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"La maggior parte delle proiezioni sul mutamento climatico presuppongono che i futuri cambiamenti - le emissioni di gas serra, gli aumenti della temperatura e gli effetti come l'innalzamento dei mari - avverranno in modo incrementale: che, cioè, una data quantità di emissioni provocherà un determinato aumento della temperatura il quale, a sua volta, porterà a una progressiva e regolare crescita del livello dei mari. Tuttavia, i dati geologici climatici ci mostrano dei casi in cui una variazione relativamente piccola in un particolare elemento del clima ha portato a repentini cambiamenti nell'intero sistema: in altri termini, spingendo le temperature globali oltre certe soglie potremmo innescare trasformazioni improvvise, imprevedibili e potenzialmente irreversibili, con impatti sconvolgenti e su larga scala.
A quel punto, anche se smettessimo del tutto di scaricare CO₂ nell'atmosfera, si sarebbero ormai messi in moto dei processi in potenza inarrestabili. Sarebbe come ritrovarsi all'improvviso a bordo di un'auto con il volante e i freni bloccati: non avremmo più nessun controllo sul problema del clima e sulle sue conseguenze".
Rapporto dell'American Association for the Advancement of Science, la più grande società scientifica generalista del mondo, 2014.
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“Dobbiamo tenere a mente che il compito della nostra epoca non si esaurisce nel far fronte
al cambiamento climatico.
Occorre guardare più in alto e più in profondità.
In realtà, quello di cui stiamo parlando
- se abbiamo l’onestà di ammetterlo a noi stessi - è una trasformazione generale
del nostro modo di vivere su questo pianeta”
Rebecca Tarbotton, direttore esecutivo di Rainforest Action Network
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L’inquinamento uccide i bambini, nel mondo 1,7 milioni di morti sotto i cinque anni