Gattina Ottanta

Non ci dovrebbe essere molto spazio nella vita per la comunicazione. Ho troppa memoria nella mia vita, ma tutto sta per cambiare. Non sono mai stato bravo negli addii. Aggrapparsi è ciò in cui sono migliore. Ma questa volta sto imparando a dire addio a tutto ciò che non mi fa più bene.Sto imparando a dire addio alle persone della mia vita che non forniscono alcun tipo di qualità su chi sono come persona. Sto dicendo addio ai dubbiosi, agli egoisti, agli arroganti, ai pigri e ai bugiardi. Sto salutando quelli che mi hanno spezzato il cuore e non hanno guardato per vedere dove sono caduti i pezzi. Sto lasciando andare quelli che sostengono la competizione negativa, gli atteggiamenti arroganti e quelli che prosperano nel confronto. È il momento di salutarci.Sto imparando a dire addio alle prospettive negative a cui mi sono aggrappato per troppo tempo. Sto lasciando andare il pensiero che non sono abbastanza bravo, non sono abbastanza intelligente, non sono nel posto giusto o non ho i soldi giusti. Le mie circostanze sono flessibili come me e sono pronto per iniziare lo stretching. Sto dicendo addio alle ancore invisibili che mi appesantiscono perché tutto ciò di cui ho bisogno è lasciarle andare.Sto imparando a dire addio ad uno stile di vita confortevole, perché è quello che ho sempre conosciuto. Sto imparando a dire addio alle cattive abitudini e convinzioni limitate. Sto imparando a dire addio a tutto ciò che mi impedisce di vivere la vita che desidero, che è quella che meriterò solo se la perseguirò.Sto imparando a salutare un nuovo modo di vivere.  Sto imparando a salutare l’auto-compassione insieme alla disciplina che mi servirà per realizzare ciò che ho sempre sognato. Sto imparando a trattenere le giuste difficoltà, quelle che mi fanno crescere. Sono pronto a salutare il disagio, perché so cosa significa quando le cose vecchie fanno spazio alle nuove da costruire.Sto imparando a dire addio a chi ero, che è qualcuno che si è aggrappato a tutte le cose sbagliate perché c’era la paura. Sono così stanco di essere spaventato. Il tempo è troppo costoso per spenderlo in ciò che non mi serve. È tempo per me di servirmi, il che significa dire addio a tutto ciò che non è veramente e sinceramente me.

Gattina Ottanta

Gattina Ottanta

TARANTO- Taranto non la dimenticherà più quella Iena che si era data da fare per la città. Un’adozione reciproca: questo il rapporto tra lei e i tarantini, uniti prima nella stessa battaglia contro l’inquinamento e poi nella stessa trincea contro il cancro. Ora sarà lei, Nadia Toffa, a vegliare sul reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santissima Annunziata, a lei intitolato, con una cerimonia che si è svolta in mattinata nell’auditorium del padiglione Vinci, alla presenza anche di papà Maurizio e mamma Margherita. “Sono molto emozionata – ha detto la madre – ma molto felice di essere qui con voi. Nadia amava Taranto, amava i bambini di Taranto, ha fatto di tutto per aiutarli e ci è riuscita. Lo faremo anche noi. Continueremo con la fondazione creata a suo nome a dare fondi a questo reparto di Oncoematologia pediatrica. Ringrazio tutti di cuore, vi voglio bene, mi sento meno sola accanto a voi perchè mi date tanto calore”.L’inviata della trasmissione di Italia Uno Le Iene aveva sposato e amplificato la campagna di vendita delle magliette IE JESCHE PACCE PE TE! coniate da “Gli amici del Mini Bar” al rione Tamburi per la raccolta fondi finalizzata all’apertura e alla dotazione del reparto, in cui vengono curati i bambini colpiti da tumore. Dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria durante i mesi della sua malattia, la giornalista si è spenta nella sua Brescia il 13 agosto scorso. Subito una petizione per intitolarle l’Unità operativa che aveva contributo a far nascere ha ottenuto il supporto di 90mila firme. In mattinata sono state inaugurate le nuove stanze del reparto ed è stata scoperta la targa commemorativa. Anche il papà di Nadia, Maurizio, si è detto “molto contento della vicinanza mostrata dalla comunità tarantina. Avete esaltato mia figlia – ha detto – e vi ringrazio. Era una ragazza splendida in tutti i sensi, che anche attraverso il suo lavoro si spendeva per gli altri, a favore dei più deboli. Siete stati tutti molto umani, nel senso di averle voluto un gran bene. Nadia ha riunito il sud con il nord e noi siamo orgogliosi di quello che ha fatto”. «Il presidente della Regione – ha aggiunto il governatore Michele Emilianao – non si accontenta di migliorare i servizi degli ospedali, noi dobbiamo chiudere le fonti inquinanti. Nadia Toffa ha cominciato da lì, ha capito che serviva attacco e difesa, ha raccontato la reale situazione di Taranto spiegando che i dati epidemiologici sono superiori alla media regionale, qui si muore di più che in altri luoghi, molti italiani lo ignorano. Unire nord e sud nella verità non è cosa semplice».

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