Helverie doresse Yamou
IL MOMENTO DELLA POESIA ‘È madre chi sa fare spazio. Chi si fa concava e convessa senza reticenza. Chi pulisce lacrime a suon di bacini. È madre chi sa aprire varchi, costruire ponti, inventarsi percorsi. Chi sa scalare montagne a mani nude, posare un cucciolo, poi scendere di corsa e risalire per portarne un altro. È madre chi accoglie senza distinzione di colore, sesso e di religione. È madre chi porta in salvo. È madre chi parla ai figli degli altri come fossero suoi. Chi semina parole di coraggio e sostegno. Chi, ogni giorno, unisce e tesse fili di riconciliazione. Chi protegge tutti i cuccioli come se le appartenessero. È madre chi aiuta le altri madri e le sorregge quando non ce la fanno. È madre chi sa guardare oltre la disabilità , l’estraneità , il sangue che non le appartiene, chi fornisce seconde e terze possibilità . Chi rende semplice ciò che è complesso, come l’amore gli uni per gli altri. Chi dà fiducia e non perde mai la speranza di riuscire laddove risiede l’impossibile. Chi intraprende viaggi lunghi per amare il figlio di un’altra. Chi intraprende viaggi dolorosi per riportare a casa un figlio. È madre chi lascia la porta aperta anche se non viene oltrepassata da tempo. Chi tiene una lucina accesa per far ritrovare la strada di casa. È madre chi, a volte, ha paura. Chi lascia spazio ad altre madri e non detiene il primato dell’amore. È madre chi ama i figli delle altre donne, si fa schiena a cui aggrapparsi e confine con cui definirsi. Sì è madri sempre, anche quando quel figlio non ci piace, si perde o non c’è più. È madre chi nella propria casa e in luoghi lontani si fa rifugio per ogni figlio del mondo. È madre non solo chi è madre. Essere madre è una condizione, uno stato e non ha a che fare solo con la nascita di un figlio; spesso, ha a che fare con la capacità di prendersi cura dei figli di tutti. È madre chi protegge quel futuro, in ogni dove, in ogni istante, in ogni occasione. E non può solo riguardare l’amore verso i propri figli. E non deve. È madre chi spinge l’umanità . Madre non si nasce, lo si diventa.’ Penny, ovvero Cinzia Pennati Foto:aboya
Helverie doresse Yamou
"O fai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire. Io ho scelto di vivere. E per la seconda volta in vita mia ho commesso un crimine: ho violato la libertà condizionata. Non credo che metteranno dei posti di blocco per questo, non per un vecchio come me. Sono così eccitato che non riesco a stare seduto, né a concentrarmi su qualcosa. Credo sia l'emozione che solo un uomo libero può provare. Un uomo libero all'inizio di un lungo viaggio la cui conclusione è incerta. Spero di farcela ad attraversare il confine. Spero di incontrare il mio amico e stringergli la mano. Spero che il Pacifico sia azzurro come nei miei sogni. Spero." Le ali della libertÃ
Helverie doresse Yamou