Quello in foto è Raoul Bova, 48 anni, attore. Ma, prima ancora, da una vita volontario e ambasciatore della Croce rossa.
Dal primo minuto di quest’emergenza senza fine, quest’uomo è impegnato letteralmente in prima linea per fronteggiare il Covid e le sue devastanti conseguenze sociali.
Pochi giorni fa ha messo la sua masseria a Fasano, in Puglia, a disposizione di medici e volontari per accogliere eventuali pazienti Covid. “Se serve, è aperta” ha detto.
Ma non si è fermato qui, e la notte, tutte le volte che può, insieme alla compagna e madre dei suoi figli Rocío, indossa guanti, mascherina e la divisa della Croce rossa e scende in strada, a Roma, lungo il Tevere, per distribuire pasti caldi, scarpe, coperte, vestiti e ogni bene primario ai senzatetto, in questo momento di isolamento e solitudine estrema.
In realtà Raoul e Rocio volontariato lo fanno da sempre, in silenzio, restituendo una piccola parte di quello che la vita e il successo ha dato loro a chi ne ha avuto meno.
Ma in questi giorni è diventata una missione.
I fatti, le azioni, mentre altri non hanno nemmeno la decenza di tacere.
Ecco, questa è la bellezza.
Lorenzo Tosa
In fila alla cassa, il display segna 26,80€, la faccia stranita:
"Ah scusi ho dimenticato il bancomat, ho solo 25€ tolgo qualcosa".
Nel piccolo carrello non ci sono patatine o cibi inutili, vedo pane, pasta, latte, pomodori, carta igienica.
L'imbarazzo per chi è distante appena un metro è palpabile, il volto di una mamma poco più che 50enne è corrucciato, deve scegliere cosa sottrarre ai propri figli.
È così che assisto al più bel film italiano, reale più che neorealista, poco dietro un altro signore in fila: "Scusi, le è caduto qualcosa". La signora è sorpresa, a terra c'è una banconota da 10 euro, sa bene che non le appartiene.
Lo sguardo amorevole dell'uomo la convince, é troppo per lei dire che è sua. Non ha vestiti firmati ma non indossa stracci, non ha il trucco ma la sua faccia trasuda sacrifici. Il signore si piega, raccoglie la banconota e le dice: "Probabilmente è successo quando ha aperto il borsello".
Ora sembra una bambina, é felice, soprattutto della sua onestà. Paga e uscendo sorride all'uomo che è davanti a me. Lo guarda per l'ultima volta e dice: "Grazie". Assisto e sono felice anch'io, ho capito la lezione. Quell'uomo avrebbe potuto dire: "Non si preoccupi faccio io". Invece ha scelto di preservare la dignità, sua e della signora.
Chi ha fatto un beneficio taccia, lo ricordi chi lo ha ricevuto.