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500 km dal mare cristallino di Sant’Antioco alle fitte foreste del Marganai, dalle bianche dune di Piscinas alle spettacolari grotte di Is Zuddas, un viaggio indimenticabile alla scoperta della Sardegna sud-occidentale, tra suggestive miniere dismesse, gallerie affacciate sugli scogli, villaggi fantasma e antiche ferrovie che si perdono nei boschi.Un cammino dedicato alla santa protettrice dei minatori, che attraversa i luoghi del loro lavoro in 24 tappe di grande emozione. Componente imprescindibile dell’esperienza di questo cammino sono i racconti degli ex minatori, che accompagnano nelle visite guidate a Carbonia, a Porto Flavia, a Buggerru, a Monteponi, a Rosas. Passo dopo passo, per 24 giorni, ci si confronta con la natura potente ed estrema dell’isola: falesie dai colori lividi, calcare bianchissimo, che lascia spazio ai graniti modellati dal vento.
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La Sardegna è una terra da visitare in ogni periodo dell’anno, in armonia con la natura e a contatto con le persone, capace di creare legami indissolubili tra gli abitanti e i suoi ospiti.Cultura e spiritualità , benessere fisico e mentale, accoglienza e senso di comunità : è lo spaccato autentico dell’Isola, la sua anima, la sua offerta di turismo lento e sostenibile.
Profumi intensi, clima mite, spiagge incontaminate e mare cristallino, alla natura si aggiungono usi e costumi, espressione di tradizioni millenarie e del suo saper fare: è una terra da vivere a passo lento, alla scoperta dei suoi borghi, tra cammini, escursioni a piedi, in bici, a cavallo o a bordo del Trenino Verde, eccellenza unica in Italia.
Da nord a sud dell’Isola, si incontrano decine e decine di piccole comunità ospitali, custodi di luoghi poco noti e vicende secolari, pronte ad accogliere viaggiatori e pellegrini, che entreranno in contatto con un inestimabile patrimonio umano e culturale: capolavori d’arte sacra e straordinarie chiese romaniche, santuari campestri e feste religiose, eccellenze enogastronomiche e artigianali.
Una terra dove vivere esperienze autentiche della tradizione, a contatto con la cultura locale, come camminare lungo i sentieri percorsi un tempo dai pastori durante la pratica della transumanza. L’accensione di altissimi falò durante i tramonti di metà gennaio, i rituali mistici e misteriosi della Settimana Santa di Pasqua, le maschere tradizionali del Carnevale barbaricino diventeranno ricordi indelebili per coloro che li vedranno.
Le proposte regionali del turismo culturale e lento offrono l’occasione di vivere l’intensa devozione radicata nel profondo dell’identità sarda, lungo i cammini e gli itinerari spirituali, il percorso francescano e le destinazioni di pellegrinaggio.
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La cosa positiva è che molte persone stanno lavorando attivamente per invertire questa tendenza. L'hobby dell'apicoltura è salito alle stelle negli ultimi anni, anche nelle zone urbane. Le api soffrono particolarmente in alcune aree agricole rurali dove i fiori selvatici da cui dipendono stanno in gran parte scomparendo a causa delle pratiche agricole di monocoltura. Anche l'uso eccessivo di pesticidi nelle fattorie sta danneggiando le popolazioni di api. Così, ironicamente, forse, le aree urbane offrono una maggiore diversità di piante e livelli di pesticidi più bassi, il che rende le città spesso un habitat migliore per l'apicoltura. Si dice che le api di città siano più sane e producano un miele migliore delle api allevate nelle zone agricole.
In Slovenia, il Paese promotore dell'iniziativa della Giornata Mondiale delle Api, l'apicoltura è uno stile di vita. Una persona su 200 è un apicoltore, la maggior parte dei quali sono dilettanti. L'Accademia di Apicoltura della Slovenia dice che questo hobby insegna "responsabilità , perseveranza, modestia, duro lavoro, amore per la natura e senso della patria". Inoltre, è possibile godere della bontà del miele. Ecco qualcosa di cui rallegrarsi.