Gattina Ottanta
Gattina Ottanta
Lui è Roberto. Ha 28 anni. Vive ad Adria, Rovigo. Ha una moglie, Giulia, e una figlia di 4 anni. Roberto ha problemi di tossicodipendenza, è disoccupato. Il pane lo porta a casa Giulia. Lei ha 23 anni, lavora come cameriera. È giovane, bella, innamorata del suo Roberto, del suo principe, così lo chiama. Anche lui la ama follemente. La vuole per sé, solo per se. È geloso da morire. Pubblica su Facebook una chat di altri, che condivide. La donna scrive che esce con la mamma, va a fare la spesa. Lui risponde. Vabbene amo, però non truccarti, fatti brutta, non aggiustarti i capelli, non salutare nessun maschio. Se qualcuno ti saluta, tu fa finta di non sentire, perché non puoi rispondere a un maschio. Mettiti una felpa lunga e larga e un pantalone largo così non si vedranno le forme del tuo corpo. Cuoricino. Lei è infastidita. Ma perché fai così? Perché se ti fai bella ti guardano tutti, invece così no e io risparmio 30 anni di galera per omicidio. Roberto è orgoglioso della sua gelosia. Questo sì che è amore cazzo. Mica come quello di Giulia. Lei da qualche mese è strana. Dice che è esasperata, lui è pericoloso, le fa paura. Lo vuole lasciare. Roberto è allibito. Dopo 7 anni insieme. No, non è giusto. Si sfoga sui social. Tu lo sapevi che sono quello che sono. Io ho sbagliato, ma tu mi hai trattato come spazzatura. Non troverai mai qualcuno che ti darà l’amore che ti ho dato io. Ma Giulia, quella stronza, non sente ragioni. È l’8 ottobre del 2019. Roberto e Giulia sono a casa. Lui la implora. Non può essere che lei non lo ami più. Ma Giulia lo vuole fuori di casa. Lui le chiede un ultimo saluto. La prende tra le braccia. Le sue mani scivolano sul collo. Affonda le dita. Stringe. È paonazzo. Se non ti avrò io, non ti avrà nessun altro. Giulia rantola, cade a terra. Lui è fuori di sè, tenta di impiccarsi. Suo fratello chiama i soccorsi. Giulia è rimasta troppo tempo senza ossigeno. È in coma. Passano 9 giorni. Giulia Lazzari muore. Roberto Lo Coco è accusato di omicidio volontario aggravato.
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