AUTODIAGNOSI IN PSICOLOGIA
Nell’era di internet chiunque può ricercare su google le caratteristiche del proprio malessere per provare a comprendere che cos’ha.
Il primo passo, di solito, è quello di ricercare una diagnosi. Tantissime persone si autodiagnosticano depressione, attacchi di panico, disturbi bipolari, disturbi borderline, la filofobia (che ultimamente sembra andare di moda) e... nella maggior parte dei casi sbagliano!! Perché se cercare informazioni è facile, non è altrettanto facile saper differenziare le informazioni corrette da quelle poco valide, interpretare i sintomi, leggerli all’interno di un contesto, metterli in connessione tra loro.
➡️Tante persone utilizzano il cibo come una forma di sfogo, di consolazione, come un modo per ottenere gratificazioni che non riescono ad ottenere altrimenti, ma “il cibo serve per nutrirti non per consolarti” F. Ongaro
➡️Se ci sono delle mancanze, dei fattori di stress, dei sentimenti di tristezza, di vuoto, di noia…e tanto altro…questi andrebbero gestiti in modo diverso!
La ricerca della perfezione può essere un ostacolo all'azione e può renderci passivi nell'inutile attesa che tutto sia perfetto
"Un uomo non farebbe nulla se aspettasse fino a poterlo fare così bene che nessuno possa trovarvi dei difetti."
John Henry Newman