Helverie doresse Yamou
Il 31 marzo 1945, a 15 anni, muore di tifo e di stenti, nel campo di concentramento di Bergen Belsen, Anne Frank. Dal 5 luglio 1942 ,per ben 25 mesi ,in silenzio per non farsi scoprire, Anne e la sua famiglia ,vissero reclusi nell'alloggio segreto, senza mai vedere la piena luce del giorno per via dell'oscuramento alle finestre, l'unico pezzetto di cielo poteva essere intravisto dal lucernaio della soffitta, dove tenevano ammucchiati i viveri "a lunga scadenza", come fagioli secchi e patate. Simbolo dello Shoah, il diario della giovane scrittrice è una luce nel buio della storia e oggi, più che mai , può illuminare la vita di milioni di persone, costrette ad un isolamento sociale protettivo, che neanche lontanamente si avvicina al sacrificio di Anne e di altre milioni di vittime innocenti. Riflettiamo su ciò che la storia c'insegna. Non dimentichiamo. Mai.
Helverie doresse Yamou
Stamattina mi sono svegliata presto e ho trovato due bustine rosse sul mio comodino. "mamma cosa sono?" "Sono per chi non è fortunato come noi. Vestiti e vai a fare la spesa per loro." Mi sono commossa perché in lei rivedo quotidianamente gli occhi di mio nonno e il suo cuore. E vedo ciò che io vorrei diventare da grande. Mi sono vestita e ho scritto due fogli con una frase di San Giuseppe Moscati che Davide ha scelto per lanciare la nostra iniziativa di solidarietà : "il carrello sospeso". "CHI PUÒ METTA, CHI NON PUÒ PRENDA". Sono andata al Supermercato Le Delizie, ho riempito il carrello con i beni di prima necessità e i proprietari con una straordinaria generosità , mi hanno ringraziato perché cercavano da tempo un'iniziativa per sentirsi utili e aiutare chi in questo momento è in seria difficoltà . Hanno detto "La gente è generosa e riempirà il carrello. Ma abbiamo paura che le persone abbiano vergogna di prendere. L'orgoglio è più forte della fame. Li capiamo" Ma io ho chiamato un angelo, don Raffaele Rianna, gli affidato le mie ansie per tante famiglie e la mia sensazione di impotenza. Gli ho chiesto di diffondere la notizia, e di andare a svuotare lui il carrello qualora restasse pieno e dispensarlo alle famiglie in difficoltà . E mi ha rassicurato come solo un prete sa fare. Questa mattina ad Ottaviano si è creata una catena di solidarietà umana in pochissimi minuti. Qualcuno ha già donato e qualcuno ha preso. Le delizie a Via vecchia Sarno é solo il primo punto, io vi chiedo di crearne altri. Con le vostre associazioni o anche da soli. Basta un carrello e un cuore pronto a riempirlo. Basta togliere un pacco di pasta dalla nostra spesa e donarlo al carrello. Basta sentirsi parte di una comunità che oggi ha bisogno della mano di tutti. Io ci sono. Contattatemi per ogni informazione. Maria Prisco
Helverie doresse Yamou