Gattina Ottanta
QUELLI CHE “MIO FIGLIO...” Ci sono quelli che “battibattilemanine” e “ninna nanna ninna oh” e quelli che li addormentano con il phon acceso. Quelli che “lavati le mani prima di toccarlo” e quelli che “vai tranquillo che sono tutti anticorpi”, mentre i figli limonano col cane. Quelli che “coprilo che ha freddo” e quelli che “attento che se non lo scopri suda”, e si sa che chi suda è perduto. Ci sono quelli che “cambialo tu che io non sopporto l’odore” e quelli che, ai figli, gli annusano il culo muovendo la mano verso il naso manco fossero Cracco davanti a un fumetto di pesce. Quelli che “ah, mio figlio lo lascio piangere che si fa i polmoni” e quelli che “se non mi materializzo in 3-2-1... accanto a lui appena piange, poi produce cortisolo e da grande uccide la gente”. Quelli che gli fanno l’areoplanino e quelli che non fanno neanche in tempo perché fra un boccone e l’altro il pargolo rischia di sbranare anche loro. Ci sono quelli che “meno male che allatti al seno” e quelli che “chissenefrega”. Quelli che sono più accessoriati di Beyonce con thermos multipiano, sacchi nanna isolanti, body in bamboo e piatti riscaldanti pieni di primizie biologiche e quelli che con una tetta, un orto e tre euro hanno cresciuto cinque ragazzini e un cane. Ci sono quelli che la pensano in un modo e quelli che la pensano in un altro e ci sono quelli che pensano di poter giudicare tutti quelli che sono diversi da loro. E poi ci sono io che mi sembra sempre di sbagliare, ma che a mia figlia pare vada bene esattamente così come sono.
Gattina Ottanta
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