Non ci dovrebbe essere molto spazio nella vita per la comunicazione. Ho troppa memoria nella mia vita, ma tutto sta per cambiare. Non sono mai stato bravo negli addii. Aggrapparsi è ciò in cui sono migliore. Ma questa volta sto imparando a dire addio a tutto ciò che non mi fa più bene.Sto imparando a dire addio alle persone della mia vita che non forniscono alcun tipo di qualità su chi sono come persona. Sto dicendo addio ai dubbiosi, agli egoisti, agli arroganti, ai pigri e ai bugiardi. Sto salutando quelli che mi hanno spezzato il cuore e non hanno guardato per vedere dove sono caduti i pezzi. Sto lasciando andare quelli che sostengono la competizione negativa, gli atteggiamenti arroganti e quelli che prosperano nel confronto. È il momento di salutarci.Sto imparando a dire addio alle prospettive negative a cui mi sono aggrappato per troppo tempo. Sto lasciando andare il pensiero che non sono abbastanza bravo, non sono abbastanza intelligente, non sono nel posto giusto o non ho i soldi giusti. Le mie circostanze sono flessibili come me e sono pronto per iniziare lo stretching. Sto dicendo addio alle ancore invisibili che mi appesantiscono perché tutto ciò di cui ho bisogno è lasciarle andare.Sto imparando a dire addio ad uno stile di vita confortevole, perché è quello che ho sempre conosciuto. Sto imparando a dire addio alle cattive abitudini e convinzioni limitate. Sto imparando a dire addio a tutto ciò che mi impedisce di vivere la vita che desidero, che è quella che meriterò solo se la perseguirò.Sto imparando a salutare un nuovo modo di vivere. Sto imparando a salutare l’auto-compassione insieme alla disciplina che mi servirà per realizzare ciò che ho sempre sognato. Sto imparando a trattenere le giuste difficoltà, quelle che mi fanno crescere. Sono pronto a salutare il disagio, perché so cosa significa quando le cose vecchie fanno spazio alle nuove da costruire.Sto imparando a dire addio a chi ero, che è qualcuno che si è aggrappato a tutte le cose sbagliate perché c’era la paura. Sono così stanco di essere spaventato. Il tempo è troppo costoso per spenderlo in ciò che non mi serve. È tempo per me di servirmi, il che significa dire addio a tutto ciò che non è veramente e sinceramente me.
TARANTO- Taranto non la dimenticherà più quella Iena che si era data da fare per la città. Un’adozione reciproca: questo il rapporto tra lei e i tarantini, uniti prima nella stessa battaglia contro l’inquinamento e poi nella stessa trincea contro il cancro. Ora sarà lei, Nadia Toffa, a vegliare sul reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santissima Annunziata, a lei intitolato, con una cerimonia che si è svolta in mattinata nell’auditorium del padiglione Vinci, alla presenza anche di papà Maurizio e mamma Margherita.
“Sono molto emozionata – ha detto la madre – ma molto felice di essere qui con voi. Nadia amava Taranto, amava i bambini di Taranto, ha fatto di tutto per aiutarli e ci è riuscita. Lo faremo anche noi. Continueremo con la fondazione creata a suo nome a dare fondi a questo reparto di Oncoematologia pediatrica. Ringrazio tutti di cuore, vi voglio bene, mi sento meno sola accanto a voi perchè mi date tanto calore”.L’inviata della trasmissione di Italia Uno Le Iene aveva sposato e amplificato la campagna di vendita delle magliette IE JESCHE PACCE PE TE! coniate da “Gli amici del Mini Bar” al rione Tamburi per la raccolta fondi finalizzata all’apertura e alla dotazione del reparto, in cui vengono curati i bambini colpiti da tumore.
Dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria durante i mesi della sua malattia, la giornalista si è spenta nella sua Brescia il 13 agosto scorso. Subito una petizione per intitolarle l’Unità operativa che aveva contributo a far nascere ha ottenuto il supporto di 90mila firme. In mattinata sono state inaugurate le nuove stanze del reparto ed è stata scoperta la targa commemorativa.
Anche il papà di Nadia, Maurizio, si è detto “molto contento della vicinanza mostrata dalla comunità tarantina. Avete esaltato mia figlia – ha detto – e vi ringrazio. Era una ragazza splendida in tutti i sensi, che anche attraverso il suo lavoro si spendeva per gli altri, a favore dei più deboli. Siete stati tutti molto umani, nel senso di averle voluto un gran bene. Nadia ha riunito il sud con il nord e noi siamo orgogliosi di quello che ha fatto”.
«Il presidente della Regione – ha aggiunto il governatore Michele Emilianao – non si accontenta di migliorare i servizi degli ospedali, noi dobbiamo chiudere le fonti inquinanti. Nadia Toffa ha cominciato da lì, ha capito che serviva attacco e difesa, ha raccontato la reale situazione di Taranto spiegando che i dati epidemiologici sono superiori alla media regionale, qui si muore di più che in altri luoghi, molti italiani lo ignorano. Unire nord e sud nella verità non è cosa semplice».