CONSAPEVOLEZZA E AZIONI
A volte ci si può accorgere che in determinate situazioni sarebbe stato meglio fare diversamente. Ad esempio, ci si può rendere conto che con alcune persone si sarebbe potuto utilizzare un altro tipo di comunicazione e di interazione, che alcune attività avrebbero potuto essere organizzate e svolte in altro modo, che la pianificazione della propria giornata avrebbe potuto essere migliore, che un certo evento avrebbe potuto essere gestito con altre strategie.
Questa consapevolezza in merito ai diversi comportamenti che si sarebbero potuti mettere in atto, però, di solito non basta a produrre un cambiamento davvero efficace e stabile. Per poter concretizzare questa consapevolezza e trasformarla in un cambiamento effettivo, infatti, è necessario riproporre il nuovo comportamento più e più volte per renderlo sempre più spontaneo e automatico, creando un nuovo modo di rapportarsi alla realtà. In caso contrario la consapevolezza acquisita resterà solo un pensiero oppure produrrà un cambiamento che sarà effimero e transitorio e si ricadrà ben presto nella trappola del vecchio copione comportamentale
ODIARE UNA PERSONA…
Spesso è un danno che si fa alla propria persona perché odiare porta via energie, fa perdere tempo, mantiene in uno stato di rancore che non è salutare e tiene legati all’odiato molto più dell’indifferenza e molto più di quanto si vorrebbe.
L’odio, però, come tutti i sentimenti e le emozioni, spesso non può essere controllato volontariamente: è necessario, allora, individuare le giuste modalità per gestirlo ed allontanarlo gradualmente
DEFINIRE IL PROBLEMA O L’OBIETTIVO
Definire in maniera adeguata il problema che si vuole superare o l’obiettivo che si intende raggiungere è il primo passo per ottenere ciò che si vuole.
Può sembrare un passaggio ovvio e scontato, ma non è affatto così dal momento che non sempre questo elemento è così chiaro e non sempre è semplice riuscire a rendere la descrizione del problema o dell’obiettivo concreta.
Uno degli errori più frequenti che si possono compiere riguarda, ad esempio, il dare una definizione troppo vaga che non consente di pianificare nel modo migliore possibile i passi da compiere e le strategie da utilizzare dal momento che non si sa con precisione dove si è diretti.
“Se avessi solamente un'ora per salvare il mondo, passerei 55 minuti a definire bene il problema e 5 a trovare la soluzione” A. Einstein