Torta con rose di mele scenografica
Ingredienti:
250 gr farina auto lievitante
200 gr zucchero semolato
100 gr burro
3 uova
cannella in polvere
2 mele rosse
Per lo sciroppo:
400 gr di acqua
200 gr di zucchero.
Preparazione:
Tagliate le mele a fette sottili lasciando la buccia .
In una pentola con lo sciroppo fatto di acqua e zucchero fate sobbollire delicatamente le mele tagliate per 4 minuti.
Scolate le mele su un canovaccio da cucina conservando lo sciroppo di zucchero.
Montate con una planetaria o un mix da cucina le uova con lo zucchero poi aggiungete un pizzico di cannella alla fine unite il burro fuso e la farina.
Versare in uno stampo rivestito di carta forno il composto e iniziate a formare le rose iniziando a formare la prima rosa nel centro e poi intorno alla torta lasciando un po' di spazio da una rosa all'altra.
Infornate la torta a 170 gradi per 35/40 minuti.
Lasciare raffreddare bene e poi spennellare la superficie con lo sciroppo rimasto.
Note:
Si usano le mele con buccia rossa per un motivo puramente estetico.
Matilde è sposata da 10 anni e ha due figli piccoli. Una laurea in lingue e un buon lavoro. In famiglia ci sono tensioni. Lui si allontana da casa per qualche tempo, finchè insieme decidono di farsi aiutare da un consultorio.
È il 17 gennaio del 2013.
Matilde passa la sera fuori con amici, lasciando per la prima volta lui a casa con i figli. Rientra verso le 23 e mette la macchina in garage.
Improvvisamente, nel buio, appare lui.
Lei sorride, pensa a uno scherzo.
Invece no, perchè lui indossa dei guanti.
I piccoli ignari nel letto che dormono...
Le salta addosso e comincia a stringerle il collo. Lei perde i sensi.
La carica in macchina, si siede al volante e parte.
I piccoli ignari nel letto che dormono...
Guida nella notte. Lei apre gli occhi, lui le dice devi morire. Si schianta di proposito contro un albero. Scende. Appicca il fuoco e scappa. La macchina prende fuoco.
Matilde sente il calore, vede le fiamme. Pensa: è finita.
I piccoli ignari nel letto che dormono...
Arriva un uomo, uno sconosciuto. Vede l'auto in fiamme. La afferra e la trascina fuori. La salva.
La portano in ospedale, reparto grandi ustioni. Ci resta per mesi.
Intanto racconta tutto.
Lui viene arrestato.
Dirà che lei non gli stirava più le camicie.
Al processo viene condannato a 15 anni in primo grado.
Si va in appello, gli anni diventano 13.
"Non c'era premeditazione.
Non lo ha studiato a tavolino nei minimi dettagli. Raptus".
Altro sconto.
"Cella sovraffollata" signor giudice deve ridurre la pena.
Passano 6 anni.
Arriva un altro giudice.
"Si è comportato bene in carcere, ha seguito i corsi".
Semilibertà. Cerchiamogli un lavoro. Deve reintrodursi nella società!
ANDREA LORO, da pochi giorni, può uscire dal carcere per farvi rientro la sera.
E Matilde e i suoi bambini, dopo 6 anni, hanno ricominciato ad avere paura.
La capisco, visto come va la giustizia!
NON È stato un tentato omicidio.
Matilde é viva solo per una casualità, grazie ad un uomo che passava di lì.
Fosse stato per Andrea Loro, sua moglie oggi sarebbe in una bara.
La pena era di 15 anni?
Perchè già esce dopo 6?
Forse per i giudici questa donna avrebbe dovuto morire per avere una giustizia "adeguata"?