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Quando dite 'semplice come un fiore', cosa intendete di preciso?
Quello che vediamo della natura è "solo" il suo sopra palcoscenico, la sua rappresentazione e manifestazione, la sua evidenza ed esposizione. E, come ogni spettacolo che sappia lasciare a bocca aperta, ha un dietro le quinte lungo tutta la vita: difficile, di notte, di giorno e di sempre, di collaborazioni e mistero. Volerla sapere con esattezza è come voler sapere di Dio.
Quando diciamo " Sì, la conosco o lo conosco?" , cosa intendiamo precisamente?
Quello che vediamo è solo quello che abbiamo imparato a fare e a far vedere, a dire e a pensare, è il copione che dura il tempo dei giorni di giorno, in vista.
Volerci definire, buoni o cattivi è come rinunciare alla possibilità di entrare nel dimenticare tutto quello che sappiamo e cataloghiamo, per entrare nei nostri paradisi, nei nostri cieli a vedere cosa ci vola dentro; è alzarsi subito dopo lo spettacolo senza aspettare che se ne vadano tutti, per spostare un attimo la tenda e guardare dietro.
La vita si compie tutta dentro e dietro, davanti è la sua proiezione e a seconda dal punto di luce in cui ci troviamo vedremo più ombre che immagini . E, viceversa.
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Chi può definirsi realmente un Master, un Maestro, una Maestra?
Solamente chi è coerente con ciò che dice e ciò che fa.
Solamente chi, con semplicità e trasparenza, diffonde insegnamenti che corrispondono alla tradizione.
Ci sono pochissimi Maestri, o Master, che possono definirsi tali.
Umilmente, noi altri possiamo riconoscerci come insegnanti di tecniche e teorie che possono spaziare da dottrina a dottrina. Insegnanti che abbiamo tanto da imparare, ancor prima che da condividere
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SCURO PRENDE LE PASTIGLIE?