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🌹❣️⚜️𝗟𝘂𝗶𝘀𝗮 𝗣𝗶𝗰𝗰𝗮𝗿𝗿𝗲𝘁𝗮⚜️❣️🌹
"I miei disegni si compiono solamente in chi attacca le sue opere alla perseveranza. La perfezione, la santità, tutto, tutto va unito con questa; sicché se l’anima è intermittente, essendo una specie di febbre intermittente il non operare con perseveranza, manda a vuoto i disegni divini, sperde la sua perfezione e fallisce la sua santità”.
"Ahi, quante volte la mia Grazia viene soffocata, il mio sangue respinto e calpestato!".
Luisa Piccarreta: libro di Cielo volume 6°. Ottobre 29, 1904.
La catena delle grazie sta concatenata alle opere perseveranti. Tutti i mali stanno racchiusi nella non perseveranza.
Dopo aver molto stentato, quando appena è venuto il benedetto Gesù mi ha detto:
“Figlia mia, quando l’anima si dispone a fare un bene, fosse pure di dire una Ave Maria, la Grazia vi concorre a fare quel detto bene; quindi se l’anima non è perseverante a fare quel detto bene, si vede con chiarezza che non ne fa stima e non calcola il dono ricevuto, e se ne fa una burla della stessa Grazia. Quanti mali stanno racchiusi in questo modo d’operare: oggi sì e domani no; mi piace e lo faccio; ci vuole un sacrifizio per fare quel detto bene, non mi sento di farlo. Succede come a quel tale che avendo ricevuto un dono da un signore, oggi lo accetta, domani lo manda indietro; quel signore per sua bontà lo rimanda di nuovo, e quello dopo d’averlo tenuto per qualche tempo, stanco di tenere con sé quel dono, di nuovo lo respinge. Or che dirà quel signore? ‘Si vede che non fa stima del mio dono; impoverisse, morisse, non voglio avere più a che fare con lui’.
Tutto, tutto sta attaccato al modo di operare con perseveranza; la catena delle mie grazie sta concatenata alle opere perseveranti. Sicché se l’anima fa delle sfuggite, rompe questa catena, e chi le assicura che l’incatenerà di nuovo? I miei disegni si compiono solamente in chi attacca le sue opere alla perseveranza. La perfezione, la santità, tutto, tutto va unito con questa; sicché se l’anima è intermittente, essendo una specie di febbre intermittente il non operare con perseveranza, manda a vuoto i disegni divini, sperde la sua perfezione e fallisce la sua santità”.
Luisa Piccarreta: libro di Cielo volume 6°. Novembre 24, 1904.
Per dare e per ricevere ci vuole l’unione dei voleri.
Standomi tutta afflitta ed oppressa, e vedendo il buon Gesù che gocciolava sangue, ho detto: “Signore benedetto, ed a me non volete darmi almeno una goccia di sangue per rimedio di tutti i miei mali?” E lui mi ha detto:
“Figlia mia, per donare ci vuole la volontà di chi deve dare e la volontà di chi deve ricevere, altrimenti se una persona vuol dare e l’altra non vuol ricevere, ad onta che la prima vuol dare non può dare, e viceversa se la prima non vuol dare l’altra non può ricevere; ci vuole l’unione dei voleri. Ahi, quante volte la mia Grazia viene soffocata, il mio sangue respinto e calpestato!”
E mentre ciò diceva, vedevo che nel sangue del dolce Gesù vermicolavano tutte le genti, e molti se ne uscivano fuori, non volendo stare dentro di quel sangue dove stavano racchiusi tutti i nostri beni e qualunque rimedio ai nostri mali.
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XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO BPRIMA LETTURADal libro del Deuteronòmio (Dt 4, 1-2.6-8)Mosè parlò al popolo dicendo: «Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?».Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.SALMO RESPONSORIALEDal Salmo 14 (15)Ɍ. Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda.Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua.Non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore.Non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre.SECONDA LETTURADalla lettera di san Giacomo apostolo(Gc 1, 17-18.21b-22.27)Fratelli miei carissimi, ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento.Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi. Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.VANGELO † Dal Vangelo secondo Marco(Mc 7, 1-8.14-15.21-23)In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».Parola del Signore. Lode a Te, o Cristo. TRASCURANDO IL COMANDAMENTO DI DIO, VOI OSSERVATE LA TRADIZIONE DEGLI UOMINIIn questi ultimi tempi c'è il rischio di trascurare i Comandamenti che Dio Padre ci ha affidato e che ci ha chiesto di mettere in pratica, confermati da Gesù stesso, per vivere una vita cristiana autentica in ogni tempo in cui viviamo.Gesù vuole semplicemente che torniamo ad amarLo con tutto noi stessi e che mettiamo in pratica quello che Lui desidera da ognuno di noi, senza ragionare tramite il nostro Io, ossia di testa nostra.Gesù ci ha insegnato la "sintesi dei 10 Comandamenti" per aiutarci a viverli nel modo più semplice e sereno possibile: questa sintesi si chiama AMORE.Per questo, dobbiamo tornare veramente ad AMARE Dio con tutto il cuore, a rispettarLo nel dono più grande che ci ha fatto che è Egli stesso presente nella Santa Eucarestia, e ad AMARE, a nostra volta, i fratelli che Egli stesso ci d
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Maria
Casa di Dio
Maria, madre di Dio
"Maria ci insegna che mettere al mondo un figlio è relazione permanente e totale: è impegno che prende tutta la vita.
Madre di Gesù, che è uomo e Dio.
Madre del Dio Crocifisso, sul monte dove si consuma l'amore e sgorga la vita.
"Madre di Dio": con queste parole l'Ave Maria raggiunge il suo vertice.
La maternità divina è l'asse attorno al quale tutto ruota, l'origine di tutto.
Madre: "Nel ventre tuo si
raccese l'amore", dice Dante nel "Paradiso".
È la ripartenza della vicenda umana, la riaccensione della vita,
il ricominciamento della
storia d'amore.
Quella storia tra cielo e terra che andava spegnendosi, quel Dio che non trovava ascolto,
quell'uomo ... come uno stoppino fumigante, assente e distratto,
si fanno compagni di viaggio e di fuoco.
Senza il corpo di Maria,
il Vangelo perde corpo, diventa astrazione, teoria.
Maria è amore riacceso.
Come a Mosè un angelo ripete: "Togliti i sandali perché questo suolo è Santo"( Es 3,5).
Maria è il nostro roveto ardente, nostra terra benedetta.
Santa Maria, in una notte che odorava di latte e di Pastori, hai dato alla Luce il figlio. Come può essere piccolo Dio! Un Dio che vivrà solo se tu lo amerai e ti prenderai cura di Lui; un Dio che sarà felice solo se tu lo farai felice.
Poi a Nazareth gli hai insegnato ad amare e a sorridere, ad abbracciare e ad essere felice, a pregare e ad essere libero. Gli hai trasmesso l'arte di essere uomo.
Tu, Maria, hai educato Dio.
La maternità è molto più di un fatto biologico, è relazione permanente e totale... e' impegno che prende tutta la vita.
Maria è la garanzia della grandezza della donna...
Le madri sono garanzia di umanità. Noi tutti ci umanizziamo per relazioni di fiducia, a cominciare dai nostri genitori.
Maria è garante della grandezza del credente.
In lei è contenuto il DNA del Cristiano.
Immagine della nostra vocazione suprema: uomini e donne luminosi,
portatori di vita e coraggiosi contro il male;
custodi della vita e mai arresi nella lotta quotidiana.
Madre, insegnaci ad essere madri.
Anche noi madri di Dio, per incarnarlo ancora in queste strade, in queste case, in queste città distratte; anche noi madri dell'uomo, custodi di un regno che verrà con il fiorire della vita."
Ermes Ronchi
#mariadonatadelvecchio