Formatore,saggista, divulgatore digitale
te l'ho detto che...
Formatore,saggista, divulgatore digitale
Una storia stupenda
All’ospedale Santa Chiara di Pisa, da qualche anno, gira per le corsie una femmina di rottweiler.
Dea è il suo nome ed è entrata nel progetto di pet therapy della struttura. I risultati sono stati, e continuano ad essere, sorprendenti. Bimbi autistici che hanno aperto una porta sul mondo, passando attraverso gli occhi di un grande cane nero. Bimbi anoressici che hanno iniziato a mangiare, prima solo in presenza della loro amica, e poi hanno ripreso la vecchia e buona abitudine al piacere del cibo. Bimbi malati di cancro, disperati e terrorizzati in corsie di ospedale così diverse dalla loro cameretta, che hanno riacquistato sorriso e tranquillità solo accarezzando un cagnolone grande e nero, ed ora pronti ad affrontare con grinta i disagi del futuro.
E quando i bimbi se ne tornano a casa, sull’ambulanza un posto speciale è riservato a Dea, che li accompagnerà sin sulla soglia di casa. Insomma, un esperimento che elegge il nostro amico cane a guaritore senza medicine, a psicanalista senza divano e a clown senza trucco.
Dea, un nome e un fatto.
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“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?”
Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro.
Il Maestro in quel momento non rispose. Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.
L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”.
No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito”.
Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume.
”“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata.
Questo è lo scopo della lettura”.
Buona lettura a tutti...