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In tutta la provincia sono presenti simpatiche filastrocche in dialetto che accompagnano questa festa come: “Santa Lussia la vien de note, con le scarpe tute rote, col capel a la romana,
Santa Lussia l’é to’ mama” (Santa Lucia vien di notte, con le scarpe tutte rotte, col cappello alla romana, Santa Lucia è tua mamma) o detti popolari come “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”. Questo proverbio è legato al fatto che la tradizione popolare associa ancora oggi il giorno più corto dell’anno alla data del 13 Dicembre, giorno di Santa Lucia, e non al 22 dicembre, vero solstizio invernale. L’origine di questa attribuzione ha ragioni storiche, infatti fino al 16° secolo vigeva il calendario giuliano e il solstizio invernale cadeva proprio tra il 12 e il 13 Dicembre. Con l’introduzione del calendario gregoriano nel 1582 il solstizio passò al 21-22 Dicembre, ma rimase la credenza che il giorno di Santa Lucia sia quello più corto che ci sia.
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