Founder Starter
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Guarire.Soffrivo da più di un anno di una lombosciatalgia cronica che negli ultimi mesi era diventata abbastanza invalidante e mi costringeva a riposare dopo pochi minuti di cammino. In tutto questo periodo ho fatto esami e fisioterapia a gogò ma nulla sembrava aiutarmi a risolvere.Allora ho deciso di lavorare su un altro piano stimolata dal libro “Puoi guarire la tua vita” di Louise Hay.È un libro che ho da anni e che naturalmente avevo già letto, ma la sua copertina gialla continuava ad attrarmi come il richiamo di una meravigliosa sirena.La frase che ha dato inizio alla guarigione è stata “Sono disposta a cambiare. Sono disposta a non avere più il bisogno di stare male fisicamente”Me la sono ripetuta osservando la mia reazione ed é immediatamente venuta fuori la resistenza a questa frase. Inutile dire che non ho nessun piacere a soffrire, ma resistevo comunque. Perché?Chi mi conosce ed ha letto i miei libri sa che ho perso mamma quando ero una ragazzina. I suoi ultimi anni sono stati colmi della malattia che , nonostante il suo eterno sorriso, aveva sconvolto la nostra vita. Tutte le energie che avevamo erano per lei e spesso mio padre mi ripeteva di essere forte. Se mi accadeva di stare poco bene non lo dicevo o minimizzavo. Perché ero forte. Dovevo esserlo.E in me si cementava la credenza che soltanto se si è malati gli altri si occupano di te.Da qui, il passo verso la comprensione della mia resistenza alla famosa frase è stato breve.Ma certo questo non è bastato.Quella ragazzina che “doveva essere forte” era ancora lì e allora sono andata da lei a dirle che non c’era più bisogno di ammalarsi perché io mi sarei presa cura di lei con o senza malattia di mezzo.Quindi, pian piano sto risolvendo.Continuo a fare con amore i miei esercizi quotidiani e ogni giorno cammino un po’ più a lungo, ogni giorno mi ripeto che non ho bisogno di stare male e che il mio corpo è pronto per la guarigione, ora.Ecco perché all’inizio di questo post, parlando della malattia, ho usato il tempo passato. Anzi l’imperfetto, perché sono una maestra elementare e con i verbi sono fissata e perché il perfetto non esiste. Né nei verbi, né altrove.Noi siamo perfettamente imperfetti.Così è.(Milena Maggio)
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Vivere con ciò che si presenta: con l'agitazione, con la paura, con la depressione...Accogliere questi elementi porta con sè la trasformazione.Non c'è posto per un cammino: unicamente vivere con ciò che è.Ciò che è non è altro che la bellezza, ciò che è chiede di essere ascoltato, di essere vistoOgni tentativo per liberarsi è sofferenza.É Baret