Formatore,saggista, divulgatore digitale
Un libro che vuole essere un riferimento storico, tecnico ma comprensibile a tanti, formativo e analitico nel definire la potenzialità di una nuova tecnologia e gli aspetti etici e solidali che essa contiene.
https://www.amazon.it/Virus-digitale-cambiamento-irrinunciabile-comprendere/dp/B08D4F8S7M
#tecnologia #virus #digitale
Formatore,saggista, divulgatore digitale
https://www.amazon.it/Leconomia-del-villaggio-difendere-valorizzare/dp/B08KK27Z92
Un libro più volte idealizzato e pensato per dare una risposta a un sistema di governo del territorio che possa diventare un modello per ogni realtà , non solo a livello locale in Italia, ma in tutto il mondo. Una proposta libera e controcorrente dove i valori storici, le caratteristiche peculiari fatte da persone e risorse del territorio, possano diventare il motore per un benessere diffuso e una prosperità non solo fatta di economia ma di sogni e di aspirazioni di tutte le genti a vivere serenamente nella condivisione di pensieri, socialità , talenti e valori umanistici. Dove le persone sono al centro della esistenza e della prosperità del proprio territorio, in armonia con l’ambiente, al fine ultimo del rispetto e della interazione terra-uomo nel miglior modo possibile. Perché può esistere un cambiamento radicale ed epocale se viene alimentato dai migliori sentimenti e talenti di ognuno di noi, in un unico progetto di economia circolare dove tutti possono avere vantaggi e benessere. La mia idea non è utopia ma una proposta concreta di cambiamento radicale per un mondo migliore.
#economia #villaggio #mondo #migliore #antropocentrismo #identità #territorio #prinicipi #umanistici
Formatore,saggista, divulgatore digitale
Significa che per per più di due terzi lo stato è tuo socio ma solo sui profitti, sulle perdite sono problemi tuoi.Â
Il vero problema è che l'autorità di cui lo stato si fa forte e vanto lo fanno i cittadini esprimendo un voto che legittima il loro comportamento.Â
Provate solo ad immaginare se più del 60% non votasse.Â
Lo citava Andreotti, che non si preoccupava chi vinceva le elezioni ma solo che almeno il 60% andasse a votare... capisci a me!Ergo, non importa chi vince le elezioni ma il numero di votanti.
Perchè ricordatevi che chiunque vinca e perda e sta in Parlamento si siedono tutti insieme allo stesso tavolo e mangiano corposamente oltre ai privilegi e l'immunità , della serie io sono io e voi non siete nessuno, epiteto di Alberto Sordi nel Marchese del Grillo.
Meditate gente, meditate.