IL MOMENTO DELLA POESIA
Quando morirò dirò tutto a Dio
Gli dirò che nel mondo che ha creato
a comandare c'è un essere ingrato
Quando morirò dirò tutto a Dio
gli dirò del vostro fare indifferente
del vostro guardarci come fossimo niente
Quando morirò dirò tutto a Dio
Gli dirò che mi manca il mio papÃ
e che ora sento freddo in questa stanza
Vorrei un mondo per chi come me
è nato dall'altra parte della strada
è nato dall'altra parte della vita
dalla parte sbagliata.
Quando morirò dirò tutto a Dio
dei beni che ci avete confiscato
tra questi ci sono
le persone che abbiamo amato
Quando morirò dirò tutto a Dio
dicono lui sia amico dei bambini
non come questi idioti
travestiti d'assassini.
Vorrei un mondo per chi come me
è nato dall'altra parte della strada
è nato dall'altra parte della vita
dalla parte sbagliata.
Vorrei un mondo per chi come me
è cullato dalle bombe della notte,
dalla polvere da sparo,
dai palazzi in fiamme,
dalle grida disperate delle mamme.
Dove hai nascosto la mia mamma, maledetta guerra?
Quando morirò dirò tutto a Dio
degli anni che mi avete rubato
della vita che non ho mai vissuto
ora vi saluto
vado a dire tutto a Dio.
Martina Attili
I ragazzi delle scuole imparano chi fu Muzio Scevola o Orazio Coclite, ma non sanno chi furono i fratelli Cervi. Non sanno chi fu quel giovanetto della Lunigiana che, crocifisso ad una pianta i nomi dei compagni, rispose: «Li conoscerete quando verranno a vendicarmi», e altro non disse. Non sanno chi fu quel vecchio contadino che, vedendo dal suo campo i tedeschi che si preparavano a fucilare un gruppo di giovani partigiani trovati nascosti in un fienile, lasciò la sua vanga tra le zolle e si fece avanti dicendo: «Sono io che li ho nascosti (e non era vero), fucilate me che sono vecchio e lasciate la vita a questi ragazzi». Non sanno come si chiama colui che, imprigionato, temendo di non resistere alle torture, si tagliò con una lametta da rasoio le corde vocali per non parlare. E non parlò. Non sanno come si chiama quell'adolescente che, condannato alla fucilazione, si rivolse all'improvviso verso uno dei soldati tedeschi che stavano per fucilarlo, lo baciò sorridente dicendogli: «Muoio anche per te… viva la Germania libera!». Tutto questo i ragazzi non lo sanno: o forse imparano, su ignobili testi di storia messi in giro da vecchi arnesi tornati in cattedra, esaltazione del fascismo ed oltraggi alla Resistenza''.
Piero Calamandrei