Salute & Benessere
Oggi è il World Pasta Day 2021: come donare un piatto ai bisognosi con #Haveagoodpasta
Cari amici Camers non posso concludere questa giornata senza ricordare che oggi è la giornata mondiale della pasta e parlarvi di questa lodevole iniziativa:
World Pasta Day 2021#Haveagoodpasta 300mila piatti di pasta ai più bisognosi
#AlDente
Al Dente è la kermesse al centro della giornata mondiale della pasta, che invita chef, ristoratori e fan della pasta di tutto il mondo a partecipare alla charity challenge e a condividere la propria passione per la pasta, raccontandola con un piatto.
World Pasta Day 2021, anno da record per la pastaIl 2020 è stato un anno eccezionale per la pasta. In tutto il mondo sono state consumate ben 17 tonnellate di pasta, una in più rispetto al 2019 e quasi il doppio rispetto a dieci anni fa. Secondo i dati raccolti da Unione Italiana Food ogni italiano consuma oltre 23 Kg di pasta l’anno. Al secondo posto c’è la Tunisia, con 17 Kg, poi seguono Venezuela e Grecia, con rispettivamente 15 Kg e 12,2 Kg l’anno. Un piatto di pasta su quattro al mondo viene consumato in Italia. Secondo un sondaggio di Statista Global Summary l’83% degli italiani mangia regolarmente pasta ogni giorno. Secondi i francesi con l’80% e il Regno Unito, fermo al 72%.
fonte true-news
Salute & Benessere
Dieta a zona da 11 blocchi: come comporla e cosa mangiare
La dieta a zona da 11 blocchi è una delle possibili alternative che ci si trova davanti quando si inizia questo stile alimentare. Scopriamo come si articola e come comporre i vari pasti.
Chi segue la dieta a zona, sa bene come questa sia caratterizzata dalla presenza dei così detti blocchi. Sistema di misura ideato da Barry Sears e che contiene (per ogni blocco) un quantitativo di proteine, di carboidrati e di grassi.
Il numero di blocchi da assumere nel corso della giornata dipende dalla massa magra presente, dallo stile di vita che si conduce e da altri parametri che si calcolano solitamente tramite il libro o con un medico autorizzato. In genere il numero più comune di blocchi, quello sotto il quale non si dovrebbe mai scendere con la dieta zona, è 11 blocchi.
Esempio di dieta zona da 11 blocchiQuando ci si avvicina alla dieta zona si impara da subito a differenziare gli alimenti tra favorevoli e sfavorevoli.
In una giornata tipo si potrebbero quindi consumare:
– Colazione da due blocchi:
200 g di latte parzialmente scremato con 8 biscotti zona o un omelette con un uovo e due albumi e una fetta di pane integrale
– Pranzo da quattro blocchi:
Un’insalata con pomodorini e 120 g di tacchino e un cucchiaio di olio e una banana o una mela grande
– Spuntino da un blocco:
Uno yogurt magro senza zucchero e una noce
– Cena da quattro blocchi:
160 g di salmone con 300 g di spinaci e 50 g di patate e un frutto
Ovviamente, la distribuzione dei blocchi può variare in base alle esigenze, arrivando ad avere pranzi e cene da tre per aumentare il numero di spuntini o spostando lo spuntino al mattino o dopo cena. Ciò che conta è mangiare almeno ogni 5 ore.
Il menu settimanaleIn base all’esempio visto qui sopra è possibile ideare una dieta zona con schema settimanale da 11 blocchi in modo piuttosto semplice. Sui libri (ma anche online) sono presenti le tabelle di alimenti del metodo zona in cui è spiegato a quanto corrisponde un blocco di frutta, di verdura, di carne o pesce, di pane, etc…
Partendo da qui si può quindi elaborare un piano alimentare in modo molto più semplice di quanto si pensi imparando questo stile di vita che una volta acquisito aiuta davvero a mangiare meglio, apportando così dei benefici all’organismo.
fonte notiziebenessere
Salute & Benessere
Ecco quali cibi ci nutrono meglio o peggio se li consumiamo assieme
Il giusto abbinamento tra gli alimenti quotidiani ci permette di rafforzare o indebolire le loro proprietà nutritive. Ecco quali sono quelli più virtuosi e quelli che invece dovremmo evitare per rafforzare la nostra salute. Proviamo a ricordarlo quando prepariamo i pasti oppure semplicemente quando ci sediamo a tavola per mangiare a casa o al ristorante. Questa mini-guida è a cura della Redazione Dieta e Alimentazione di ProiezionidiBorsa.
Quali verdure si esaltano col limone frescoEcco quali cibi ci nutrono meglio o peggio se li consumiamo assieme. Se andiamo a un lunch fuori porta con le saporitissime polpette vegane è perché abbiamo capito che è meglio cuocerle al forno, invece che fritte. Tutti sanno che l’olio d’oliva va consumato a crudo per potenziare al massimo l’azione degli antiossidanti naturali contro i radicali liberi. Ma anche per abbattere i livelli di colesterolo cattivo nel nostro organismo. Molte meno persone sanno che una generosa spruzzata di succo di limone spremuto fresco su spinaci, carni bianche, cavoli e legumi incrementa l’assimilazione del ferro. Mentre se il limone lo abbiniamo al tè verde, esso aumenta sensibilmente l’effetto delle sostanze antiossidanti contenuti nella bevanda.
I cibi ci nutrono meglio o peggio se li consumiamo assieme
Le uova strapazzate o fritte accompagnate dagli spinaci novelli sono una delle delizie invernali alle quali si resiste ben poco. Ma dal punto di vista nutrizionale, sarebbe meglio consumare le uova con zucchine o con asparagi cotti al vapore, bolliti oppure saltati a crudo in padella. Perché gli spinaci rallentano notevolmente l’assunzione del ferro presente nelle uova. Anche il caffè, se lo assaporiamo subito dopo una grigliata, indebolisce il nostro sforzo proteico, perché inibisce l’assorbimento del ferro contenuto nella carne. Meglio godersi un sano espresso d’orzo per finire il pasto. Oppure addolciamo la nostra bocca con un pugno di mirtilli o di dolcissime more, che sono proprio un frutto di stagione.
La nociva associazione di carne e formaggio
Se la frutta secca è amica e compagna dello yogurt, di cui incrementa l’azione della vitamina E, non possiamo dire altrettanto della carne. Soprattutto se la consumiamo associata al formaggio. Assumere proteine di diversa natura come quelle presenti nella carne e nei latticini in uno stesso pasto, non va proprio bene. Anche se gli involtini o le polpette hanno un ottimo sapore, dopo la prima mezz’ora il nostro stomaco protesta. Questa associazione sarà anche gustosa, ma rallenta di molto la digestione. Inoltre limita l’assorbimento proteico. Infine, la caseina del latte tende a inglobare le proteine della carne, rendendola dunque digeribile con più difficoltà dal nostro organismo.
fonte proiezionidiborsa