Gattina Ottanta
Lui è Roberto. Nasce a Montevideo, in Uruguay, nel 1953. È un ragazzo forte, muscoloso. Gioca nella squadra di Rugby dell'Old Christians e studia Medicina. È il 13 ottobre del 1972. Ha 19 anni. La sua squadra, con familiari e amici al seguito, sale sul volo diretto a Santiago del Cile, dove li aspetta una partita. Sono 45 persone. È pomeriggio. Convinti di essere vicini alla pista di atterraggio, i piloti iniziano la manovra di discesa. Ma qualcosa non torna, stanno sorvolando le Ande. Il capitano cerca di rimediare, ma è troppo tardi. L’ala destra dell’aereo colpisce la montagna. La parte posteriore si stacca. La parte anteriore si schianta contro una parete rocciosa. Scivola per 2 chilometri. Si ferma nella neve, a più di 3 mila metri di altitudine. Molti di loro muoiono nell’impatto. Roberto è vivo. Ci sono cadaveri. Corpi intrappolati nelle lamiere. Cerca di prestare soccorso, ma non ha attrezzatura medica. Per placare il dolore può solo ricoprire le ferite con la neve. Lui e i sopravvissuti, si rifugiano in quel che resta dell’areo. Si guardano in faccia. Hanno paura. Passa la notte. Cinque di loro non ce la fanno. Ci sono 30 gradi sottozero. Roberto e i compagni di squadra guidano il gruppo. Servono disciplina e controllo per non impazzire. Hanno cibo, vino per scaldarsi. Devono resistere. Verranno a prenderli. Passano 10 giorni. I viveri sono al limite. È il momento di prendere una decisione. Lasciarsi morire o fare di tutto per sopravvivere. Roberto si avvicina a un cadavere. Lo seziona. Trema. Piange. Mette in bocca un pezzo di carne. Lo mastica. Ingoia. Mangia uno dei suoi compagni morti. Gli altri lo imitano. Non hanno scelta. Passa qualche giorno. Dalla montagna si stacca una valanga. Travolge 8 di loro. È il 12 dicembre. Roberto e l’amico Nando vanno a cercare soccorsi. Non sanno se ce la faranno, ma devono tentare. Si fanno strada tra roccia, neve e vento per 10 giorni finché avvistano dei pastori. Sono distrutti, stremati. È il 24 dicembre. Grazie a loro, i soccorsi raggiungono i sopravvissuti. Trovano 14 persone e una distesa di resti umani.
Gattina Ottanta
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