Helverie doresse Yamou
16 aprile 1995 All’età di 12 anni veniva ucciso Iqbal Masih, operaio, attivista pakistano, divenne il simbolo della lotta contro il lavoro minorile. All’età di 5 anni fu venduto dal padre ad un fabbricante di tappeti per pagare un debito. Costretto a lavorare 10/12 ore al giorno, incatenato al telaio. Nel 1992 riesce a fuggire e partecipare a una manifestazione contro lo sfruttamento minorile. Quando tornò dal suo padrone si rifiutò di continuare a lavorare. La famiglia fu costretta dalle minacce ad abbandonare il villaggio; Iqbal, ospitato in un ostello dalla BLLF (Fronte per la liberazione dal lavoro schiavizzato), ricominciò a studiare. Dal 1993 cominciò a viaggiare e a partecipare a conferenze internazionali, sensibilizzando l'opinione pubblica sui diritti negati dei bambini lavoratori pakistani contribuendo al dibattito sulla schiavitù mondiale e sui diritti internazionali dell'infanzia. “Nessun bambino dovrebbe mai lavorare. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite
Helverie doresse Yamou
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Helverie doresse Yamou