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La commissaria per i diritti umani in Ucraina, Lyudmila Denisova, è stata licenziata da Kiev.
234 parlamentari su 450 hanno infatti votato per il suo allontanamento, con l'accusa di aver esagerato le notizie su violenze e stupri commessi dall'esercito russo e di aver fornito resoconti in alcuni casi inverificabili, minando così la credibilità ucraina.
Decisivo il voto granitico del partito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
La Denisova era una delle principali fonti di informazione per i media occidentali.
Fonte: https://tinyurl.com/2p8zd9sp
ᔕEGᑌI Iᒪ ᑕᗩᑎᗩᒪE
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«La carta costituzionale afferma i nostri diritti inalienabili e i nostri doveri fondamentali ed è ancora oggi il punto di riferimento insostituibile per la vita democratica e per ogni libero cittadino. Proprio riflettendo su queste parole, lette nella convocazione alla cerimonia - afferma la madre della 17enne, Helga Wolff - mia figlia ha deciso di non prendervi parte perché fa fatica a credere che i diritti inalienabili citati nella Costituzione non siano venuti meno in questo periodo storico».
«A mia figlia sono stati negati il diritto alla socialità, allo svago, a praticare sport e la possibilità di salire sui mezzi di trasporto pubblico per raggiungere la scuola. Tutto questo per la “libera” scelta di non vaccinarsi - racconta la mamma - Nonostante i diritti calpestati, sono però certa che Aurora creda ancora nella Costituzione e si ispirerà ad essa per battersi per la sua libertà».
Fonte: https://tinyurl.com/kz66xbbc
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