Gattina Ottanta
Lui è Danilo. Ha 27 anni. È di Napoli. È il 29 giugno del 2019. Danilo è in spiaggia a Marina di Minturno, in provincia di Latina. In mare ci sono due bambine. Giocano su un materassino. I genitori sono lì vicino. L’acqua non è alta. Una corrente sottomarina improvvisa rapisce il gonfiabile. Lo porta via dalla riva. È un attimo. I genitori non hanno il tempo di reagire. Le loro figlie urlano, hanno paura. Loro si tuffano, ma non riescono a raggiungerle. Danilo non ci pensa due volte. Si butta. Sa a cosa va incontro. In quel punto ci sono delle correnti sottomarine molto forti, che mettono in difficoltà anche una piccola imbarcazione. Deve nuotare a pelo d’acqua, o rischia di finire sotto. In quel momento, Danilo è consapevole che tornare a riva sarà ancora più difficile. Ma l’istinto prevale. Si fida. È in mare. Nuota. Le bambine stanno annegando. Sono a circa 400 metri dalla costa. Danilo fa una gran fatica, ma le raggiunge. Allunga un braccio. Ne acchiappa una. È priva di sensi. La appoggia al suo petto, la testa deve stare fuori dall’acqua. Si girà, c’è il papà. Ha preso l’altra bambina. Danilo guarda indietro. È stanco. La riva è lontana. Quanto reggerà? In spiaggia le persone urlano, si sbracciano. Cercano di richiamare l’attenzione di una barca di passaggio. Ce la fanno. L’equipaggio parte subito con le manovre di rianimazione, mentre li porta a riva. L’ambulanza è già arrivata. Le bambine sono incoscienti. Vengono portate in ospedale. Danilo torna a casa. Non vuole clamore. Passa qualche giorno. Riceve un messaggio. È un uomo della barca. I genitori delle bimbe vorrebbero parlargli. Lo contattano. Le loro figlie sono ancora in terapia intensiva. Danilo ha un macigno sul cuore. Pensa e ripensa a quello che è successo. È luglio. Riceve un messaggio dai genitori delle piccole. È una fotografia. Danilo non riesce ad aprirla. Ha paura. Trattiene il fiato. Schiaccia. Sono le due bambine, stanno bene, giocano. Danilo si sente liberato. Poterle aiutare è stato un onore. Guarda il cielo, ringrazia.
Gattina Ottanta
Malgrado i medici erano tutti pessimisti riguardo la supravivenza di Michaele Schumacher, oggi e fuori coma,dopo sei anni di lotta insieme alla moglie, una grande donna che non ha mai mollato nemmeno un minuto il suo campione , ha trascorso tutti questi sei anni accanto, sperando in un miracolo che avvenuto ora , ha venduto tutti i suoi averi, beni immobiliari, per non interrompere la terapia ed il trattamento nella clinica , una dei più grandi nel Mondo in traumatologia , anche se i medici hanno affermato dall'inizio che la speranza è debole. Fino alla fine lei da sola ha creduto nella sua guarigione, oggi schumacher e fuori pericolo di vita, e sta facendo la riabilitazione per tornare a camminare di nuovo . I nostri sinceri auguri di una totale guarigione al nostro grande campione.
Gattina Ottanta