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# L’opinione benevola sulla natura umana è inversamente proporzionale al numero di persone conosciute# Il mondo relazionale è un immenso contrasto, perché ogni individuo è un universo a sé stante, con regole proprie.# Interi paradigmi, o salienti parti di essi, sono frutto di menti che intendevano, e intendono, legittimare ad oltranza la società dei bisogni indotti. Persino nella coscienza di tanti illustri insegnanti psicospirituali contemporanei (o del passato) alberga(va) un grande castigatore, frutto di dogmatismi religiosi, non riconosciuti, che infestano la coscienza di fanatismi che hanno demonizzato il corpo e una libera espressione della sessualità. Diviene dunque sempre più necessario riformulare saperi millenari che risuonano stantii e odorano di muffa. Ormai anche i concetti di “maschile” e “femminile”, tanto cari al mondo olistico, mi appaiono desueti, perché il corpo non è che l’abito dello Spirito e se si vuole vivere dal punto di vista dell’Anima occorre imparare a parlare, agire e pensare trascendendo ogni tipo di categoria; questo non significa demonizzarle, bensì esserne a teatro e concentrarsi sul soffio vitale eterno che sta dietro ogni manifestazione.# Per chi è libero, la quantità di tempo libero è un nutrimento cardine; per chi vive la propria mente come una prigione, è il vuoto supremo da riempire a tutti i costi.# L’onda d’urto, il contrasto improvviso, mettono spesso in luce la vera natura delle persone, facendo terra bruciata delle maschere indossate, e palesando ciò che davvero l’altro pensa di te, al di là dei sottili giochi della mente egoica.# Razionalmente parlando, credi di aver risolto tutto con tua madre, ma ogni volta che ce l’hai davanti, improvvisamente e immancabilmente, vieni colto da una scossa elettrica, subito ti innervosisci e cominci a ribollire di rabbia; una furia inspiegabile che si placa solo quando le dai il commiato. Ecco, questo è come funzioni al di là di chi credi di essere, questo è ciò che davvero sei. Il tuo inconscio, infinitamente più potente della tua mente logica, detesta tua madre per tante ragioni, ovvero traumi, abusi, ingiustizie, che riconduce a lei. La nostra parte razionale spesso mente per giustificare il suo stesso esistere, ma l’inconscio mai.# L’altro non esiste in modo indipendente da come noi lo pensiamo o ci approcciamo, perché il mondo relazionale è una danza interattiva. L’altro svelerà un volto fra i tanti che tutti possediamo, e si mostrerà a noi a seconda di come il nostro fare e la nostra energia si mescolano alla sua. Aspettiamoci il miracolo, perché ogni individuo ha un Dono per noi. È un approccio esistenziale per vivere il paradiso in terra.# Senza parametri, preferenze e idiosincrasie, non avremmo criteri per valutare a chi dare la nostra intimità.Dal mio nuovo libro Assalto al Limite
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Ho letto un aneddoto nella vita di un santo. Qualcuno aveva affermato che si doveva odiare Satana, il santo replicò: "È molto difficile per me, poiché dentro di me non esiste più odio; ora esiste solo amore, non ha importanza che si tratti di Satana oppure di Dio. Fatta eccezione per l'amore, in me non esiste altro che possa donare al mondo. Inoltre, potrei non fare distinzione tra l'uno e l'altro, perché gli occhi dell'amore non sono mai stati capaci di operare distinzioni".Mi stupisco enormemente quando sento dire che mostrare compassione per gli altri è non-violenza. Sono meravigliato dalla capacità inventiva dell'io nel trovare strade di appagamento e di soddisfazione! È incredibile vedere quanto l'io possa essere creativo! Di fatto, la non-violenza non ha alcuna connessione con simili cose: nella realtà la non-violenza è luce che scaturisce dall'anima; certo è possibile sperimentarla come amore e compassione, laddove va a posarsi, ma essa non è affatto motivata dall'altra persona.Inoltre, sento dire che la non-violenza dovrebbe essere praticata, quasi fosse un azione da mettere o no in pratica. Di nuovo mi stupisco di quanto i bei discorsi possano essere del tutto inutili e fondati sulla più completa disinformazione! Ascoltandoli, lo si può capire con la più assoluta evidenza. L'amore non è un azione: è uno stato del sé. L'amore non è mai un agito, "fatto", semplicemente "accade": non è una relazione, non è un sentimento.Se dentro di me ho la benché minima sensazione di amare, non si tratta di amore reale. Si può anche operare in modo che l'amore o la beatitudine diventino la mia natura, ma in questo caso l'esperienza della sua presenza, l'esperienza di amare, segnano una distanza, una separazione tra l'azione e l'essere naturale. Laddove esiste questa separatezza, si tratta sempre di amore artificiale, la sua esistenza non è reale, e quell'amore non è amore.Solo quando l'amore si manifesta partendo dall'intera esistenza, quando scaturisce dall'intera individualità, solo allora è reale, ma in quel caso non è presente nessuno, non c'è un io che lo possa conoscere. In quel caso non esiste alcun amante, esiste solo l'amore.Osho
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Tre aforismi potentissimi.Dice Nisargadatta: " la coscienza in me, la coscienza in te sono apparentemente due. In realtà è una che cerca l'unità e questo è amore."UG amplia il concetto: "La coscienza che sta funzionando in me ed in te è la stessa che c'è nella lumaca o nel lombrico la fuori in giardino."Quindi lui afferma che non solo è la stessa in me ed in te ma è anche la stessa negli insetti e negli animali.Nisargadatta prosegue: "In realtà tutto è coscienza. La vita intera è cosciente e la coscienza è vita."Poi alla domanda di un interlocutore che chiede: "anche le pietre?"Risponde: "anche le pietre sono coscienti e vive", chiudendo il cerchio e completando così il dialogo.Da, I miei scritti su U.G. krishnamurti