Gattina Ottanta
Gattina Ottanta
Lei è Nadia. Nasce in Piemonte il 7 novembre del 1976. Ha pochi anni, la famiglia si trasferisce vicino a Palermo. Nadia cresce, ha 20 anni. Finita la scuola decide di fare da sola. Torna in Piemonte. Il padre l’appoggia, la aiuta nella ricerca della casa e con il trasloco. Nadia trova lavoro, un fidanzato, la sua vita scorre serena, scandita dalle chiamate del suo papà, un uomo burbero nei modi ma presente, concreto, affidabile. A ogni compleanno, la prima telefonata è quella del padre. Ovunque si trovi, qualsiasi cosa stia facendo, lui deve fare gli auguri alla sua bambina. Il telefono squilla la mattina presto. Buon compleanno Nadia, ti voglio bene. Parole d’amore riservate solo per quella occasione, poi torna nella sua scorza. È il 2004. Nadia si sposa. Il padre le regala un matrimonio memorabile. Passano 2 anni, lei diventa mamma e lui è il nonno più felice del mondo. Poi Nadia si separa. Suo padre non riesce ad accettarlo, si chiude, non le parla. Nadia aspetta il giorno del compleanno. Spera, ha paura. È il mattino presto. Squilla il telefono. Le incomprensioni sono superate. È il 2017. Mancano poche ore ai suoi 40 anni. Scatta la mezzanotte. Con gli anta sei diventata una donna, mi rendo sempre più conto che non sei più la mia bambina, ti voglio bene. Anche se le ha scritto un messaggio, la chiama al mattino presto. È il 7 novembre del 2018. Come ogni anno squilla il telefono. Nadia si affretta a rispondere. Si aspetta di sentire la voce del padre, ma è sua mamma. Papà non è stato bene, siamo in ospedale. Nadia vuole subito parlare con lui. Buon compleanno. Nadia scoppia a ridere. Papà lascia perdere, come stai. Come Dio vuole. Si salutano. Manca poco alla mezzanotte. L'uomo muore nell’ora esatta in cui, 42 anni prima, lei era nata e lui era diventato padre. Nadia non riesce a crederci. Quella data li legherà per sempre. Suo padre non smetterà mai di chiamarla, le telefonate saranno fatte direttamente dal cuore.
Gattina Ottanta