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Poiché il nostro corpo è composto per il 70% di acqua, è un buon conduttore di onde sonore e ne viene altamente influenzato.
Pensa ai movimenti dell’acqua in una campana tibetana quando questa viene percossa: le onde sonore si trasferiscono all’acqua e ne modificano la superficie. La stessa cosa avviene con l’acqua presente nel nostro corpo quando le onde sonore lo circondano.
Tutti i suoni, in realtà, ci influenzano: ti basti pensare che le fusa di un gatto (tra i 20 e i 140 Hz) hanno un potere calmante e terapeutico, provato scientificamente.
Il bagno sonoro aiuta a stimolare il sistema di guarigione naturale del corpo per attivare una profonda riparazione a livello cellulare. L’effetto armonizzante prodotto dal suono crea un effetto calmante su tutto il corpo.
Quando vengono create vibrazioni e frequenze sonore diverse, tutti i meridiani vengono stimolati contemporaneamente promuovendo un rilassamento profondo e generando molti altri benefici che vedremo nei prossimi paragrafi.
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La storia della guarigione attraverso il suono risale a migliaia di anni fa e spazia tra diverse culture, periodi storici ed aree geografiche.
I popoli aborigeni in Australia furono la prima cultura a noi nota a guarire con il suono più di 40.000 anni fa usando strumenti musicali rudimentali.
Gli antichi egizi, come riportato da un viaggiatore greco di nome Demetrio intorno al 200 a.C., usavano canti vocalici nella guarigione, poiché credevano che le vocali fossero sacre. Le loro sacerdotesse usavano anche strumenti musicali e presiedevano i sanatori, dove venivano utilizzati canti di guarigione e una grande varietà di strumenti musicali.
Similmente, i medici dell’antica Grecia impiegavano strumenti musicali per curare i pazienti, sfruttando il potere della vibrazione per aiutare la digestione, curare i disturbi mentali e favorire il sonno.
I nativi americani usavano il canto e le percussioni come parte del processo di guarigione del suono.
E, naturalmente, i monaci tibetani hanno utilizzato le campane tibetane per secoli. Ancora oggi sono considerate “un simbolo dell’inconoscibile”, le cui vibrazioni sono state descritte come il suono dell’universo che si manifesta. Le campane possono essere suonate da sole o possono essere combinate con mantra o canti sacri.
Solo dalla fine del XIX secolo i ricercatori hanno cominciato a studiare gli effetti curativi della musica, scoprendo che può abbassare la pressione sanguigna e favorire il lavoro del sistema nervoso parasimpatico, che aiuta il corpo a calmarsi e riprendersi dallo stress.
Oggi, grazie anche alla tecnologia e al maggior numero di strumenti a disposizione, la guarigione tramite il suono ha assunto molte forme: musica e terapia del suono, battiti binaurali, mantra, canti, diapason e bagni sonori con campane tibetane.
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La storia della guarigione attraverso il suono risale a migliaia di anni fa e spazia tra diverse culture, periodi storici ed aree geografiche.
I popoli aborigeni in Australia furono la prima cultura a noi nota a guarire con il suono più di 40.000 anni fa usando strumenti musicali rudimentali.
Gli antichi egizi, come riportato da un viaggiatore greco di nome Demetrio intorno al 200 a.C., usavano canti vocalici nella guarigione, poiché credevano che le vocali fossero sacre. Le loro sacerdotesse usavano anche strumenti musicali e presiedevano i sanatori, dove venivano utilizzati canti di guarigione e una grande varietà di strumenti musicali.
Similmente, i medici dell’antica Grecia impiegavano strumenti musicali per curare i pazienti, sfruttando il potere della vibrazione per aiutare la digestione, curare i disturbi mentali e favorire il sonno.
I nativi americani usavano il canto e le percussioni come parte del processo di guarigione del suono.
E, naturalmente, i monaci tibetani hanno utilizzato le campane tibetane per secoli. Ancora oggi sono considerate “un simbolo dell’inconoscibile”, le cui vibrazioni sono state descritte come il suono dell’universo che si manifesta. Le campane possono essere suonate da sole o possono essere combinate con mantra o canti sacri.
Solo dalla fine del XIX secolo i ricercatori hanno cominciato a studiare gli effetti curativi della musica, scoprendo che può abbassare la pressione sanguigna e favorire il lavoro del sistema nervoso parasimpatico, che aiuta il corpo a calmarsi e riprendersi dallo stress.
Oggi, grazie anche alla tecnologia e al maggior numero di strumenti a disposizione, la guarigione tramite il suono ha assunto molte forme: musica e terapia del suono, battiti binaurali, mantra, canti, diapason e bagni sonori con campane tibetane.