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Il misterioso incidente del Passo Dyatlov
Nel 1959 dieci studenti neo-laureati ed esperti escursionisti decisero di sfidare le pendici dei monti Urali. Durante il percorso uno di loro si fermò, per motivi di salute, nell’ultima zona abitata, gli altri procedettero verso il monte Otorten, ‘il monte della morte’. I nove ragazzi avanzarono verso la cima e il primo febbraio, vicini alla vetta, costruirono un campo base per trascorrere la notte. Durante la notte, furono costretti a lacerare la tenda e fuggire seminudi e senza scarpe, con – 30°C esterni. Si fermarono poi nei pressi di un albero ad 1,5 chilometri dal campo base, e tentarono disperatamente di accendere un fuoco. Due di loro sono stati trovati morti sotto l’albero, causa ipotermia. Tre di loro morirono fra la tenda e l’albero nel tentativo di tornare al campo base. I corpi furono ritrovati il 26 febbraio, da una spedizione di autorità e studenti volontari. I restanti quattro ragazzi furono trovati il 4 maggio nella gola di un torrente, ricoperti da oltre 4 metri di neve, a 75 metri di distanza dall’albero sotto il quale gli altri avevano tentato di salvarsi. Due di questi quattro avevano il torace fracassato, mentre la ragazza aveva la lingua tagliata, le mancava parte della mascella e non aveva gli occhi. Secondo gli esperti, il torace dei due escursionisti era stato fracassato da forza non umana, bensì da una forza maggiore.
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Per le Divinità non c’è il tempo, non c’è lo spazio, non ci sono luoghi, non ci sono né persone (personalità) separate e neppure “cose-oggetti”.Per le Divinità non è possibile concepire del fare la “differenza” tra “questo e quello”.Le Divinità non hanno tempo… quindi non erano… ne sono e neppure, solo, saranno…Sono… da sempre ed eternamente…Tutto è Uno e Uno è Tutto, appunto…Siamo noi, solo noi, ad avere “problemi” a comprendere ciò e a voler (allora) semplificare (banalizzare) tali Complessità… rapportando e rappresentando con termini a noi… consueti.
Non sarebbe male però… magari e almeno, provare a cogliere (fare) la differenza tra ciò che è… e ciò che “sembra essere” (perché così è tramandato storicamente)… ed uscire (finalmente) dall’inganno percettivo…Solo per chi vuole… , ovviamente…
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Provare a dire, spiegare, delle Divinità è cosa alquanto complessa e difficile.Per poter capire realmente delle Divinità si deve, necessariamente, uscire dai comuni “credere” scontati, ovvero da/dalle certezze culturali che riguardano (e caratterizzano) solo la nostra attuale cultura. In altre parole bisogna riuscire a “pensare” diversamente… , molto diversamente.Se tale cosa non avviene… allora si rappresenteranno tali Divinità per un qualcosa che non corrisponde affatto alle cose come sono realmente…
Proviamo quindi a fare un “viaggio”… in concettualità “oltre”… con “altro” modo di Vedere…By Coscienza Universale2,864 0
Provare a dire, spiegare, delle Divinità è cosa alquanto complessa e difficile.Per poter capire realmente delle Divinità si deve, necessariamente, uscire dai comuni “credere” scontati, ovvero da/dalle certezze culturali che riguardano (e caratterizzano) solo la nostra attuale cultura. In altre parole bisogna riuscire a “pensare” diversamente… , molto diversamente.Se tale cosa non avviene… allora si rappresenteranno tali Divinità per un qualcosa che non corrisponde affatto alle cose come sono realmente…
Proviamo quindi a fare un “viaggio”… in concettualità “oltre”… con “altro” modo di Vedere…
Ancor prima di poter parlare di Divinità è necessario chiarire alcuni elementi (concetti) senza i quali non si può/potrà procedere in tale comprensione.
La nostra realtà è caratterizzata dallo spazio e dal tempo.Spazio da intendersi come luoghi, come persone e più in generale come “esseri viventi” e come “cose-oggetti” .Esseri viventi che hanno tutti un loro proprio corpo fisico-materiale.Tempo come un “fiume” che scorre e dove ognuno “viaggia” dal passato verso il futuro.Tali cose (concetti) sono realtà solo ed esclusivamente della nostra realtà spazio-temporale.Poi… , “fuori” da tale nostra realtà, non si sa nulla, assolutamente nulla, né dello spazio né del tempo (che “scorre”) e ciò comporta non poche conseguenze…Cosa c’è dunque “fuori”?Vi sono una infinità di altre realtà… che potremmo come definire di tipo “orizzontale” e di tipo “verticale”.Le altre realtà orizzontali sono “altri mondi” o universi ma con caratteristiche differenti dal nostro di “mondo” (appunto spazio-temporale).
Le realtà di tipo verticale si possono riassumere, semplificando al massimo, in quattro tipologie:
- Realtà “dense” (e la nostra è tra queste)
- Realtà Astrali (o sottili-astrali)
- Realtà Astratte
- Realtà Assolute
Serve ovviamente qualche spiegazione.
Le realtà dense sono “abitate” da “esseri viventi” e per noi sono considerati in relazione ad un loro specifico corpo fisico-materiale ed in termini psicologici quali persone, ovvero “personalità” singole, uniche e distinguibili da tutte lealtre.Altro elemento essenziale da conoscere e sapere (di cui nessuno tratta…) è che in tali realtà gli “esseri viventi” non sono in grado di “compenetrarsi” l’ uno con l’ altro.
Le realtà sottili dette Astrali sono abitate da “esseri sottili” ovvero che non hanno un “corpo denso” materiale che li distingue l’ uno da l’ altro con assoluta certezza.Ciò comporta, permette loro, di “compenetrarsi”… e le conseguenze sono a dir poco enormi…Tale compenetrarsi per noi “Qui” corrisponde al “assorbire in se” (nutrirsi) dell’ altro… , per loro la cosa è vista alquanto diversamente… visto che l’ “assorbimento” dell’ altro non implica (necessariamente) né la “di-sparizione”(morte) dell’ altro né (necessariamente) un qualche danno recato all’altro.Un “essere astrale” che “riesce” ad incarnarsi nella nostra realtà… tenderà a continuare a “pensarla” in tal modo… anche se “qui” ci sono di certo delle… “conseguenze”…
Le realtà astratte non sono abitate né da esseri viventi né da esseri sottili ma da “concettualità astratte”.Concettualità assolutamente Astratte …L’ essere umano ha grandi difficoltà a considerare (pensare e cogliere) che possano esserci realtà assolutamente astratte e definibili solo quali “concettualità” visto che egli crede che tutto è/sia riconducibile a un qualche corpo–persona o oggetto comunque fisico-materiale.
Infine vi è una realtà definita assoluta.Questa è la realtà delle Divinità.È il loro vero ed unico “Mondo di Realtà”.Cercare di dare qualche spiegazione di tale realtà e cosa praticamente impossibile…Tanto è vero che, in genere, ci si accontenta dire che… “Uno è Tutto e Tutto è Uno”… che certo può suonare “importante” ma che poi cercare di “spiegarselo”…Forse il modo migliore… è definire tale realtà come uno Stato di Coscienza Assoluto… ovvero non “parcelliz