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~ George Bernard Shaw ~
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IL VENTENNIO DELL'EURO
di Thomas Fazi
(https://www.facebook.com/thomasfazi/posts/4640902682669500)
Oggi l'euro compie vent'anni. Vent'anni di moneta unica che hanno avuto l'effetto di distruggere la nostra economia, svuotare la nostra democrazia e cancellare la nostra Costituzione. In questo senso, possiamo dire che l'euro è perfettamente riuscito nel suo scopo.
Sugli effetti economici c'è poco da dire. Rispetto ai primi anni Duemila:
• Gli investimenti pubblici sono stati tagliati del 30 per cento.
• Il PIL è crollato del 7 per cento (siamo tornati ai livelli del 1995, un salto indietro di quasi 30 anni), quello pro capite è crollato dell’11,8 per cento, quello per occupato del 12,6 per cento.
• La domanda interna è crollata dell’8,6 per cento.
• La produzione industriale è crollata del 25,4 per cento.
• Le retribuzioni lorde sono state tagliate del 7 per cento.
• Il reddito delle famiglie è sceso del 5,4 per cento.
• Il tasso di risparmio è passato dal 28 per cento degli anni Ottanta all’attuale 3 per cento.
• Il numero di poveri assoluti è triplicato, passando da 1,9 milioni (3,3 per cento) del 2005 ai 5,6 (9,4 per cento) del 2020.
• Abbiamo un tasso di disoccupazione imposta del 10 per cento circa.
• Ogni anno circa 200.000 italiani sono costretti a lasciare il paese per mancanza di lavoro e di salari dignitosi. La maggior parte di questi sono giovani laureati.
• Questo è il "dividendo economico dell'euro".
• Ma il vero "dividendo", si fa per dire, è stato politico. Con l’adesione all’euro e l’istituzione della Banca centrale europea (BCE), infatti, abbiamo rinunciato a una delle più importanti prerogative di uno Stato sovrano – la possibilità di emettere moneta –, acquisendo così «lo status di ente locale o di colonia», come avvertì il celebre economista britannico Wynne Godley nel 1992. Oggi questo progetto di colonizzazione giunge a compimento con il definitivo commissariamento dell'Italia per mezzo del PNRR.
È ora di uscire da questo incubo.
Che il 2022 sia l'inizio della liberazione.
Della fine del nuovo ventennio.
Buona lotta a tutti!