta ipolipidica per colesterolo o altro, si possono quindi mangiare svariati alimenti purché si scelga tra quelli sani e li si prepari nel modo adeguato. A colazione si può mangiare del latte magro con pane integrale e marmellata fatta in casa o, in alternativa, dello yogurt greco magro con della frutta.

A pranzo si può consumare della pasta integrale o del riso da associare a delle verdure. Si può poi optare per un formaggio magro ed un frutto. 

A cena si può mangiare del pesce alla griglia con un contorno di verdure da condire con olio extra vergine d’oliva. Si può accompagnare il tutto con del pane integrale ed un piccolo frutto. 

Per gli spuntini si possono consumare frutta, verdura o yogurt magro.

Ovviamente sono da escludere i fritti mentre andrebbero preferite le cotture a vapore, alla griglia o con padella antiaderente. Un modo di mangiare sano che va però sempre visto insieme al proprio medico o ad un buon nutrizionista.

fonte notiziebenessere 

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Gli errori più comuni nell’alimentazione

2022-02-27 15:45:18

Siamo la culla della dieta mediterranea e un modello di alimentazione sana in tutto il mondo. Tuttavia, anche qui in Italia commettiamo molti errori a tavola. I nostri pasti sono spesso sbilanciati, troppo o troppo poco calorici, e in alcuni casi preferiamo utilizzare internet rispetto al rivolgerci a uno specialista.

Insieme alla dott.ssa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista, scopriamo insieme quali sono gli errori più comuni che facciamo a tavola, specie se abbiamo come obiettivo il perdere peso.

Eliminare totalmente i carboidrati

Purtroppo è ancora opinione diffusa che eliminare i carboidrati dalle nostre diete sia la maniera più veloce per perdere i chili in eccesso.

Tuttavia, in questo modo, stiamo privando il corpo di micronutrienti essenziali, fibre e vitamine del gruppo B. Eliminare i carboidrati dalla propria dieta è del tutto inutile e controproducente a meno che non si segua un regime specifico, e lo si faccia sotto la guida di un esperto, come ad esempio nel caso di una dieta chetogenica.

Contare le calorie

Valutare gli alimenti in base alle calorie è inutile senza considerare altri valori nutrizionali e le effettive esigenze di ogni organismo. Tuttavia, per perdere peso, ma in generale per assicurarci una corretta alimentazione, è necessario valutare la qualità nutrizionale di ciò che mangiamo, dell’apporto di zuccheri, grassi e carboidrati.

Infine, dobbiamo capire di quanti e quali nutrienti il nostro corpo abbia effettivamente bisogno. Chi ha uno stile di vita particolarmente sedentario avrà sicuramente bisogno di meno calorie, e quindi meno quantità di cibo rispetto a chi ha una vita più attiva.

Saltare i pasti

Questa cattiva abitudine, specie se non monitorata, rappresenta un fattore di rischio per disturbi alimentari, ma non solo: può alterare il metabolismo e può portare, paradossalmente, a un aumento dell’apporto calorico al pasto successivo.

Un pasto unico o tanti spuntini sono scelte generalmente errate e potenzialmente inutili nel caso in cui si voglia ottenere un dimagrimento.

Considerare contorni legumi e patate

Questo è un errore molto comune ed è una conseguenza delle cosiddette diete fai da te.

Utilizzare ceci, fagioli, patate o piselli al posto della verdura o come contorno non permette di seguire un’alimentazione bilanciata. I legumi, infatti, sono fonti di proteine e carboidrati, e dovrebbero essere utilizzati come sostituti di alimenti altamente proteici come carne, pesce, uova o formaggi.

Le patate, invece, sono carboidrati, e andrebbero mangiate come alternative di pane o pasta.

Le verdure sono essenziali e imprescindibili a ogni pasto: le fibre che contengono contribuiscono a un maggiore senso di sazietà, riducono l’assorbimento degli zuccheri, favoriscono il transito intestinale e rappresentano nutrimento essenziale della flora batterica intestinale.

Non bere a sufficienza

Sappiamo tutti che l’acqua è una preziosa alleata per il benessere del nostro organismo: mantenere le cellule idratate permette loro di svolgere correttamente le loro funzioni vitali.

Bere molto, di per sé, non fa dimagrire, ma aiuta a sentirsi pieni più velocemente e, di conseguenza, a sentire meno fame.

Inoltre, bere circa 1,5 l, 2 l di acqua al giorno permette di evitare di scivolare verso succhi di frutta zuccherati e bevande gassate, che potrebbero influire sulla dieta.

Non assumere abbastanza acidi grassi

I grassi sono fondamentali per la nostra salute. Solo per citare alcune delle loro importanti funzioni, hanno un ruolo nella coagulazione del sangue e nel corretto funzionamento del sistema cardiovascolare e immunitario, oltre a costituire una eccellente riserva di energia.

Eliminare i lipidi dalla nostra dieta è assolutamente da evitare: ciò che si può fare è prediligere grassi “buoni”, di origine vegetale, come quelli ricavati dall’olio d’oliva, dal pesce azzurro, dalla frutta secca, dall’avocado, ed evitando i prodotti industriali, spesso ricchi di zuccheri aggiunti.

Prediligere cibi “light”

Per poter essere definiti tali, gli alimenti “light” devono avere il 30% in meno dell’apporto calorico della versione del prodotto di partenza. Tuttavia, andrebbe confrontata attentamente l’etichetta di entrambi i prodotti, per assicurarsi che non vi siano aggiunti, ad esempio, zuccheri o grassi idrogenati. Meno calorico non sempre corrisponde a più sano.

Chiedere consiglio a Internet al posto di uno specialista

Internet è una risorsa inestimabile, tuttavia cercare diete fantasiose e fai da te è assolutamente da evitare

Nella migliore delle ipotesi queste diete non servono a nulla

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