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Ai piedi dell'altrui bellezza(Quando la stoltezza si mescola alla compassione)(...) Non c’era soltanto una mancanza di saggezza nel mio perseguire relazioni con persone per cui provavo affetto pur vedendone le insensatezze comportamentali.Era in atto anche il mio lato compassionevole, la precisa volontà di tirar dritto rispetto ai lati disfunzionali e posizionarmi ai piedi dell’altrui bellezza; è un comportamento rischioso che espone a forti lacerazioni, perché chi indossa maschere ha sentimenti di plastica e, così come un giorno ti adula perché in quello specifico incrocio di spazio tempo quel suo adorarti ha una specifica funzione e senso nella sua vita, cioè di fatto una convenienza, così il giorno dopo con un calcio in culo ti può lasciare al tuo destino o dirti cose assai urticanti con la leggerezza di un elefante nel negozio di porcellana, come se ti stesse dicendo quisquilie, al punto da non saper più riconoscere chi hai davanti.A quel punto sarai lì, proprio come me in questo momento, con un senso di amarezza e sgomento che ammanta di sé ogni cosa e la pancia che ribolle di dolorose emozioni.A proposito di traumi è cosa nota come certe storture psicologiche attribuite ai nostri parenti carnefici, spesso noi stessi le incarniamo senza esserne consapevoli, una sorta di eredità genealogica.E poi suvvia, crediamo forse che gli assassini e coloro che commettono efferatezze siano esseri così distanti dalle cosiddette persone rispettabili al punto da poter essere riconoscibili come tali per il solo fatto che li conosciamo di vista o li stiamo osservando come si osserva uno sconosciuto che ci passa accanto per strada?Ma va! Tg e quotidiani ci mostrano impietosamente ogni giorno come possa essere il vicino di casa così gentile e dall’aria tranquilla, oppure l’amico strano e introverso colui che stermina una famiglia, uccide una donna da cui è stato lasciato o il rivale in amore.Stolti siamo noi se, pur avendo compreso che una persona coltiva in sé anche storture che sono il substrato da cui possono nascere certi orrori o modalità fortemente disarmoniche nel condurre le relazioni d’amore o di amicizia, permettiamo loro di restare nella nostra vita.Io mi affeziono molto alle persone, perché ho sentimenti veri che sussistono al di là dei miei bisogni; se nella vita ho frequentato tante persone svarionate (termine romagnolo che designa il perfetto svitato e che nella mia accezione include anche colui che di lati oscuri ne possiede assai) è perché ho appurato sulla mia pelle come le persone più sofferenti, irrisolte e lacerate siano spesso anche le più creative e sensibili: ecco perché ho sempre sentito molta affinità con tale tipologia di creature. Tuttavia, se dai la tua intimità a individui così, non puoi stupirti se un giorno sarai tu l’oggetto su cui si abbatterà il loro squilibrio.Per quanto mi riguarda non c’è più trippa per gatti, il dado è tratto. Al contempo non ci sono colpevoli, quindi tutti assolti. Ognuno agisce semplicemente ciò che è, ovvero ciò che gli è permesso dal livello di coscienza posseduto. Lo ripeto: in generale nessuno fa qualcosa a noi in quanto noi: semplicemente ognuno è sempre e semplicemente sé stesso, e a chi tocca tocca.Spesso è davvero impossibile capire la natura delle persone e i sentimenti che provano al nostro riguardo al di là dell’apparenza, ma non di rado ci ostiniamo a stare in relazioni malate, morbose, ove è già chiaro il livello di manipolazione, gelosia e violenza presente nel rapporto: ne consegue che poi non possiamo stupirci delle dolorose esperienze che ci esporremo a vivere restando dove non ha alcun senso stare.Mentre vivo una relazione io non covo nulla, sto in un libero fluire, e se accade qualcosa nel mio mondo interiore al riguardo dell’altro, non lo tengo dentro ma lo esprimo con sincerità , cercando di creare un valore nella vita di entrambi. Invece la stragrande maggioranza delle persone tiene tutto dentro, non è leale, non è capace di vivere appieno nel qui ed ora e manifestare ciò che sente, finché improvvisamente un giorno sbotta e di colpo diventi un nemico, o comunque qualcuno a cui riversare fiele e responsabilità di ogni sorta, prima di buttarti nel bidone della spazzatura. Segue...Tratto dal mio nuovo e ottavo libro ASSALTO AL LIMITEScultura di Ilario FioravantiÂ
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Esistere come individuo separato è l'intero problema. Tutte queste cose, l'indulgenza nei vari sensi, le letture, la ricerca della conoscenza, del piacere, tutto è legato a questo. Quando tutto questo non c'è più, non c'è più alcun problema.La beatitudine che si prova allora è vera beatitudine. Ma non si tratta di una soppressione di attività . Fate quello che volete fare, ma non dimenticate mai la realtà , non perdete mai di vista ciò che siete veramente.Non siete il corpo, non siete il cibo, non siete il respiro della vita (prana). Tutto ciò che è apparso è uno stato e come tale deve scomparire.Nisargadatta MaharajÂ
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"Tutte le cose che contano veramente, la bellezza, l'amore, la creatività , la gioia e la pace interiore nascono al di là della mente."~ Eckhart TolleÂ