Erica tinelli
Erica tinelli
"Poi si era seduta qualche minuto sul divano per riposarsi un po’. In quei rarissimi momenti di tranquillità e di riposo il suo pensiero andava inevitabilmente ad Andrea, il suo ex e padre di Matteo. L’aveva lasciata negli ultimi mesi della gravidanza e, nonostante ne avessero parlato tantissimo, la verità era che non aveva mai veramente capito le sue motivazioni. Parlava di incompatibilità caratteriali, di un sentimento che con il tempo era andato scemando, di una sua profonda irritabilità che lui non riusciva a gestire. Marta considerava assurde queste ragioni. Ormai avevano 36 anni, stavano insieme da 10, come era possibile che si era accorto di questo sentimento che veniva meno proprio quando avevano deciso di avere un figlio? Come aveva potuto prendere questa decisione con tanta leggerezza e superficialità? Un sentimento non svanisce di punto in bianco, così come le incompatibilità caratteriali non compaiono all’improvviso. E poi, come poteva lamentarsi della sua irritabilità? Era normale, era incinta e solo un bambino non avrebbe capito una cosa del genere. Cominciò ad uscirle quale lacrima, un po’ per la tristezza, un po’ per la delusione, un po’ per la rabbia. Basta, non voleva più pensarci. Si alzò, andò verso la camera di Matteo, ma senza accendere la luce, non voleva svegliarlo. Si avvicinò al lettino ed allungò una mano per accarezzarlo dolcemente…ma non sentì il suo viso, c’erano solo coperte! Come era possibile? Accese la luce e vide che Matteo non c’era. Nel letto era tutto ordinato e sotto le coperte c’era un piccolo asciugamano arrotolato che sostituiva il corpicino di Matteo." Tratto dalla storia "Quei maledetti cinque minuti" presente nel libro "Quello che non sembra"
Erica tinelli